giovedì 13 giugno 2013

Ennesimo attacco alla 194


Ieri c'è stato un presidio davanti all'ospedale di Borgo San Lorenzo per protestare contro la chiusura del servizio di interruzione di gravidanza. 

In quell'occasione si è costituito il COORDINAMENTO PER LA DIFESA DELLA 194, che è aperto a tutte le soggettività che si ritengono sensibili a questa causa

Abbiamo dato la nostra adesione certe che il continuo attacco alla 194 debba essere contrastato con forza da tutte e tutti.

Queste le prime iniziative prese: si è iniziata la raccolta di firme per il ritiro del provvedimento, si è parlato con la direttrice dell'ospedale, si è fissato un incontro con il direttore dell'ASL 10 per il 17 giugno. 

Di seguito potete leggere il comunicato del coordinamento e le prime adesioni. 

Un caro saluto,

Stefania - SNOQ Firenze
 ***

Per sostenere la necessità di mantenere un presidio territoriale senza il quale le donne del Mugello vedono messo a rischio il proprio diritto alla salute e per dare massima trasversalità a questa rivendicazione, le associazioni e i partiti presenti al presidio hanno ritenuto giusto dare vita al coordinamento. Questo coordinamento è aperto a tutte le soggettività che si ritengono sensibili a questa causa. Il coordinamento nei prossimi giorni incontrerà in delegazione le istituzioni locali e regionali e la dirigenza ASL 10 per mettere all’attenzione di questi l’inutilità e l’assurdità di questo taglio.
Considerato che la vicenda di Borgo San Lorenzo rappresenta un esempio di quello che è un processo più generale di messa in discussione della legge 194, chiediamo a tutte le donne e a tutti gli uomini impegnati nelle istituzioni, ma anche alle associazioni, ai soggetti politici, sociali e organizzazioni sindacali di sostenere questa battaglia locale in funzione della difesa della legge 194/78.

Per INFO e adesioni scrivete a coordinamentodifesa194@gmail.com

Hanno aderito al Coordinamento Difesa 194:
Circoli PRC Zona Mugello, Lista civica Libero Mugello , Ass. Libere Tutte Firenze, Giardino dei Ciliegi, Lemusiquorum, Intersexioni, Laboratorio per la Laicità, Medicina democratica-Firenze, Partito della Rifondazione Comunista, Verdi, Sinistra Ecologia e Libertà, SNOQ Firenze, per UnAltraCittà - Lista di cittadinanza Firenze, PSI - Borgo San Lorenzo;
Adesioni individuali:
Alessandra Alleva, consigliera PRC S.Piero a Sieve
Piera Ballabio, consigliera Lista Civica Libero Mugello
Tatiana Bertini, consigliera PRC Scarperia
Fiammetta Capirossi, assessora PD Scarperia
Loretta Ciani, vicesindaca PD San Piero a Sieve
Grazia Innocenti, consigliera SEL e presidentessa del consiglio comunale di Borgo San Lorenzo
Francesca Poli, consigliera SEL Scarperia
Lorenzo Verdi, consigliere PRC Provincia di Firenze
Ornella De Zordo, consigliera comunale Firenze
Ilaria Agostini, perUnaltracittà-lista di cittadinanza Firenze
Andrea Calò capogruppo PRC Provincia di Firenze
Roberto Budini Gattai, perUnaltracittà-lista di cittadinanza Firenze
Fiorenza Addivinola, delegata rsu Filcams-Cgil di Centrale Adriatica, Anzola dell'Emilia
Paola Poggini, Presidente ANPI Borgo San Lorenzo
Matteo Gozzi, Portavoce M5S Mugello
Paola Sabatini, CUB Sanità
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mercoledì 12 giugno 2013

Gioco d’azzardo, dal Pd una proposta di legge regionale.


11 giugno 2013 – Prevenzione, informazione, dissuasione, divieti. L’emergenza del gioco d’azzardo al centro di una proposta di legge regionale presentata oggi a Firenze dai consiglieri del Partito democratico. “Norme per il gioco consapevole e per la prevenzione del gioco d’azzardo patologico”, questo il nome della Pdl, è frutto di un lavoro iniziato da Enzo Brogi e Nicola Danti già con Vittorio Bugli, che ha visto poi l’adesione dell’attuale capogruppo Marco Ruggeri e dei colleghi Lucia De Robertis, Eugenio Giani, Marco Remaschi, Rosanna Pugnalini, Paolo Tognocchi, Ardelio Pellegrinotti, Gianfranco Venturi, Ivan Ferrucci, Lucia Matergi, Daniela Lastri e Aldo Morelli.
La proposta, presentata oggi in conferenza stampa da Brogi, Danti e Ruggeri, punta a riaccendere i riflettori su un fenomeno che, anche in Toscana, sta assumendo proporzioni gigantesche, sia in termini di ludopatie accertate che di conseguenti risvolti economici e sociali.

«I numeri finanziari e del disagio sociale di questa piaga – ha spiegato Enzo Brogi – sono impressionati e ci dicono che è urgente un intervento dello Stato, anche in termini di nuove leggi. Ormai parliamo di un sistema legale “degenerato”, che alimenta la criminalità organizzata ed il riciclaggio del denaro sporco. Anche per questo abbiamo voluto smuovere le acque con una proposta della Toscana, che indichi al Parlamento alcune strade da percorrere. C’è bisogno di più controlli, di prevenzione, soprattutto diretta ai minori, di sostegno ai malati e a quegli esercizi commerciali o circoli ricreativi che rinunciano alle slot. Sogno – ha concluso Brogi – una toscana “deslottizzata” o, almeno, vorrei provocare una discussione».
«Dobbiamo fare qualcosa – ha aggiunto Nicola Danti – anche se le competenze regionali appaiono limitate. Certo, le Regioni non possono essere solo coinvolte nella fase finale della gestione del fenomeno, cioè con la cura dei soggetti affetti da ludopatie, che sempre più numerosi si rivolgono alle nostre Asl. Intanto, ad esempio, proviamo ad agire sulla prevenzione e sui divieti del gioco d’azzardo tra le giovani generazioni».
«Una proposta di buon senso, che cerca di raccogliere i tanti spunti venuti dall’associazionismo e dal volontariato in prima fila per combattere il fenomeno – ha detto Marco Ruggeri – Spero che si possa condurre in porto presto e positivamente questa battaglia e che essa possa essere utile anche al Parlamento, che abbiamo già sollecitato con l’approvazione di una mozione unanime un anno e mezzo fa. Ora – ha concluso il capogruppo – è il momento di darsi da fare».

LA MESSA E' FINITA (di Ilvo Diamanti)

Una analisi del voto su Repubblica di oggi 13 giugno

VENT'ANNI dopo la Seconda Repubblica è finita. Questo mi sembra il senso "politico" di questa consultazione. Che ha le specificità e i limiti di un voto "locale", ma assume comunque un significato politico "nazionale". Non solo perché ha coinvolto quasi 7 milioni di elettori, in 564 comuni. Tra cui, 16 capoluoghi di provincia e 92 città con oltre 15 mila abitanti. Ma perché, a mio avviso, conferma la svolta dalle elezioni politiche di febbraio. Segna, cioè, la fine della "rivoluzione" partita vent'anni fa, nel 1993, proprio dalle città. Dove, per la prima volta, si era votato "direttamente" per il sindaco. Quando, prima del ballottaggio, Silvio Berlusconi, "sdoganò" i post-fascisti, annunciando che, se, vi avesse risieduto, a Roma avrebbe votato per Gianfranco Fini. Ma la "rivoluzione" si produsse e riprodusse, soprattutto, nel Nord. In particolare, a Milano. La città di Mani Pulite dove Marco Formentini, candidato della Lega, divenne sindaco. Dove Silvio Berlusconi fondò Forza Italia, il suo "partito personale" e "aziendale". Che l'anno seguente vinse le elezioni politiche. Aggregando Alleanza Nazionale, nel Centro Sud, e la Lega nel Nord. Così Milano conquistò l'Italia. E la "questione settentrionale" divenne "questione nazionale". Il capitalismo popolare, della piccola impresa, rappresentato dalla Lega,
insieme al capitalismo mediatico, finanziario e immobiliare, interpretato da Berlusconi. Conquistarono l'Italia. Complice l'Alleanza Nazionale del Sud.

Vent'anni dopo, quel percorso sembra finito. Il Forza-leghismo (come l'ha definito Edmondo Berselli) ha perduto la sua Bandiera. Il Nord. Il territorio. Il Centrodestra, in queste elezioni, è stato "s-radicato", proprio dove era più "radicato". Nei luoghi della Lega. A Treviso, per prima. La città di Gentilini - e del governatore Zaia. Ma la Lega ha perduto anche nelle città vicine a Verona. Feudo del Nuovo leghismo di Tosi.

lunedì 10 giugno 2013

Dal Gazzettino: Presentata ufficialmente la Giunta


  IMPRUNETA - Cinque uomini e una donna, due quarantenni, due under 35, un under 25 e... un over settanta.
 
Il sindaco di Impruneta Alessio Calamandrei (40 anni per lui), a due settimane esatte dalla sua elezione, ha presentato uffficialmente, questa mattina, la nuova giunta comunale: giunta che affronterà il suo primo consiglio comunale giovedì 13 giugno alle 18.
 
Confermata la squadra che Il Gazzettino del Chianti aveva comunicato sabato 8 giugno (clicca qui per leggere l'articolo). Ufficializzate anche tutte le deleghe in capo ai singoli assessori.
 
Si parte da Joele Risaliti (24 anni), nominato ufficialmente anche vicesindaco: a lui le politiche per lo sviluppo e la promozione territoriale (cultura, sviluppo economico, lavoro, feste tradizionali - quindi anche Festa dell'Uva e Fiera di San Luca - e manutenzioni).
 
Francesca Buccioni (34 anni), unica confermata dell'uscente giunta di Ida Beneforti, si vede assegnare le politiche della formazione, del welfare e della salute (pubblica istruzione, biblioteca, cooperazione, servizi socio-sanitari, casa, immigrazione e integrazione delle differenze).
 
Altro giovane Leonardo Sodini (30 anni): a lui le politiche della partecipazione e comunicazione, molto importanrti per il nuovo sindaco (partecipazione, associazionismo, sport, politiche giovanili, informatica e patrimonio).
 
Poi i due volti nuovissimi. Il primo è quello di Luca Binazzi (45 anni), commercialista originario di Tavarnuzze: a lui le politiche economiche, finanziarie e dell'organizzazione (bilancio, affari generali, personale e tributi).
 
Infine Enrico Bougleux (74 anni), già assessore con Mario Primicerio, a Firenze, alla fine degli anni Novanta: a lui il sindaco Calamandrei affida le politiche del territorio (urbanistica, edilizia ed opere pubbliche).
 
Il sindaco Calamandrie invece si riserva (per adesso), polizia municipale, sicurezza, protezione civile e trasporti.

Mozione contro la violenza sulle donne approvata alla Camera


Dopo la ratifica della Convenzione di Istanbul (che andrà in aula la prossima settimana al Senato) la Camera dei Deputati ha approvato questa mozione contro la violenza sulle donne.

La Camera, premesso che: la comunità internazionale già si è mossa da tempo in relazione al tema della violenza sulle donne con la Convenzione sull'eliminazione di ogni forma di discriminazione della donna del 1979, la dichiarazione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite sull'eliminazione della violenza contro le donne del 1993, la risoluzione del 20 dicembre 1993 sull'eliminazione della violenza nei confronti delle donne, la risoluzione del 19 febbraio 2004 sull'eliminazione della violenza domestica nei confronti delle donne, la risoluzione del 20 dicembre 2004 sulle misure da adottare per eliminare i delitti d'onore commessi contro le donne e la risoluzione del 2 febbraio 1998 sulle misure in materia di prevenzione dei reati e di giustizia penale per eliminare la violenza contro le donne; fra le iniziative più importanti, si segnalano anche la piattaforma per l'azione approvata dalla IV conferenza mondiale sulla donna dell'ONU a Pechino nel 1995, la conferenza mondiale di Stoccolma contro lo sfruttamento sessuale dei minori del 1996, la risoluzione dell'Assemblea mondiale della sanità «Prevenzione della violenza: una priorità della sanità pubblica» del 1996, nella quale l'Organizzazione mondiale della sanità riconosce la violenza come problema cruciale per la salute delle donne, la risoluzione (n. 52 del 1986) dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite sulla «Prevenzione dei reati e misure di giustizia penale per eliminare la violenza contro le donne», solo per citare le iniziative più importanti; il Parlamento europeo si è ripetutamente espresso sul tema con la risoluzione del 2 febbraio 2006 sulla situazione nella lotta alla violenza contro le donne ed eventuali azioni future; la risoluzione del 17 gennaio 2006 sulle strategie di prevenzione della tratta di donne e bambini, vulnerabili allo sfruttamento sessuale; la risoluzione del 24 ottobre 2006 sull'immigrazione femminile: ruolo e condizione delle donne immigrate nell'Unione europea; la Commissione europea con la Carta delle donne 2010 ha introdotto, nella strategia di attuazione della parità di genere, anche la lotta e il contrasto alla violenza contro le donne; il Consiglio dell'Unione europea nel 2004 ha adottato una direttiva (n. 2004/80/CE) relativa all'indennizzo delle vittime di reato che, al paragrafo 2 dell'articolo 12, stabilisce che: «Tutti gli Stati membri provvedono a che le loro normative nazionali prevedano l'esistenza di un sistema di indennizzo delle vittime di reati intenzionali violenti commessi nei rispettivi territori, che garantisca un indennizzo equo ed adeguato delle vittime»; nel patto europeo per la parità di genere 2010-2015, inoltre, ha evidenziato la stretta connessione tra la strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva e la Carta delle donne 2010 della Commissione europea, ribadendo la centralità della lotta alla violenza di genere per un «rafforzamento democratico ed economico dell'Unione»; l'Italia ha ratificato fin dal 1985 la Convenzione sull'eliminazione di ogni forma di discriminazione della donna, adottata dall'Assemblea generale dell'ONU nel 1979, impegnandosi ad adottare «misure adeguate per garantire pari opportunità a donne e uomini in ambito sia pubblico che privato». Le ultime raccomandazioni del Comitato per l'eliminazione della discriminazione contro le donne al nostro Paese sono state fatte in occasione della quarantanovesima sessione di valutazione, tenutasi nel luglio 2011 presso le Nazioni Unite a New York, e sono state pubblicate il 3 agosto 2011; 

venerdì 7 giugno 2013

Habemus Giuntam

Ed ecco gli assessori:

Joele Risaliti (sviluppo economico cultura)
Leonardo Sodini (partecipazione associazionismo sport, etc..)
Francesca Buccioni (scuola e sociale)
Luca Binazzi (bilancio tributi)
Enrico Bougleux (assetto del territorio)

mercoledì 5 giugno 2013

E se il sindaco Calamandrei "aprisse" a sinistra?

Rumori insistenti parlano dell'ipotesi di trovare un accordo post-voto con Il Coraggio di Cambiare



ARTICOLO sul GAZZETTINO del CHIANTI   Qui il LINK

Questi "rumors" non sono nuovi. Ci sembrava però che il Partito Democratico di Impruneta avesse rifiutato l'alleanza, pur consapevole di correre dei rischi, a causa della inaffidabilità di Lazzerini e soci, e di divergenze programmatiche irrisolte, come la campagna elettorale di SEL/Coraggio di cambiare ha dimostrato. Vedesi Piazza & Birillo. 

lunedì 3 giugno 2013


Lillian è lieta di invitarti alla proiezione del documentario

VARIABILI FEMMINILI

Di madre in figlia, storie di donne in tre generazioni
Testimonianze di donne del territorio di Tavarnelle Val di Pesa e Barberino Val d’Elsa
Regia BARBARA ENRICHI (che sarà presente)

Collaborazione tecnica MATTEO QUERCI
Musiche originali SILVIA VAVOLO
Materiale fotografico ARCHIVIO FORCONI
Premio Fìmmina Tv Epizephiry International Film Festival 2012

Ingresso libero con apericena.

Mercoledì 5 Giugno ore 21:30 presso MCL L'Incontro in via XX Settembre, 5 a TAVARNUZZE (FI) in occasione di "Scendi in piazza".

Guarda il trailer al link:
Il documentario “Variabili femminili. Di madre in figlia, storie di donne in tre generazioni” raccoglie alcune testimonianze significative di tre generazioni di donne che vivono nel territorio di Tavarnelle Val di Pesa e Barberino Val d’Elsa, cogliendo le differenze dello stile di vita tra madre e figlia e tra diverse generazioni. 
Una raccolta di interviste a donne nate nei primi anni del Novecento e alle loro figlie e nipoti nate nel nuovo millennio su tematiche riguardanti il lavoro, la famiglia, la vita sociale.
Uno spaccato dei cambiamenti avvenuti nella condizione femminile nel corso di un secolo, che offre spunti di riflessione e approfondimento storico e sociale sulla vita dei nostri paesi e delle famiglie.
Prodotto da:
Assessorato alle Pari Opportunità Unione Comunale Chianti Fiorentino Barberino Val d’Elsa Tavarnelle Val di Pesa,
Coordinamento Donne Arci La Rampa Tavarnelle Val di Pesa

PROGRAMMA SCENDINPIAZZA 2013

I giovani turchi in rivolta cantano "BELLA CIAO"!

TURCHIA, due morti, decine di feriti, 1900 arresti... la rivolta "verde" si traforma in rivolta contro il governo neoislamista di Erdogan. I giovani in piazza Taksim cantano Bella Ciao!


Prima sortita di Calamandrei con fascia tricolore


sabato 1 giugno 2013


  
Kraft: "La piazza di Tavarnuzze si fa come è stata pensata"
Le riflessioni del neo consigliere comunale: "Costituiremo anche un comitato per sostenere il percorso"


IMPRUNETA - Le sue sono valutazioni da un lato come segretaria del Partito democratico di Tavarnuzze, dall'altro come neo consigliere comunale eletto con 139 preferenze (era consigliere uscente): Lillian Kraft ha le idee chiare sul responso elettorale di Impruneta, e le esterna sul Gazzettino del Chianti.
 
"In primo luogo - sottolinea - non deve stupire che la "rossissima" Tavarnuzze abbia portato alla vittoria il "renziano" Calamandrei: perché Renzi (e Calamandrei) fanno parte del Partito democratico, e il circolo Pd di Tavarnuzze non ha fatto altro che rispettare lealmente (come sempre) il responso delle primarie, lavorando a fondo e bene per il successo del partito in questa difficilissima tornata elettorale".
 
"E il risultato si è visto - rilancia parlando di uno dei temi che sarà all'ordine del giorno nei primi mesi della nuova amministrazione - e lo rivendichiamo, come rivendichiamo il fatto di aver espresso con chiarezza in ogni sede le nostre posizioni irrinunciabili, in primo luogo sulla piazza di Tavarnuzze: deve finire questo indecoroso balletto intorno a un progetto che finalmente darà una identità alla frazione, non più spazio degradato, ma luogo pubblico di socialità civile per tutti".
 
"Il progetto - ricorda Kraft - è frutto di un concorso di idee ampiamente pubblicizzato, i cui finanziamenti furono congelati dal Patto di stabilità, e l'amministrazione passata è stata brava a trovare nonostante tutto il modo di portarlo a termine; la ditta che ha vinto la gara d'appalto sta per iniziare i lavori a giorni... ridiscutere il progetto? Lazzerini vuol farsi pubblicità cavalcando il cavallo sbagliato: non ci sono fondi da poter stornare dalla piazza di Tavarnuzze ed utilizzare altrove (perché l'intenzione è poi questa): al punto in cui siamo, o la si fa, o salta tutto e perdiamo i finanziamenti, e la piazza.  Tavarnuzze ha assoluto bisogno di sistemare quest'area, dunque nessuno si faccia illusioni sulla determinazione del Partito democratico a realizzarla, finalmente e per il bene di tutti i tavarnuzzini".
 
Insomma, una posizione chiara e netta. La piazza si fa così come è stta pensata: "E ribadiamo - dice ancora Kraft concludendo - questa fermezza dando vita al comitato "Per la Piazza di Tavarnuzze avanti tutta", con referenti principali i consiglieri di Tavarnuzze ma aperta a tutta la cittadinanza. Un comitato che finalmente fornirà dati precisi e reali (e non strumentali), parlerà con tutti e raccoglierà tutti quelli impulsi che potranno migliorare e velocizzare l'iter di realizzazione. Un comitato "a servizio", e non "contro"".