"Bersani devi reagire. Batti un colpo, alzati e cammina!".
Così Roberto Benigni ha iniziato il suo spettacolo alla festa democratica di Reggio Emilia, invitando il segretario a non demordere difronte alle parole di Beppe Grillo. "Non si dice morto, al limite diversamente vivo..." aggiunge Benigni, riferendosi alla polemica sugli "zombie" e sui fascisti del web. Ma l'attore, ispiratissimo ne ha avute per tutti, dal leader dei 5 Stelle a Casini, da Berlusconi a Giovanardi.
Così Roberto Benigni ha iniziato il suo spettacolo alla festa democratica di Reggio Emilia, invitando il segretario a non demordere difronte alle parole di Beppe Grillo. "Non si dice morto, al limite diversamente vivo..." aggiunge Benigni, riferendosi alla polemica sugli "zombie" e sui fascisti del web. Ma l'attore, ispiratissimo ne ha avute per tutti, dal leader dei 5 Stelle a Casini, da Berlusconi a Giovanardi.
Beppe Grillo.
Entrando in scena Benigni ha annunciato di avere ricevuto un fax di
saluti dallo stesso Grillo: "Saluto il popolo del Pd, maledetti
piduisti...". "Piduista a Bersani? - scherza l'attore - Ne parleremo
domani qui alla festa con Licio Gelli ospite d'onore".
Casini e Giovanardi.
E ancora, continua il comico toscano rivolgendosi a Bersani, "noi vi
votiamo, potete allearvi con chi volete, con Casini o, addirittura, con
Renzi. Casini ha paura che se fanno la legge sui matrimoni gay deve
sposarsi per forza con Giovanardi! A Bersani farei una statua: ci deve
fare vincere. Non ci può fermare nessuno, siete costretti a vincere.
Anche se ce la mettete tutta per non farvi votare".
Il Cavaliere.
E non poteva mancare una battuta per l'ex premier Silvio Berlusconi:
"Dopo tutto quello che ha fatto, vuole fare il presidente della
Repubblica. Ci crede davvero! Ci sarebbero tutte le sue foto in tutti i
locali pubblici. Ma sarebbe l'unico modo per vederlo in una caserma dei
Carabinieri...". "Dante e Berlusconi un po' si somigliano - nota il
comico - tutti e due ci hanno fatto vedere l'inferno". Complice
l'imminente ritorno in campo dell'ex presidente del Consiglio, il comico
toscano dedica un lungo intermezzo del suo spettacolo alle somiglianze
sui due: "Berlusconi ancora no, Berlusconi no, pietà", dice Benigni: "Si
è ripresentato, sembra uno di quei film horror, tipo lo Squalo 6.
Quando si è ripresentato, Alfano si è messo a piangere...Alfano,
figurati noi. Dante, per sfuggire ai processi è stato vent'anni in
esilio. Berlusconi è stato vent'anni a Palazzo Chigi. Dante ha avuto
fede e anche Berlusconi ha avuto...Fede. A Dante il fatto di avere fede
lo ha portato vicino alla Madonna. A Berlusconi il fatto di avere Fede
lo ha portato vicino a Regina Coeli. Dante per un poema su una donna
l'ha pagata cara. Anche Berlusconi le donne le paga care"