17-23
MARZO 2014:
DECIMA
SETTIMANA DI AZIONE CONTRO IL RAZZISMO
UN
DRAPPO ARANCIONE IN PALAZZO COMUNALE, UNO SPUNTO DI RIFLESSIONE….
In occasione della Settimana di Azione contro il
Razzismo, 17-23 marzo 2014, il Consiglio Comunale di Impruneta ha dedicato
parte della seduta 20 marzo u.s. al tema dell’integrazione e dell’immigrazione:
ogni consigliere delle diverse forze politiche presenti ha portato il proprio
contributo…. Un piccolo passo che vuole solo essere un segnale di un Ente
Locale che si interroga sul “problema” da sconfiggere e da affrontare quale
quello della multicultura.
Anche ad Impruneta.
Il contributo dell’Assessore alle Politiche della
Formazione e al Welfare, Francesca Buccioni, è stata la condivisione dei progetti
didattici in essere negli ultimi due anni in sinergia tra l’Amministrazione
Comunale e l’Istituto P.Levi.
Un quadro con i diversi percorsi attivati per
trasmettere un messaggio:
“La scuola è uno
dei luoghi più importanti di socializzazione e di aggregazione, è il punto di
riferimento più significativo per la crescita e lo sviluppo del percorso
formativo e personale dei ragazzi. Rappresenta il primo ambiente di scambio tra
le diverse culture arrivate nel nostro Paese. Occorre, quindi, continuare a promuovere
iniziative didattiche finalizzate a creare condizioni favorevoli
all’integrazione, che tengano conto non solo delle diversità ma anche delle
regole della comunità ospitante.
Il potenziamento
dell’apprendimento linguistico porta ad una condivisione positiva non solo
delle difficoltà ma soprattutto delle soddisfazioni di vedere significativi
miglioramenti nella conoscenza della lingua italiana.
Con la loro
sensibilità e curiosità i bambini e gli alunni, ma anche i genitori di
conseguenza coinvolti, sono stati e continuano ad essere i veri protagonisti di
questi progetti didattici, protagonisti anche di “viaggi” all’interno della
nostra stessa realtà di riferimento, con l’esplorazione della storia, delle
tradizioni e delle caratteristiche dei luoghi in cui vivono gli alunni sia
italiani che stranieri.
Uno sguardo
diverso che ci arricchisce e ci porta a riflettere su quale dovrà essere la
strada da percorrere per raggiungere una buona convivenza tra gli individui e
le comunità”.
L’arrivo di uno studente nel nostro paese, pur
rappresentando un’opportunità per il giovane o il bambino stesso e per la
comunità, costituisce per noi una non facile sfida per l’integrazione nella
nostra cultura e nei nostri costumi. Tale fenomeno si è progressivamente
ampliato in seguito alla normativa sui ricongiungimenti familiari, che pur
dando un notevole contributo alla ricomposizione dell’unità familiare e alla
prospettiva di condizioni di vita più favorevoli, porta un bambino o un ragazzo
ad abbandonare il proprio luogo di nascita, i parenti e gli amici per
affrontare spesso un mondo completamente nuovo e molto differente.
L’arrivo in Italia comporta anche l’abbandono di una
realtà scolastica in cui era magari era già inserito fin dall’infanzia, per
affrontare una diversa metodologia didattica e discipline differenti insegnate
in una lingua non conosciuta. Spesso l’inserimento in una scuola italiana
comporta la perdita di anni di scolarità a causa delle differenze di impostazione
dei programmi e della mancanza di competenza linguistica.
Naturalmente le maggiori difficoltà riguardano i nuovi
arrivi mentre si presenta molto più facile la situazione di quanti nati in
Italia o, arrivati in tenera età, hanno potuto frequentare, del tutto o
parzialmente, la scuola dell’obbligo nel nostro paese.
Si pone quindi il problema di come aiutare le nostre
scuole ad affrontare queste tematiche e di favorire l’inserimento degli
stranieri nei nostri percorsi educativi e didattici in modo da giungere ad una
reale INTEGRAZIONE CULTURALE. Inoltre occorre anche aiutare la nostra scuola a
far sì che la presenza dei bambini e degli alunni non-italiani costituisca non
un freno ma un arricchimento per la costituzione di un patrimonio
multiculturale.
Naturalmente la prima barriera da abbattere è quella
linguistica, vista l’esigenza di condurre i più piccoli ad un livello di
competenza linguistica che permetta loro di trarre profitto dagli insegnamenti
in tutte le discipline.
“Anche in quest’ambito
– prosegue l’Assessore Buccioni - la
sinergia tra il Comune di Impruneta, la Scuola, gli esperti, le famiglie ha
portato a esperienze didattiche e di integrazione non banali e non scontate in
risposta alle richieste del nostro territorio.
Le finalità dei
progetti messi in campo in questi ultimi due anni, legate al tema
dell’integrazione degli alunni stranieri, non hanno avuto come mission solo
quella di accettare semplicemente la presenza dei bambini stranieri, in base
alla regolarità o meno della loro permanenza ad Impruneta, ma di integrare la
loro esperienza e quella delle loro famiglie con la nostra cultura, le nostre
tradizioni per farli sentire a tutti gli effetti parte integrante della nostra
Comunità. Scolastica e non solo!”
IL quadro all’interno delle scuole del territorio
vede:
FREQUENTANTI
|
a/s 2008-2009
|
a/s 2012-2013
|
Note:
|
Bambini asili
nidi comunali
|
66
|
57
|
La percentuale
dei bambini stranieri è aumentata in questi 5 anni dal 10,2 % al 12,38%
|
Totali scuola
dell’infanzia statale
|
276
|
261
|
La percentuale
degli alunni stranieri è aumentata in questi 5 anni dal 11.5 .al 19.30%
|
Totali scuola
primaria statale
|
504
|
449
|
La percentuale
degli alunni stranieri è aumentata in questi 5 anni dal 13.8 al 17.60%
|
Totali scuola
secondaria di primo grado
|
394
|
402
|
La percentuale
degli alunni stranieri è aumentata in questi 5 anni dal 12 al 14.01%
|
Per quanto riguarda l’anno educativo e scolastico
2012-2013, il Comune di Impruneta ha permesso l’attivazione di alcuni percorsi
per integrare i progetti puramente curriculari dell’Istituto P.Levi, e in
alcuni casi anche per riaffermare la volontà di assicurare una continuità tra
l’asilo nido e la scuola dell’infanzia, puntando ad un percorso unitario su
ogni bambino per l’intera permanenza nell’ambito scolastico. Per un totale di
13.800 euro.
Il focus principale è stato l’insegnamento
dell’italiano come seconda lingua:
1-
5e
classi Scuola primaria
Paolieri: attività d’aula di potenziamento linguistico
per l’inserimento e l’integrazione sociale con la realizzazione di un
laboratorio di ampliamento lessicale.
2-
Scuole
primarie e secondarie di primo grado di Impruneta e Tavarnuzze: “Letture Fantastiche” per ridurre le difficoltà
scolastiche derivanti dallo svantaggio linguistico di alunni figli di
immigrati.
3-
Scuola
secondaria di primo grado di Impruneta: attività laboratoriali sull’italiano
come seconda lingua finalizzate all’inserimento dello studente all’interno del “Gruppo Classe”.
4-
Progetto
d continuità tra gli asili nido (comunali e riconosciuti) e la scuola
dell’infanzia statale: sono state sperimentate due strade. Una legata alla
conoscenza e all’integrazione delle diversità linguistiche e geografiche e
un’altra interamente riguardante il sostegno alla genitorialità.
“The delle mamme e
dei babbi”.
Iniziando dal rituale del the preparato alla scuola dell’infanzia, si è lavorato sull’integrazione
degli stranieri, non alunni, ma genitori, sfruttando le diverse chiavi di
letture offerte da un libro di fiabe “I Bestiolini” che ha per tema la
diversità e il rispetto degli altri.
“Genitori
in classe”. Ovvero una riflessione comune e condivisa sulle e delle
diverse culture presenti sul territorio partendo dalla prima esperienza
migratoria di riferimento, quella vissuta magari in prima persona dagli stessi
genitori “stranieri”. La condivisone ha visto poi approfonditi i temi familiari
di ogni vissuto: i piatti tipici preparati a casa, i giochi dell’infanzia, le
favole delle diverse tradizioni e culture…) L’obiettivo è stato quello di far
vivere l’esperienza della multicultura come dato del quotidiano e positivo,
iniziando proprio dai genitori che già per primi hanno vissuto e vivono la
diversità.
Per quanto riguarda l’anno educativo e scolastico in
corso, il Comune di Impruneta sta continuando ad investire nell’attivazione di
questi percorsi riconoscendo la validità e la necessità degli interventi in
programma. Per un totale di 9.600 euro.
Il focus principale è stato sempre volto al
potenziamento dell’insegnamento dell’italiano come seconda lingua, guardando
all’inclusione dei bambini con diversità di cultura i provenienza.
1-
4e e 5e classi
Scuola primaria Sturiale: “Conoscere l’italiano per studiare” per sviluppare
quelle competenze linguistiche e comunicative in contesti di vita reale e nelle
situazioni scolastiche.
2-
3e
classi delle Scuole secondarie di primo grado di Impruneta e Tavarnuzze: “Rafforzamento linguistico e metodologico” per promuovere
nei ragazzi quel senso di fiducia nelle proprie capacità di apprendimento e per
sviluppare l’abilità di credere nelle proprie potenzialità personali e
individuali.
3-
Progetto
di continuità tra gli asili nido (comunali e riconosciuti) e la scuola
dell’infanzia statale: “Giocando si impara a stare
insieme” ovvero un progetto multiculturale legato alla convivenza
costruttiva in un tessuto sociale multiforme.
I bambini della scuola dell’infanzia
hanno realizzato visite ai diversi asili nido del territorio, creando delle
occasioni dedicate al tema del “Racconto” e condividendo poi con tutte le
famiglie la festa finale di fine anno come restituzione del lavoro ai genitori
stessi.
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