SOLO LA CONOSCENZA DELLA NOSTRA
STORIA
FARA’ DEI NOSTRI BAMBINI
DEI BUONI CITTADINI DELL’ITALIA
UNITA”
Partendo da
queste poche
parole del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano siamo arrivati agli
appuntamenti di questi due giorni, 8 e 9 maggio 2012, nell’Istituto Comprensivo
P. Levi dedicati dall’Assessorato alle Politiche della Formazione del Comune di
Impruneta alla “resistenza raccontata ai bambini”, attraverso il progetto
curato dalla Prof.ssa Anna Sarfatti, scrittrice ed ex insegnante del
territorio.
“Il progetto che abbiamo
pensato di proporre agli studenti dell’Istituto Scolastico per celebrare
quest’anno il 25 aprile – spiega l’Assessore
Francesca Buccioni - ha all’interno già una sua
particolarità. Una storia tutta da raccontare. Un percorso iniziato dalla
Prof.ssa Anna Sarfatti con una classe della scuola primaria e che ha emozionato
tutti e che ci ha portato ad invitare ad Impruneta una personalità: un ex
partigiano, oggi Presidente Provinciale dell’ANPI di Treviso, il Sig.re Umberto
Lorenzoni.
Lo
scorso anno la
Prof.ssa Sarfatti legge ai bambini della sua classe di seconda elementare il
piccolo libro da lei scritto e pubblicato "Fulmine, un cane
coraggioso": le vicissitudini di un cane che, per l’affetto che lo lega ad
un ragazzo, suo grande amico, si trova a partecipare alla lotta partigiana e
alla liberazione d’Italia. Seguendo le vicende di Fulmine, fantastiche e
inventate, ma storicamente realistiche che si concludono con la festa del 25
aprile 1945, i bambini si erano così fatti una prima idea di cosa fosse stata
la Resistenza, delle sue ragioni e della sua importanza.
I bambini si appassionano, seguono, arrivano in fondo alla
lettura del testo e la Prof.ssa Anna chiede se ci sono curiosità o commenti.
La domanda più ricorrente è se quei personaggi del libro
sono esistiti veramente.
La risposta è stata no, che sono frutto della fantasia della
scrittrice, ma sono verosimili, perché le vicissitudini del cane Fulmine
ricordano tante storie accadute veramente in quegli anni.
Proprio una libraia di Treviso, Vera Salton, aveva
raccontato alla stessa Professoressa la storia di Rolf, un cane partigiano, le
cui peripezie venivano riferite dal
partigiano Umberto della Brigata Cansiglio.
Ed è
da questa storia che nasce l’idea di far venire proprio nelle nostre scuole
questo Sig.re Umberto, padrone del cane lupo Rolf: i partigiani arrivano a un
accampamento tedesco, da cui i tedeschi erano da poco fuggiti. Legato a un palo
c’era un cane, denutrito, con una medaglietta al collo, si chiamava Rolf.
Umberto lo ha preso, lo ha nutrito e da quel momento lo ha portato sempre con
sé, lui lo seguiva dappertutto. Gli è stato d’aiuto più di una volta. Ad
esempio, un giorno Umberto si era rifugiato con Rolf in un boschetto. A un tratto
Rolf si è fermato, ha sentito i tedeschi dall’altra parte del fiume, e con il
movimento della testa ha seguito il percorso dei tedeschi, la direzione di
marcia, fino a quando se ne sono andati, quasi dicendo a Umberto: ora possiamo
rimetterci in cammino.
Purtroppo
però Rolf ha fatto una brutta fine. Il giorno della Liberazione c’era un gruppo
di ragazzi americani che sparavano con le pistole in aria, lui ha avuto paura.
Si è avventato contro di loro e loro gli hanno sparato. Così Rolf è morto.
I bambini si commuovono all’ascolto di questa vicenda di
vita vera.
E rispondono alla proposta della Professoressa Anna di
scrivere delle letterine a Umberto per esprimergli le loro emozioni.
Queste lettere sono state inviate alla libraia, unico nostro
contatto con il Sig.re Umberto.
Ad agosto dello scorso anno alla Prof.ssa Sarfatti arriva
una lettera dal Sig.re Umberto Lorenzoni.
Dice di essersi commosso e di voler conoscere questi bambini
che gli hanno fatto arrivare i loro pensieri, anche per raccontare meglio la
storia di Rolf e andare a fondo nella storia di quegli anni.
La Professoressa mi ha coinvolta e insieme alla Dirigente
Scolastica è stato formalizzato l'invito.
Oggi 8 maggio ha incontrato i bambini che gli hanno scritto,
regalando loro una fotografia del cane Rolf; e domani 9 maggio incontrerà i
ragazzi delle classi terze della scuola secondaria per raccontare non solo
questa storia di scambi epistolari ma le sue esperienze, approfondendo i
risvolti storici di quegli anni.
La
storia di Fulmine contiene la storia della Resistenza.
E la
testimonianza del Sig. re Lorenzoni contiene l’esperienza di un evento fondante
dell’Italia democratica e repubblicana.
Progetti
come questo sottolineano l’importanza della conoscenza della nostra storia, per
rendere davvero i nostri ragazzi
di oggi buoni cittadini di domani dell’Italia
unita.