giovedì 25 aprile 2013

RESET PD


I trentenni del Pd si autoconvocano:
"Resettiamo tutto, meglio il voto dell'inciucio"

I giovani democratici bolognesi Matteo Lepore, Luca Rizzo Nervo, Francesco Critelli e Benedetto Zacchiroli mercoledì si riuniranno al circolo della Bolognina per rifondare il partito, delusi di risultati delle elezioni del Presidente della Repubblica

BOLOGNA - Il titolo dice tutto: "#resetpd". Ma anche il luogo forse aggiunge qualcosa: il circolo pd Bolognina in piazza Unità, a pochi passi dalla sede della celebre svolta.

Mercoledì sera i giovani amministratori pd di Bologna provano a rilanciare, 'riavviandolo', il partito. Con un'assemblea autoconvocata, costituzione e carta dei valori pd alla mano, in un cui "tutti potranno intervenire liberamente a microfono aperto". Il tam tam è stato lanciato oggi dagli assessori comunali Matteo Lepore e Luca Rizzo Nervo, dal capogruppo pd a Palazzo D'Accursio Francesco Critelli (tutti con Bersani alle primarie dello scorso anno) e dal consigliere comunale renziano Benedetto Zacchiroli. Delusi dalla scelta del presidente della Repubblica, contrari ad ogni "inciucio", assicurano però di non preparare il terreno ad alcuna mozione congressuale.

Quello in vista di mercoledì è "un appello ad esserci per rifondare il pd, a prescindere dalle appartenenze", afferma Lepore. "Noi dobbiamo fare il Pd, non ci autosospendiamo- chiarisce Rizzo Nervo, prendendo quindi le distanze dalla scelta fatta dalla parlamentare prodiana Sandra Zampa- non è il momento di fare un passo indietro ma un passo avanti". Gli autoconvocati accusano "una parte del gruppo dirigente nazionale", che "ha voluto bombardare il Pd per farlo esplodere e impedire il rinnovamento, come se il partito fosse cosa propria. Lo ha fatto con un cinismo e col fare dei codardi. Il Pd- è la certezza dei trentenni- se lo è voluto portare via una generazione sorda e incapace". Ma, assicurano, "noi rifonderemo il Pd e lo porteremo nelle città e tra la gente, prima ancora che al governo". Di qui l'invito, nelle parole di Zacchiroli, alle persone "appassionate del Pd" a farsi sentire.

Tra governissimo e voto infatti la preferenza dei "resettatori" sembra andare al secondo, ma senza dire una parola definitiva. "Vediamo prima cosa dice Napolitano", prende tempo Lepore. Però "la nostra contrarietà ad un inciucio è netta - aggiunge Rizzo Nervo - poi è chiaro che ci sono cose che devono essere fatte". Di "risposte brevi e dense" da dare al paese parla Zacchiroli. Nessuno infierisce su Pierluigi Bersani ("è vittima di un gruppo dirigente non all'altezza della situazione", dice Lepore)

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