martedì 31 luglio 2012

LA CARTA DI INTENTI. INTEGRALE


LA LETTERA D'INTENTI  

Italia ce la farà se ce la faranno gli italiani. Se il paese che lavora, o che un lavoro lo cerca, che studia, che misura le spese, che dedica del tempo al bene comune, che osserva le regole e ha rispetto di sé, troverà un mo­tivo di fiducia e di speranza.
L’Italia perderà se abbandonerà l’Europa e si rifugerà nel suo spirito corporativo, se prevarrà l’interesse del più ricco o del più arrogante. Se speranza e riscatto non saranno il capitale di un popolo ma scialuppe solo per i furbi e i meno inno­centi.
Questa Carta d’Intenti vuole descrivere l’Italia che ce la può fare, che ce la può fare ricostruendo basi etiche e di efficienza economica; che ce la può fare con uno sforzo comune in cui chi ha di più dà di più....

LA CARTA DI INTENTI DEL PD VISTA DA REPUBBLICA

ROMA - "Il Pd è pronto ad ogni evenienza e ci vogliamo dare il nostro passo e tenere il nostro passo". Il segretario del Pd Pier Luigi Bersani ha presentato - al Tempio di Adriano a Roma - la 'Carta d'intenti per il patto dei democratici e dei progressisti'. Ha parlato di crisi economica, della legge elettorale, dei diritti civili. Ma innanzitutto ha chiarito qual è la posizione del partito rispetto all'attuale governo. "Siamo qui per presentare un documento e un percorso mentre sosteniamo questa fase di transizione in quel che ci piace e in quel che non ci piace, a cominciare dalla vicenda esodati su cui va trovata una soluzione. Noi confermiamo il sostegno al governo Monti perché questo significa dare una mano al Paese e traguardiamo alla fine della legislatura", ha sottolineato il leader del Pd. "Anche se siamo pronti a ogni evenienza". Insomma, il Pd è pronto anche a un appuntamento anticipato con le urne.


Alternativa alla destra, non a Monti. Il leader del Pd, anche per rispondere a ipotesi di grande coalizione, chiarisce qual è la posizione del partito: "Vogliamo avviare un percorso di alternativa non a Monti, ma alle destre e alle loro politiche sbagliate", ha detto. "Noi proponiamo per l'Italia e per la democrazia italiana un'altra
idea, tra qualche mese dobbiamo proporre un'alternativa ed una sfida: uscire dall'eccezionalismo italiano. Al primo punto promuoveremo riforme della democrazia e della politica su basi costituzionali, la politica e le istituzioni nel cuore della riforma". ''Faremo le riforme liberali - ha aggiunto ancora - che la destra non può fare, contro le posizioni dominanti e i conflitti di interessi''.

lunedì 30 luglio 2012

Berlusconi silura gli accordi sulla nuova legge elettorale


Legge elettorale: il PDL prepara una nuova porcata



DOPO AVER VARATO IL PORCELLUM DA SOLI NEL 2006 (PDL E LEGA) PER IMPEDIRE A PRODI DI AVERE UNA SOLIDA MAGGIORANZA, ORA VOGLIONO CAMBIARE LA LEGGE ELETTORALE PER IMPIOMBARE LA VITTORIA DEL CENTROSINISTRA. SE CI PROVANO, SI ASSUMONO LA RESPONSABILITA’ DI FAR SALTARE TUTTO

Nel 2006, sapendo di perdere le elezioni Silvio Berlusconi e Umberto Bossi inventarono il Porcellum e se lo votarono da soli, avendo in Parlamento la maggioranza. In questo modo azzopparono il successivo governo Prodi, rimasto in vita fino al 2008 con un solo senatore di vantaggio e che, pur così, e pur con le mille divisioni interne all’Unione, dopo aver trovato una voragine nei conti pubblici rimise a posto la finanza statale (debito pubblico al 104 per cento del Pil, avanzo di bilancio al netto degli interessi). 
Oggi, dopo aver portato il Paese a sbattere contro un muro, Silvio Berlusconi e la Lega Nord, che in Parlamento hanno ancora la maggioranza, tentano di rifare la stessa mossa e puntano ad approvare una riforma elettorale che rischia di impedire a chi vince le elezioni di governare da solo: niente premio alla coalizione, ma al partito e solo se supera da solo il 45 per cento dei voti. Condizioni impossibili, insomma, fatte apposta per consentire a Berlusconi di restare in campo e condizionare il futuro governo per i propri interessi privati anche in caso di sconfitta elettorale. 
Da qui, la reazione del Partito democratico: se Pdl e Lega tentano il blitz, si rischia che salti il governo e si vada subito ad elezioni per colpa della destra che sta facendo di tutto per boicottare Monti e impedire di fare passi in avanti nella direzione della civiltà (per esempio ddl anticorruzione e riforma Rai). 

Lettera del Sindaco a Metropoli sul RUC


Il regolamento urbanistico resta uno sconosciuto per l'opposizione.

Caro direttore,
Sono a chiederle di pubblicare questa mia lettera, dove, senza polemizzare più di tanto, vorrei però chiarire ai lettori alcune questioni sollevate dalle opposizioni, SEL e PdL, sul Regolamento Urbanistico.
Le norme urbanistiche sono complesse e non sempre facilmente spiegabili ai cittadini, ma certo è difficile farlo per chi non le conosce e le dichiarazioni fatte in questi giorni dalle opposizioni mostrano una sconcertante ignoranza o superficialità .

La Sel e la coalizione della sinistra afferma infatti che sono state rinviate le osservazioni dei comitati di Pozzolatico e della Presuria, mentre invece l'Amministrazione le ha prese in considerazione, studiate attentamente e poi contro dedotte, accettando molte delle osservazioni ivi contenute.
E se l'opposizione non era d'accordo con le posizioni dell'Amministrazione perché ha votato compatta a favore dell'osservazione della Regione Toscana dove si riportavano integralmente le contro deduzioni di queste osservazioni?
Con questo voto sulla osservazione della Regione Toscana si accoglie anche l'invito della Regione a ritornare, per quanto riguarda le nuove tecnologie energetiche, alle normative regionali, eliminando alcune norme divergenti già introdotte dalla Giunta, cosa che la SEL ha accettato con il voto favorevole sull'osservazione regionale e  contestato fino a votare contrario quando la norma è stata inserita nel Regolamento Edilizio!

Installato il semaforo a Bottai


Da venerdì è in funzione a Bottai un semaforo per l'attraversamento pedonale.
Dopo il fermo dei lavori al parcheggio, che devono attendere l'esito dell'inchiesta della Magistratura, l'amministrazione comunale aveva assicurato ai cittadini che avrebbe cercato di venire incontro ai loro disagi, che ormai si trascinano da tempo infinito.
L'elemento più critico , dopo la parziale riapertura del parcheggio, era costituito dall'attraversamento pedonale in quanto la pensilina e il nuovo semaforo installato alcuni mesi fa sono all'interno del cantiere di Società Autostrade e quindi inutilizzabili.
L'Amministrazione ha deciso di riattivare il semaforo nella postazione dove era prima dei lavori, ha ottenuto il permesso della Provincia, ha finanziato l'affitto e l'installazione dello strumento.
"E' un piccolo segnale, ma che era dovuto nei confronti di una popolazione fortemente provata dal protrarsi dei lavori e dalle continue sospensioni che hanno subito in questi anni.
Abbiamo fiducia nella Magistratura, anche perché l'amministrazione é certa di aver seguito le procedure definite dalla Conferenza dei servizi che stabilì allora le modalità con cui realizzare i lavori;  - afferma il Sindaco - siamo inoltre determinati a difendere un'opera pubblica, la cui forma estetica é stata oggetto di critiche, ma che è essenziale per il riordino di Bottai e per tutto il territorio."