Via l'automatismo fra segretario e candidato premier. Congressi dei
circoli, di federazione e regionali solo fra gli iscritti e prima di
quello nazionale. Elezione del segretario nazionale attraverso l'albo
degli «aderenti», non più degli «elettori» del Pd. Dimezzamento
dell'assemblea nazionale (da mille a 500 persone) che sarà in parte
scelta dai territori. In estrema sintesi è questa la proposta che il
responsabile organizzazione del Pd, Davide Zoggia, ha in mente per il
prossimo congresso. Una riforma, rispetto ai congressi di Veltroni e
Bersani, che necessariamente dovrà passare attraverso la modifica di
varie norme statutarie. E quindi dal voto a maggioranza assoluta dei
componenti l'assemblea nazionale.
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