Il 12 dicembre ad Impruneta si è tenuto un Consiglio Comunale aperto sul tema del BILANCIO di GENERE, fortemente voluto e sostenuto dalla Presidente del Consiglio Lillian Kraft.
Il Bilancio di Genere è uno strumento di analisi dei bilanci pubblici che ha come obiettivo la valutazione dell' impatto delle diverse scelte politiche sugli
uomini e sulle donne, permettendo di ristrutturare le
entrate e le uscite al fine di una maggiore equità, efficienza e
trasparenza della azione pubblica rispetto alle pari opportunità. Attraverso questa ri-lettura sono emersi dati di assoluto rilievo:
uno fra tutti, che il Chianti è più vecchio di ogni altra area della Toscana. Ma se da un lato la longevità della popolazione è un tratto distintivo del territorio, indice di alto livello della qualità della vita, dall’altro anche la percentuale di giovanissimi si rivela un dato predominante. Over 65 e under 15 sono le fasce di popolazione che, nell’analisi della composizione anagrafica, risultano avere un peso specifico nei Comuni del Chianti, dove il primo e l’ultimo stadio della parabola della vita superano la media regionale. Per niente irrilevante il peso degli immigrati, circa il 10% della popolazione totale, o meglio delle immigrate, visto che sono maggioranza, ad Impruneta 55%.
Sono solo alcuni dei dati emersi dall’elaborazione di uno studio, appunto il bilancio di genere, promosso e realizzato dai Comuni di San Casciano, Tavarnelle, Barberino, Impruneta, Greve con il contributo della Regione Toscana e in collaborazione con SocioLab. Il lavoro, presentato dalla Presidente del Consiglio Lillian Kraft, e da Silvia Givone di SocioLab, altro non è che una lettura diversa del bilancio consuntivo ufficiale (2011) volta a mettere in evidenza l’impatto, diverso, sulla vita delle cittadine e dei cittadini, delle scelte amministrative.
Si è trattato solo di un assaggio - il lavoro intero, 92 pagine, verrà pubblicato sul sito del Comune - volto a suscitare la curiosità per uno strumento che ci pone davanti in maniera chiara e trasparente le ragioni che spingono le Amministrazioni del Chianti a rivolgere, per esempio, un’attenzione particolare ai servizi socio educativi. Attenzione sempre più complessa e difficile, a fronte di risorse sempre più scarse e, purtroppo, non sempre correttamente percepita dai cittadini.
E’ un momento iniziale, questo tipo di approccio dovrà essere perseguito nel tempo per dare risultati, e non ancora esaustivo, lo studio delle politiche della ”area qualità della vita”, l’impatto sulla vita delle cittadine del trasporto pubblico, il problema sicurezza, l’abitazione, solo per dirne alcune, è ancora appena agli inizi e molto dovrà essere fatto dalla Regione (che ora ha finalmente il proprio bilancio di genere) che ha il compito di fornire il quadro normativo in cui poi i Comuni dovranno muoversi.
Solo un inizio, dunque, ma un buon inizio.
Nessun commento:
Posta un commento