Ridicolo, patetico e falso il capitolo sui tagli ai costi della politica nel decreto varato in consiglio dei ministri. Altri 45 miliardi di euro che verranno fuori ancora una volta dalle tasche degli italiani, con nuove tasse, licenziamenti, tagli ai servizi, alla spesa sociale, tagli agli stipendi e alle pensioni.
Chiuderanno scuole, ospedali, mense, asili nido, trasporti locali, uffici pubblici.
Chiuderanno l'Italia.
Per loro però la pacchia continua, sebbene ammantata dietro un velo di falsità e demagogia.
Ci dicono che d'ora in poi viaggieranno a spese dello stato solo in "classe economica": peccato che i viaggi gratis di cui possono beneficiare i parlamentari sono unicamente i voli nazionali, sui quali da anni è stata abolita la "business class" (per andare all'estero in business class continueranno a utilizzare il vecchio trucco delle millemiglia: un agenzia di viaggio all'interno di Montecitorio, alla quale tutti i deputati si rivolgono per fare qualsiasi biglietto aereo (naturalmente gratis) da e per qualsiasi destinazione italiana. Lor signori non solo si fanno i viaggi gratis, ma con quei viaggi accumulano punti su punti che poi utilizzano per far viaggiare gratis anche mogli, amici e parenti sui voli Alitalia.
L'assuefazione alla casta ci può portare qui in Italia anche a sminuire il peso di quest'atteggiamento, ma per comprendere il valore di queste azioni, forse è il caso di ricordare lo scandalo "miglia aeree" che ha portato alle dimissioni di tre ministri in Germania, colpevoli di aver fatto quello che da decenni continuano a fare impunemente i deputati italiani)
Il messaggio più patetico è del grondasangue Berlusconi che ha avuto la faccia tosta di raccontare a reti unificate la bugia più mastodontica: "abbiamo tagliato 50.000 poltrone".
Se andiamo a vedere nel dettaglio di cosa parliamo, ci accorgiamo che più che poltrone si tratta degli sgabelli. Gli sgabelli più infimi e insignificanti, non certo le loro poltrone.
Nel decreto di parlare dell'azzeramento di 1500 comuni con meno di 1000 abitanti, comuni nei quali decine di migliaia di consiglieri comunali incassano con i gettoni di presenza dai 9 (nove) ai diciotto (diciotto!) euro al mese, a seconda del numero di sedute consiliari.
Il totale del risparmio per lo stato sarà quindi di 300.000 euro al mese, briciole che il Silvio Berlusconi che guadagna 40.897.004 euro potrebbe tranquillamente regalare allo stato per fermare l'emorragia di sangue che gronda dal suo cuore.
Sulle province il discorso è diverso: da sempre luogo di prepensionamento per i politici nostrani , ogni parlamentare combatterà strenuamente per difendere il proprio feudo provinciale.
Con una maggioranza risicata alla Camera, quante delle province annunciate realmente scompariranno?
P.S. - Il PD ha votato recentemente "contro" l'abolizione delle Province, nascondendosi dietro l'argomentazione di aver presentato un disegno di legge organico sull'argomento. Si è giocato così un'altra fetta di credibilità presso il nostro elettorato, sempre più disorientato e disperato. Ulteriore dimostrazione della pratica del "BENALTRISMO" (...ci vuole ben altro...) ampiamente utilizzata dai nostri eroi, dimentichi che il "perfetto" è nemico del "bene"....
CG
Nessun commento:
Posta un commento