Il prossimo 27 gennaio
si celebra in tutta Europa, per il dodicesimo anno, il “Giorno della Memoria”,
istituito in Italia con la legge 211 del 2000, per ricordare la data
dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz e commemorare la persecuzione, la
deportazione, la prigionia e lo sterminio nei campi di concentramento e per non
dimenticare tutti coloro che si opposero, pur in campi e schieramenti diversi,
al progetto di genocidio, non esitando a salvare altre vite e a proteggere in
condizioni difficili i perseguitati, anche a rischio della propria vita.
“E’ fondamentale riuscire – sostiene
l’Assessore alle Politiche della Formazione, Francesca Buccioni – a creare momenti comuni, soprattutto per
le giovani generazioni, di riflessione e di conoscenza su quanto accadde allora
agli ebrei e a tutti i deportati politici e militari, italiani e non, nei campi
di concentramento, al fine di conservare viva la memoria di quel periodo della
storia europea e del nostro Paese, perché sia scongiurato per sempre il
ripetersi di simili tragedie.”
L’Assessorato alle Politiche della Formazione ha messo in
programma per i ragazzi delle terze classi della scuola secondaria di primo
grado dell’ Istituto P. Levi una mattinata dedicata all’approfondimento di questo
argomento: il prossimo 27 gennaio nell’aula polivalente della Scuola D.
Ghirlandaio a Tavarnuzze si terrà una rappresentazione teatrale a cura
dell’Associazione culturale Teatro delle Stanze dal titolo “MI RICORDO, IO MI RICORDO”
Un’occasione di riflessione per conoscere, attraverso alcune
delle pagine più alte della letteratura del Novecento, da Primo Levi a Eli
Wiesel, materiali documentaristici o addirittura burocratici del tempo il progetto
del genocidio.
La scelta di utilizzare questo lavoro teatrale per celebrare
un appuntamento così significativo e un avvenimento storico tra i più tragici e
complessi del 900 va nell’ottica di offrire ai ragazzi una rappresentazione che
dialoga direttamente con gli ascoltatori attraverso un contatto con i dieci
attori presenti per uno spettacolo-testimonianza che va al di là del semplice
documento e della messa in scena di circostanza.”.
“Tengo a precisare – conclude l’Assessore
Buccioni – che la memoria di questi
terribili avvenimenti può e dovrebbe favorire la maturazione nei giovani di un
senso di responsabilità, la promozione della pratica di una cittadinanza attiva
e consapevole, rispetto alla quale la Scuola è senz’altro uno dei luoghi di
formazione privilegiata.
I sentimenti di indignazione che possono scaturire di fronte
ad un così orribile crimine dovrebbero essere raccolti da tutti e trasformati
in energia positiva per costruire una società moderna e democratica, nella
quale tutti possano convivere in serenità e armonia.
Memoria, olocausto, genocidio, storia del nostro Paese
diventano quindi un monito per ognuno di noi, cittadini, giovani e adulti,
perché il comportamento di ciascuno sia sempre ispirato al rispetto degli
altri, dei diritti umani, della dignità della persona, dei valori di
uguaglianza, libertà e giustizia”.
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