venerdì 30 dicembre 2011

NATALE TECNICO - AUGURI A TUTTI!


Quest'anno bisogna adeguarsi. Avremo soltanto un
NATALE TECNICO

Disposizioni urgenti
Panettone 
Taglio dell’uvetta e dei canditi. Eliminazione del burro e dello zucchero. Sembrerà pane ma per equità si potrà ancora chiamarlo panettone.
Spumante 
Inadatto ai tempi di crisi il participio presente. Taglio del suffisso “nte”.
Presepe 
Dobbiamo decidere: o bue o asinello. Tutti e due è eccessivo. Adesso il bue, l’asinello lo teniamo da parte per le future generazioni.
San Giuseppe 
Eliminazione di San Giuseppe, ente inutile. Il suo ruolo è notoriamente superfluo nell’operazione di concepimento. Torni all’originaria produzione di falegnameria.
Re magi 
Tre sono assolutamente troppi. Per di più re, che la monarchia non è all’altezza dei tempi, e magi come se la superstizione servisse a qualcosa (a parte le agenzie di rating). Quindi invece dei tre re, un solo consigliere. Invece del cammello, si dia l’esempio con un animale a chilometro zero. Per esempio il gatto.
Stella cometa 
Revisione della luminosità. Dovrà essere spenta nei giorni pari. E anche nei dispari, che diamine.
Pastori 
In accordo con l’accordo di Pomigliano si limitino a guardare le pecore, altrimenti saremo costretti a spostare l’allevamento in Groenlandia.
Messa di mezzanotte 
Spostata alla tre del pomeriggio per risparmio energetico.
Babbo natale 
Privilegio assistenzialista. Per i regali sarà introdotto un ticket. Il carbone sarà esente ad eccezione del caso in cui lo spread con il carbone tedesco ricominci a salire.
Cenone 
Temporaneamente sospeso. Allineamento all’Europa e sostituzione con toast e gazzosa.
Auguri
A chi?
Ma a te,  è chiaro! E a tutti i tuoi cari,  non c 'è crisi capace di far dimenticare gli amici!

giovedì 29 dicembre 2011

Licenze gratis per il gioco d'azzardo

Dopo le frequenze ecco le slot machine. Come nel caso del beauty contest, lo Stato potrebbe rinunciare a un incasso vicino al miliardo di euro. Manca solo il decreto e i dieci concessionari avranno il via libera per nove anni. A costo zero. 

Il giro d'affari del gioco legale in Italia è di 42 miliardi di euro, dieci in più di quanto realizzato in tutto il mondo dall'intero gruppo Fiat. Il pallino è in mano all’Aams, l’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato diretta da Raffaele Ferrara. La legge del settore voluta dal governo di Silvio Berlusconi prevede che la voce più redditizia dell'economia sia assegnata gratuitamente per nove anni. Ma come per il beauty contest, il governo Monti potrebbe decidere di fare un passo avanti rispetto al passato e indire un'asta pubblica. In questo modo impedirebbe che i big del settore, tuttora in causa con lo Stato per decine di miliardi di euro di passate inadempienze, ottengano le concessioni di qui a un decennio senza versare neanche un euro nelle casse dell'Erario. Il decreto ancora non c'è, c'è invece il tempo per evitare di volatilizzare quasi un miliardo.

lunedì 26 dicembre 2011

Caro Babbo Natale

Babbo Natale, dopo la foto coi bambini, si tolse la barba e chiese: non è che può aiutarmi a trovare un lavoro?

Corrono su Twitter e sui social media i messaggi di disoccupati, precari e cassintegrati, alle prese con un Natale in cui un'occupazione sarebbe il miglior regalo sotto l’albero. Quella di oggi è un’Italia profondamente segnata dalla crisi e già coinvolta nella spirale della recessione. Infatti, secondo il centro studi di Confindustria, è prevista una contrazione del Pil pari al 2% tra l’estate scorsa e la primavera 2012. I cittadini poi, oltre ai sacrifici imposti dalla crisi, dovranno anche affrontare i tagli della manovra lacrime e sangue del governo Monti per risanare i conti pubblici. Così precari, disoccupati, cassintegrati e donne si confrontano sul web. Usando l'arma dell'ironia, ma non solo. 

giovedì 22 dicembre 2011

Preghierina di Natale - (Politicamente scorretta)


Abbiamo trovato questa "Preghierina di Natale" a Monti. 
Shhhh, silenzio... se lo sa Bersani che si dicono queste cose...
Impiegata prossima alla pensione si tiene in forma per arrivarci 

Visto che sei senza pietà
dopo aver tolto l’anzianità

per far le cose ancora più serie
potresti lasciarci senza le ferie

per migliorare la situazione
togli di mezzo la liquidazione

se l’inflazione ancora dilaga
taglia di brutto le buste paga

ed alla faccia dei sindacati
aumenta la schiera dei disoccupati

affinchè sia tutto normale
che il povero paghi per l’ospedale

e se il mezzo giustifica il fine
facci pagare le medicine

e per evitare peggiori danni
in pensione mandaci a novant’anni!

Così i movimenti cambiano la politica


Nel secolo scorso si scendeva in piazza per difendere i propri diritti, adesso non c'è più nulla da difendere. Ma c'è da rifondare il patto sociale sul quale si basa la società. Dopo anni di di mero spettacolo, adesso la gente chiede competenza e concretezza


(da La Repubblica, Curzio Maltese)
Con tutto l'interesse e il rispetto per gli occupanti di Wall Street o gli indignatos spagnoli, nelle società occidentali non esiste un fenomeno paragonabile ai movimenti italiani, per dimensioni, frequenza, complessità e durata. Negli altri paesi la partecipazione ai movimenti è confinata in ogni caso a settori più o meno illuminati della popolazione. In Italia ha coinvolto decine di milioni di cittadini. Questo rende il nostro paese uno straordinario laboratorio politico e forse il principale laboratorio del fallimento della politica. La professione politica, come l'abbiamo conosciuta per tutto il Novecento, nel bene e nel male, non esiste più. E' entrata in una crisi irreversibile con la caduta delle divisioni ideologiche. In Italia, più che altrove, si è ridotta a grande show elettorale. Qui, nella battaglia per il consenso, sembra ritrovare il senso e la missione perduti. Prima e dopo, la politica vive nell'impotenza assoluta, in attesa della prossima campagna elettorale. In Italia abbiamo vissuto una campagna elettorale lunga vent'anni, durante la quale chi era al governo non si è mai assunto la responsabilità delle scelte fatte davanti ai cittadini, reclamando ogni volta l'alibi dei vincoli esterni - l'Europa, la crisi internazionale, i mercati, la speculazione finanziaria - o dei vincoli interni, per esempio i conflitti nella coalizione. Nel vuoto di decisione e di scelte, quindi tout court di politica, sono avanzati i movimenti.

A proposito di casta


Oggi è un bel giorno. Su iniziativa del PD, il consiglio regionale, abolisce il vitalizio e riduce da 55 a 40 il numero dei consiglieri e da 10 a 8 il numero degli assessori. La Toscana fa sul serio e continua ad essere la regione con retribuzioni più basse per consiglieri, assessori e presidente.

mercoledì 21 dicembre 2011

Pubbliche scuse

A seguito delle proteste ricevute abbiamo rimosso dal Blog la vignetta di Vauro in cui il disegnatore sculacciava la ministra FORNERO per via dell'Art. 18. 
Ci scusiamo con le lettrici che ci hanno fatto notare il significato antifemminista e politicamente scorretto della vignetta stessa. 

mercoledì 14 dicembre 2011

Per una società veramente civile.


Digital Democracy. La sfida dei social media


Il 15-16-17 dicembre a Firenze si terrà 
“Digital Democracy. La sfida dei social media: dalla comunicazione digitale alla partecipazione politica” 
organizzato dal Comune di Firenze e futuro@lfemminile 

Si tratta di un corso di formazione  per aiutare i  giovani, soprattutto le ragazze a praticare nuove forme di partecipazione politica che, grazie alle nuove tecnologie, consentano loro di diventare motori del cambiamento.
L’obiettivo è quello di far conoscere i meccanismi che stanno ridisegnando il modo di fare comunicazione nel mondo della politica e delle istituzioni e rendere possibile l’utilizzo della comunicazione digitale, dei social media per costruire comunità tematiche e generazionali, rafforzare la propria leadership e valutare nuove possibilità di lavoro offerte dal web.
Il corso si articolerà in tre moduli come da programma che si allega.
Vi prego di dare la massima diffusione all’iniziativa, così che possano venirne a conoscenza il maggior numero possibile di giovani
Con un saluto cordiale
Cristina Giachi, Assessore Pari Opportunità del Comune di FIRENZE



Buon sangue non mente...


LA MUSSOLINI E I TAGLI ALLA CASTA

La Mussolini è una che non gira intorno alle cose, non fa sofismi, non si fa alcun problema ad andare controcorrente. Ecco, a volte esagera. Dei tagli alla casta, e in particolare al loro stipendio, la Mussolini non vuole sapere nulla. Intervista dal settimanale A, l’onorevole del PdL ne ha per tutti.
Abbassare il loro assegno mensile da 11.000 a 5.000€? Figuriamoci: “Sarebbe come mandarci nudi per strada”
Che paragone. Non c’è niente da fare, guai solo a parlarne. Lo stipendio è intoccabile, figuriamoci la pensione, vero? Infatti, sull’ipotesi di un bel taglio al loro futuro vitalizio, la Mussolini è chiarissima: “Sarebbe come un’istigazione al suicidio”
Fin troppo chiara, forse. Tagliare lo stipendio ai parlamentari, quindi, sarebbe come mandarli tutti in giro nudi, per strada. Toccare la loro pensione, beh, sarebbe come portarli al suicidio. Oh, quasi quasi….

lunedì 12 dicembre 2011

DUE EURO PER 10 LEGGI!



Due euro a testa, 12500 sottoscrizioni per comprare una pagina sui giornali e promuovere 10 leggi per la partecipazione femminile nella società. E' l'iniziativa promossa da un gruppo di donne. Il 17 dicembre presentazione del progetto a Milano. Per donare c'è tempo fino alla fine dell'anno

Un progetto di crowdfunding per comprare l’indignazione. Rigorosamente “in rosa”. Servono 12.500 quote a due euro per acquistare una pagina su un quotidiano nazionale e proporre 10 leggi per aumentare la partecipazione femminile nella società. Perché, come disse Michele Bachelet, “quando una donna fa politica, cambia la donna, ma quando tante donne fanno politica, cambia la politica”. 2euroX10leggi è l’iniziativa che entro il 31 dicembre punta a raccogliere 25mila euro per emulare la denuncia di Diego Della Valle contro “lo spettacolo indecente” della classe politica. Ma a differenza dell’illustre precedente, si tratta di una colletta online nata da un gruppo di italiane....continua...

UN APERITIVO ALTERNATIVO



L’Assessore alle Politiche della Formazione e Giovanili del Comune di Impruneta, Francesca Buccioni e l’Assessore alle Politiche del Welfare, Paolo Poggini, sono lieti di invitarvi all'evento che si terrà mercoledì 14 dicembre p.v. presso la Casa del Popolo di Tavarnuzze dalle ore 19.

La serata prende il nome di "APERITIVO ALTERNATIVO" ed è organizzata dagli Operatori di Strada dell'associazione Aracnos, che lavorano sul territorio per il Comune di Impruneta con le compagnie informali di giovani dai 14 ai 20 anni, in collaborazione con l'associazione Arcoballando, il Consiglio della Casa del Popolo di Tavarnuzze e i ragazzi stessi che frequentano questa realtà associativa.

Gli ingredienti sono:
- tanta musica con i giovani dj del “Laboratorio Dj” attivato in questi ultimi mesi;
- particolari esibizioni di ballo a cura dei ragazzi del corso di hip - hop dell’Arcoballando;
- tanta buona frutta e verdura per creare APERITIVI ALTERNATIVI nell’ambito del progetto CAMBIABERE: per continuare, come già fatto durante l’ultima notte bianca imprunetina lo scorso luglio, a trasmettere il messaggio che è possibile divertirsi, stare insieme, bere e ridere anche consumando bibite analcoliche!

“Oltre ad essere una proposta per augurarci un Buon Natale, questa serata diventa una scusa per ascoltare i nostri giovani, sostenerli e proporgli spazi e momenti di espressione e di riflessione, oltre che occasione di trasmissione di idee e valori per ribadire e recuperare un modo diverso di stare insieme, senza necessariamente strafare”

domenica 11 dicembre 2011

SE NON ORA QUANDO TORNA IN PIAZZA

Le donne del movimento "Se Non Ora Quando " tornano domani in piazza, a quasi un anno di distanza dal 13 febbraio. A Roma l'iniziativa è a piazza del Popolo a partire dalle 14.00 di oggi.
"Le donne hanno mostrato che la loro dignità è la dignità dell'Italia. E ora vogliono cambiarla, l'Italia" dice il movimento rinnovando l'appuntamento in piazza. "Il nuovo governo dice ciò che da tempo sosteniamo: non c'è crescita, né democrazia senza le donne, i loro interessi sono gli interessi del Paese. Ma sappiamo che è solo un inizio".
Su queste basi, l'11 dicembre l'iniziativa "Se non ora quando?" torna in piazza con le sue idee sul lavoro, maternità e servizi, rappresentanza e comunicazione. L'iniziativa del comitato si chiama "Se non le donne, chi?"
"Senza una presenza forte e autonoma delle donne, il cambiamento non ci sarà". E l'obiettivo della giornata è messo nero su bianco sul sito del comitato: "Vogliamo segnare questa stagione politica con la nostra forza, contare sulla scena pubblica. Vogliamo far capire che l'uscita dalla crisi passa attraverso il lavoro e il Welfare per le donne, e che per questo serve una democrazia paritaria e una nuova rappresentazione della donna nei media". 

venerdì 9 dicembre 2011

Mercatini di Natale alla Casa del Popolo di Tavarnuzze

Le donne di ROSACCESO anche quest'anno hanno organizzato i mercatini di Natale, mettendo in vendita oggetti fatti interamente a mano da loro, anche ma non solo durante  i corsi di Decoupage e di Cucito organizzati da questo attivo gruppo al femminile del Circolo Arci di Tavarnuzze. Nel pomeriggio la Casa del Popolo ha organizzato un affollato intrattenimento con una Fiaba cantata (Il Gatto Finestro), pezzi suonati dai ragazzi dei corsi musicali di Vieniteloracconto, danze dalla Scuola Arcoballando, e per finire, Fettunta con l'olio novo e pane e Nutella per tutti!
Alcune donne di Rosacceso con alle spalle oggetti in vendita

Un momento del saggio di danza (Arcoballando)

La sala del Teatro di Tavarnuzze

Assalto alla Nutella!

Comunicato

Ci scusiamo con gli Italiani, ma a causa dei recenti "tagli" la luce in fondo al tunnel è stata spenta.


Uno dei manifesti di "OCCUPY WALL STREET"

mercoledì 7 dicembre 2011

ICI de Mario (by Sora Cesira)

16 MILIARDI DI SCANDALO FREQUENZE TV


PRIMA era un problema di buongoverno, e poteva già bastare. Adesso è anche un dovere, e non si può sfuggire, davanti ai sacrifici chiesti ai cittadini. E i cittadini cominciano ad essere informati. Sanno che si devono assegnare le frequenze digitali televisive. Capiscono perfettamente che quelle frequenze sono proprietà dello Stato e dunque appartengono a tutti. Apprendono infine che le frequenze valgono sul mercato 16 miliardi, cioè più di metà della manovra. 

E dunque, com'è possibile che questo bene pubblico così importante venga regalato agli operatori tv attraverso il "beauty contest" deciso dal governo Berlusconi, cioè quel "concorso di bellezza" che cede gratuitamente le frequenze a Rai e Mediaset?Il governo ha un'unica strada davanti a sé, coerente con la cultura del mercato e della concorrenza di Mario Monti: blocchi subito quella falsa gara gratuita e indichi un'asta regolare, che non regali ma valorizzi le frequenze a vantaggio dei conti pubblici. E dichiari che le risorse serviranno a restituire alle pensioni fino ai duemila euro quella difesa dall'inflazione che la manovra ha tolto, sopra i 936 euro.In questo modo, il concetto di rigore acquista un senso, e persino quello di equità e di solidarietà. E si cancella ogni fantasia di "patti" politici all'ombra della tv che sarebbero inaccettabili perché scellerati. Com'è evidente, nessuno cerca vendette. Soltanto l'interesse generale. E non si dica che non si è ancora studiato il dossier-frequenze. Non serve uno studio particolare: basta il buonsenso, e il senso del dovere.

Come risparmiare sulle pensioni....

Italia - Il ministro Fornero scoppia a piangere prima di annunciare i tagli alle pensioni: ondata di infarti da "suspense" fra gli anziani di tutta Italia.
Già quest'anno si risparmieranno 7,4 miliardi di euro di pensioni!

martedì 6 dicembre 2011

LA POSIZIONE DEL PD



PER EVITARE IL FALLIMENTO UNA MANOVRA DURISSIMA. MA TROPPO POCO EQUA. IL PD AL LAVORO PER OTTENERE LE MODIFICHE SU INDICIZZAZIONE DELLE PENSIONI, GRADUALITA’ DELLA RIFORMA, PIU’ LOTTA ALL’EVASIONE FISCALE E UNA FRANCHIGIA ICI PIU’ ALTA. 

Questa manovra serve per evitare il fallimento dell’Italia. Ieri il presidente del Consiglio, Mario Monti, lo ha detto chiaro e tondo in Parlamento. 
Il pericolo di cadere nel baratro (con il rischio di finire come l’Argentina) giustifica la durezza della manovra. Ma l’equità dell’intervento, promessa da Monti, è piena zeppa di buchi. 
Il Partito Democratico, attraverso l’intervento dei suoi dirigenti, il segretario Pier Luigi Bersani, e i presidenti dei gruppi parlamentari alla Camera e al Senato, Dario Franceschini e Anna Finocchiaro, hanno detto chiaramente che il Pd, per responsabilità verso il Paese, farà la sua parte, ma chiede modifiche importanti alla manovra per difendere i più deboli e propone dove e come trovare le risorse per riequilibrare l’intervento. 
LA MANOVRA, LA MANOVRA...
tanto avrete già letto e ascoltato di tutto.
Ci tocca farcela piacere, perché se salta questa, salta l'Italia e magari qualcos'altro, e sarebbe ancora peggio anche e soprattutto per la povera gente. Ma riusciremo mai a fare un po' di vera giustizia sociale? A far pagare davvero, e tanto, chi ha sempre sfruttato e mai pagato?  A uscire dalle nasse di un mondo globalizzato dove la finanza vale svariate volte il PIL mondiale e chi ne tiene le leve decide di fatto i destini di interi popoli? Il PD alla fine la voterà, la CGIL ha indetto 4 ore di sciopero... in pratica, "faccimmo ammuine", come si usa dire, una protesta tanto per fare... dunque, come proposta  realistica e consolatoria di un Circolo del Chianti, non ci rimane che dar fondo a una damigiana di "quello buono"... e sperare di svegliarsi domani scoprendo che era tutta colpa della soprassata rimasta sullo stomaco.


lunedì 5 dicembre 2011

Il ministro Fornero in lacrime

”Se piange il ministro, figuriamoci i lavoratori e i pensionati”, dice il presidente del Comitato Centrale della Fiom Giorgio Cremaschi a commento della manovra presentata dal governo Monti.

TUTTO PENSIONI


Pensioni, uomini via dal lavoro a 42 anni
fino a sei anni di attesa obbligata
Si chiude l'era del sistema retributivo, da gennaio 2012 tutti i lavoratori avranno il contributivo. Finisce anche la lunga stagione dell'anzianità, un'anomalia con effetti pesanti sulla spesa corrente. Salvi gli assegni sotto i mille euro


SI CHIUDE un'epoca per il sistema previdenziale italiano: quello del sistema retributivo e delle disparità di trattamento. L'estensione a tutti del sistema di calcolo contributivo rappresenta una novità importante e un passo decisivo verso l'armonizzazione delle regole. Saremo tutti uguali davanti alla pensione e i nostri assegni dipenderanno dal livello dei versamenti accantonati e non dal livello delle retribuzioni degli ultimi anni di lavoro.

E finisce anche la lunga stagione delle pensioni di anzianità. Anomalia tutta italiana nel sistema pensionistico, con effetti molto pesanti sulla spesa corrente, dove la previdenza rappresenta oltre il 40 per cento. Perché chi andava in pensione con 57 o 58 anni finiva per ricevere una pensione per un periodo molto lungo (venti o più anni) visto che le aspettative di vita si sono molto allungate, oltre gli ottanta anni sia per le donne sia per gli uomini.
Chi lascerà il lavoro prima dell´età per la pensione di vecchiaia subirà una penalizzazione sul trattamento. Ma potrà lasciare in una fascia di età flessibile: 62-70 per le donne; 66-70 per gli uomini. Spariscono dal sistema pensionistico le cosiddette "finestre mobili" e le complicate "quote", cioè la somma tra anni di contribuzione e età anagrafica, che, insieme, rappresentavano una via soft al superamento della pensione di anzianità.

Il governo - ed è significativo che l'abbia deciso un ministro donna - ha scelto di accelerare l'equiparazione dell´età pensionabile di uomini e donne. Obiettivo: 67 anni di età media effettiva del pensionamento. Già dal prossimo anno quella della donne salirà a 63 contro i 66 degli uomini. (continua sotto)

giovedì 1 dicembre 2011

C'era una volta la pensione


E LUNEDI' SAPREMO DI CHE MORTE CI FARANNO MORIRE



Un bello spettacolo, gratuito!

Il Capitan Fracassa
(Ombre che camminano. L'avventura del Capitan Fracassa tra vita e scena)

- AL CANTIERE TEATRO FLORIDA – via Pisana 111r -
Mercoledì 7 Dicembre ore 21:00
Giovedì 8 Dicembre ore 16:00

Il giovane Jean Luc, barone della decaduta casata di Sigognac, si trova ad affrontare il viaggio alla volta di Parigi con una compagnia di attori di strada. A Parigi Jean spera di trovare il favore di re Luigi XIII in grazia del fatto che il proprio padre salvò la vita al padre del re durante un assedio. La “Primaria Compagnia Viaggiante di Melphòmene e Talìa” confida invece di potersi esibire a corte.
Ma la via è lunga e molte cose sono destinate a cambiare…“Ahi, l’Amore!… rose e spine”.
Come sottotesto il passaggio dalla commedia dell’arte alla commedia d’autore.
Lo spettacolo si avvale delle meravigliose scenografie e maschere degli studenti dell’Accademia di Belle Arti e sarà accompagnato da interventi di musica dal vivo, con sei canzoni appositamente realizzate dalla Compagnia dell’Atto Comico.

L’ingresso è gratuito (fino a esaurimento posti) e non potete mancare!

Personaggi e interpreti
  • Il Barone di Sigognac: Andrea Stiaccini
  • Pietro, vecchio servitore del Barone: Alessandro Sistemi
  • Il Tiranno, capocomico: Filippo Di Gennaro
  • Scapino, il Servo: Marco Caolosi
  • Leandro, il Bello: Matteo Palazzini
  • Matamoro: Matteo De Filippis
  • Serafina, la Bella: Giulia Marini
  • Isabella, l’Ingenua: Olivia Guardi
  • Zerbina, la Serva: Caterina Poggesi
  • Agostino, il Brigante: Ludovico Fededegni
  • Juanita, giovanissima complice di Agostino: Marina Bambi
  • Il Marchese di Bruyers: Marco Meucci
  • Il Duca di Vallombrosa: Alessandro Smorlesi
  • Il Cavaliere di Vidalinc: Luca Gnani/Martino Bartalesi


Il Piano Socio Sanitario della Toscana


Lettera di don Paolo Farinella


Paolo Farinella, biblista, scrittore e saggista, è parroco nel centro storico di Genova in una parrocchia senza parrocchiani e senza territorio. Dal 1998 al 2003 ha vissuto a Gerusalemme "per risciacquare i panni nel Giordano" e visitare in lungo e in largo la Palestina. Qui ha vissuto per intero la seconda intifada. Ha conseguito due licenze: in Teologia Biblica e in Scienze Bibliche e Archeologia. Biblista di professione con studi specifici nelle lingue bilbiche (ebraico, aramaico, greco), collabora da anni con la rivista "Missioni Consolata" di Torino (65.000 copie mensili) su cui tiene un'apprezzata rubrica mensile di Scrittura. Con Gabrielli editori ha già pubblicato: "Crocifisso tra potere e grazia" (2006), "Ritorno all'antica messa" (2007), "Bibbia. Parole, segreti, misteri" (2008) 
VALE LA PENA DI LEGGERLA TUTTA:
Da anni dico, e nel 150° anniversario dell’unità di Italia ho proposto, di sciogliere il parlamento, abolire il governo e «annettere l’Italia la Vaticano». Avremmo il papa re d’Italia come ai bei tempi e molti vantaggi: saremo clericali evidenti e non sottobanco. Leggi e decreti verranno stilate direttamente in latino preconciliare, come la Messa concessa ai lefebvriani. In tutti i luoghi pubblici, oltre al crocifisso, sarà obbligatorio avere il quadro del Sacro Cuore di Maria, la statua di Padre Pio e quella di Wojtyła. Tre volte al giorno in tutti gli uffici e luoghi pubblici e parapubblici (chiese, oratori, conventi, casa di Vespa, sede della Cei, ecc.) bisognerà cantare l’Alleluja in gregoriano. I funzionari pubblici maschi avranno il titolo di «Monsignore», le funzionarie donne si chiameranno «Madonna mia bella».
  1. Il Vaticano è una ipoteca eterna sull’Italia. Non ce ne libereremo mai. Ciò premesso:
  2. Risparmieremmo alla grande, sapendo che mangerebbero solo i preti e i laici clericali.
  3. Avremmo il vantaggio di sapere dove siamo e con chi avremmo da fare.
  4. In caso di necessità, un’assoluzione e via!
Il governo Monti nasce non targato Vaticano, ma in Vaticano: tutta l’impostazione ministeriale sembra pensata al di là del Tevere. La prima uscita, infatti, è stata quella del segretario di Stato Bertone Tarcisio. Dichiara: «E’ un bel governo!» che tradotto in dal liturgico al popolare significa: vi abbiamo fregato tutti. Con questa benedizione, Monti e colline andranno «per pascoli erbosi e acque tranquille» perché Berlusconi potrà fare il gradasso ma non è stupido e non si metterà di traverso contro il Vaticano.... SEGUE

martedì 29 novembre 2011


Il Partito Democratico terrà a Roma nelle giornate del 3 e 4 dicembre gli ‘Stati generali della Cultura’. Un’occasione importante di confronto e scambio con il mondo vasto della cultura italiana nelle sue molteplici figure.

Il Partito Democratico è impegnato in queste settimane nella costruzione di una proposta di governo che metta il paese nelle condizioni di risollevarsi e di lasciarsi alle spalle la spirale del declino in cui il populismo demagogico e fallimentare delle destre lo ha precipitato in questi anni.

IL NUOVO VOLTO DI NOSTRA SIGNORA DELL’IMPRUNETA


Presentazione alla comunità imprunetina al cinema-teatro di Piazza Buondelmonti il 6 dicembre alle ore 21:15
Verrà presentato ufficialmente alla comunità imprunetina, presso il cinema-teatro di Piazza Buondelmonti il 6 dicembre alle ore 21:15, il recente importante intervento di consolidamento e recupero della Sacra Immagine di Nostra Signora dell’Impruneta.
Una serata di approfondimento e riflessione, sia storica che scientifica: verranno presentati i risultati del recente restauro di Lisa Venerosi Pesciolini e del suo laboratorio, a fronte delle interessanti scoperte sulla originaria immagine della Madonna emerse dallo studio delle indagini diagnostiche non invasive effettuate dalla ditta Art-Test, Firenze.
I contributi di Don Luigi Oropallo - proposto del Santuario Mariano - e di Maria Pia Zaccheddu, - funzionario della Soprintendenza per i Beni Architettonici, Paesaggistici, Storici e Artistici di Firenze- ci aiuteranno a ripercorrere la storia ed il significato di questa Sacra Raffigurazione Mariana.
Il restauro e lo studio sono stati promossi dalla Propositura del Santuario e dal Comune di Impruneta in occasione dei trecento anni dalla traslazione del 1711, realizzato grazie al prezioso contributo dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze e sotto l’egida della Sopraintendenza per Beni Architettonici Storico Paesaggistici Entnoantropologici delle province di Firenze Pistoia e Prato.
Le delicate operazioni di movimentazione e trasporto dell’opera sono state eseguite e sponsorizzate dalla ditta Dafne di Firenze.

Le tradizioni sul ritrovamento...

sabato 26 novembre 2011

CASINO' di Tavarnuzze: la sfida del "Grande Croupier"

Un pò ha anche ragione (dal suo punto di vista), ma parecchio ci marcia, visto che è improbabile che chi ha installato le slot sia colpito da improvvisa illuminazione e le tolga di sua volontà, e anche per il Comune è arduo imporre la rimozione di quelle che già ci sono. Dunque il Grande Croupier gioca sul sicuro... ma... "mai dire mai"...


Sottoscriviamo per la mobilitazione dell’11 dicembre

Il 13 febbraio abbiamo difeso la dignità nostra e di tutti.

              L’11 dicembre 2011 Se Non Ora Quando? 
torna a piazza del Popolo 


con le sue idee e le sue proposte per dire che senza una presenza forte e autonoma delle donne non ci sarà vero cambiamento.


SOSTIENI la manifestazione, anche una piccola donazione è importante!
CONTRIBUISCI on-line sul sito www.senonoraquando.eu 

 oppure effettuando un bonifico sul c.c. intestato all’APS Se non ora quando, IBAN IT13Y0501803200000000155055 presso Banca Etica sede di Roma .



La nostra libertà è la libertà delle donne e del Paese.
SE NON LE DONNE, CHI?


Se non ora quando? utilizza le vostre donazioni attraverso l’associazione Se non ora quando?, soggetto giuridico senza scopo di lucro. Il bilancio della manifestazione dell’11 dicembre 2011 sarà pubblicato sul sito.

ARCI Tavarnuzze - Danze Irlandesi


Sgarbi: "L'antimafia che ha potere. E' come la mafia"

Il sindaco di Salemi (Sgarbi) spiega (si fa per dire) perché il terreno sequestrato ai clan non sia stato assegnato a 'Libera' di don Ciotti: "Mi stanno sui coglioni i preti, soprattutto quelli che gestiscono la cosa pubblica"

Sgarbi all’attacco: “L’antimafia che ha potere, è come la mafia”. Si conclude così l’intervista con il critico d’arte Vittorio Sgarbi a margine della presentazione del suo ultimo libro presso lo Spazio Krizia a Milano. E’ stata l’occasione per chiedere a Sgarbi del ritiro, da parte dello Stato, della delega che permette di scegliere e assegnare i Beni sequestrati alla mafia nel comune di Salemi. A chi era stata assegnata la delega? Al sindaco del Comune siciliano, ovvero a Sgarbi stesso, che ha spiegato così i retroscena della vicenda: “Volevo fare qualcosa di diverso coinvolgendo Slow Food, ma servivano soldi, e non se ne è fatto nulla”. Sgarbi, poi, ha sfoggiato il suo anticlericalismo, rivelando che “mi stanno sui coglioni i preti, soprattutto quelli che si occupano e gestiscono la cosa pubblica”. E ancora: “I professionisti dell’antimafia evocano la mafia laddove non c’è, e a Salemi la mafia non c’è (...ma i terreni sono stati confiscati a mafiosi condannati NDR). Ci sono comportamenti mafiosi e omertosi, ma non esiste più una mafia attiva. Questa è la verità, e chi è contro la verità è contro la legalità”. Sempre bravo, il nostro Sgarbi!

venerdì 25 novembre 2011

Almeno, scherziamoci su!



  • Berlusconi passa a Monti la campanella. Non vi dico chi è arrivato quando l’ha provata.
  • Abbiamo un governo senza politici. Quindi le novità sono due.
  • Monti comincia la giornata andando in chiesa. Iniziano le consultazioni.
  • Mario Monti si insedia a Palazzo Chigi. Gli consiglio di cambiare le lenzuola.
  • Nella squadra di governo Di Paola, Cancellieri, Severino, Terzi, Fornero, Balduzzi, Clini, Milanesi, Giarda. L’unico precedente simile è il Foggia di Zeman.
  • Nel governo due banchieri, un ammiraglio e un ambasciatore. Positive le prime reazioni della Prussia.
  • Monti: “Ho svegliato Di Paola alle tre di notte”. È bello sapere che questi di notte dormono.
  • Quirinale, i ministri giurano: “Siamo noi, fateci entrare!”
  • L’età media del nuovo governo è 63 anni. Arrivare al 2013 sarà una sfida nella sfida.
  • La lista dei nuovi ministri dà un nuovo significato alla frase “Lei non sa chi sono io”
  • Eliminato il ministero della Semplificazione. Allora funziona!
  • Monti ai parlamentari: “Ascoltate, non applaudite”. Applausi.
  • Dai vertici del Pd massima apertura al governo Monti: “Voteremo anche quei provvedimenti che fingiamo di non condividere”.
  • “Ce la faremo”....    ha dichiarato Monti indicando la Carfagna.
  • “Chiederemo di più a chi ha dato meno”. No dai, l’altro rene no!
  • "Non ci può essere crescita senza equità” ha dichiarato il mahatma Bersani.   
  • Monti va a salutare il Papa. Vuole tenersi buono il padrone di casa.
  • Berlusconi: “Napolitano ci trattava come bambini”. In effetti ti ha firmato un sacco di giustificazioni.