Sgarbi all’attacco: “L’antimafia che ha potere, è come la mafia”. Si conclude
così l’intervista con il critico d’arte Vittorio Sgarbi a margine della
presentazione del suo ultimo libro presso lo Spazio Krizia a Milano. E’ stata
l’occasione per chiedere a Sgarbi del ritiro, da parte dello Stato, della
delega che permette di scegliere e assegnare i Beni sequestrati alla mafia nel
comune di Salemi. A chi era stata assegnata la delega? Al sindaco del Comune
siciliano, ovvero a Sgarbi stesso, che ha spiegato così i retroscena della
vicenda: “Volevo fare qualcosa di diverso coinvolgendo Slow Food, ma servivano
soldi, e non se ne è fatto nulla”. Sgarbi, poi, ha sfoggiato
il suo anticlericalismo, rivelando che “mi stanno sui coglioni i preti,
soprattutto quelli che si occupano e gestiscono la cosa pubblica”. E ancora: “I
professionisti dell’antimafia evocano la mafia laddove non c’è, e a Salemi la
mafia non c’è (...ma i terreni sono stati confiscati a mafiosi condannati NDR). Ci sono comportamenti mafiosi e omertosi, ma non esiste più una
mafia attiva. Questa è la verità, e chi è contro la verità è contro la
legalità”. Sempre bravo, il nostro Sgarbi!
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