A proposito dell'articolo di ieri di Marco Travaglio, che riportava un parere diverso, soprattutto circa l'opportunità di andare subito alle elezioni (vai all'articolo) riportiamo le considerazioni di Scalfari oggi su Repubblica:
"Concludo sul tema di eventuali elezioni anticipate. Ci sono ragioni che
le sconsigliano ed altre che le motivano tirando in ballo il popolo
sovrano. Ma ce n'è una che è decisiva e definitiva: le elezioni
significano a dir poco due mesi di campagna elettorale, due mesi
dominati dall'incertezza del risultato. Una festa per i ribassisti che
avrebbero una prateria a disposizione in una fase di scadenze massicce
dei nostri titoli pubblici. Per di più con un'ipotesi di maggioranze
diverse tra Camera e Senato e quindi con un'incertezza protratta ancora
oltre i risultati.
Pare che i sostenitori di elezioni immediate
siano sordi da quest'orecchio. Portano l'esempio di Spagna e Grecia ma
si tratta d'un esempio profondamente sbagliato: la Spagna non ha i
titoli in scadenza come noi e la Grecia ha già un debito sovrano
svalutato del 50 per cento. Il nostro debito è il terzo del mondo e se
salta, salta l'euro. Il punto è questo. Perciò noi facciamo il tifo per
Monti."
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