mercoledì 2 novembre 2011

LA CULTURA NON SI MANGIA”. E LE ARMI?


ALCUNI DATI:
Il complesso delle spese militari per il 2011 ammonta a 24,396 miliardi di Euro, di cui:
472 milioni per i cacciabombardieri F-35, sofisticatissimi e in grado di portare bombe
atomiche, strumenti di offesa e non certo armi difensive e per missioni di pace.
Missioni all'estero: 8300 soldati di cui 4200 solo per quella in Afghanistan, che ci costa 2
milioni di euro al giorno per un costo annuo di 3 miliardi.

ALCUNE SPESE PREVENTIVATE:
- 16 miliardi per 131 F35
- 5 miliardi per i caccia Eurofighter
- 4 miliardi per 100 elicotteri militari 1H90
- 2 miliardi per 2 sommergibili
- 6 miliardi per 10 fregate Freem
- 12 miliardi per sistemi digitali per l'esercito
E INTANTO:
Spese di istruzione: 21° posto in Europa e penultimo posto fra i Paesi OCSE
• I fondi destinati a ricerca e allo sviluppo sono meno dello 0,60% del Pil, contro l'1,8% per
le spese militari
• Sono stati ridotti del 90% i fondi destinati al Ministero dell'Ambiente fra cui alla
salvaguardia del territorio, alla bonifica di siti inquinati e ai parchi nazionali
Mentre siamo al 5° posto nel mondo per spesa militare procapite( c.ca 430€) e al 3° in Europa;
spendiamo, pro capite, più di Germania, Russia e Giappone!

COME CAMBIEREBBE LA NOSTRA VITA
Con un solo cacciabombardiere F35 (124 milioni) si potrebbe, in alternativa:
✗ pagare l'indennità di disoccupazione annuale per 15 mila precari
✗ realizzare 83 asili nido che potrebbero accogliere 60 bambini ognuno
✗ acquistare impianti fotovoltaici da 3 kwh per 8mila famiglie con un taglio di 23 milioni di kg
di CO2 annue (8mila tonnellate di petrolio equivalente ogni anno)
Con la riduzione del 20% delle spese militari potremmo conseguire almeno uno di questi
obiettivi:
✗ garantire un reddito minimo di cittadinanza
✗ investire in ricerca, sanità e istruzione
✗ rilanciare l'economia attraverso investimenti nella green economy e nell'economia
sostenibile
✗ attuare un vero e proprio piano di edilizia popolare
✗ …..

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