Riceviamo il Comunicato Stampa sulla ripresa dell'attività scolastica ad
Impruneta, con le considerazioni da parte dell'Assessore Francesca Buccioni
All’inizio di questo nuovo anno scolastico, mi preme recuperare un
concetto fondamentale: la Scuola Pubblica, come è disegnata ad oggi nella
nostra Costituzione, è il luogo per tutti. Per chi è nato in Italia, per chi
arriva da lontano, per chi ha una disabilità, per chi è cristiano o di
qualunque altro credo, convinzione e religione.
Alla Scuola, come alla Famiglia, come ad un’Amministrazione
Locale, spetta un grande compito: istruire e formare nuovi cittadini
consapevoli e critici, liberi di pensare, capaci di affrontare le sfide della
vita.”
Con queste parole, rivolte a alunni, docenti, personale della scuola e famiglie, l’Assessore alle politiche della Formazione del Comune di Impruneta, Francesca Buccioni, ha voluto iniziare il nuovo anno, rivolgendo anche un ultimo Arrivederci alla Dott.ssa Gabriela Bartalesi che dal 01 settembre non ricopre più il suo ruolo di Dirigente Scolastico all’interno dell’Istituto Comprensivo P.Levi e augurando che la proficua sinergia istaurata negli anni possa continuare con chi ricopre adesso questo incarico, il Dott.re Giuseppe Di Lorenzo, a cui l’Assessore ha rivolto il suo personale, e quello dell’intera Amministrazione, caloroso Benvenuto e un forte incoraggiamento per un Buon Lavoro nel territorio.
“La collaborazione e il prezioso lavoro quotidiano delle due
istituzioni, Comune e Scuola, sono stati indispensabili per costruire in questi
anni un sano rapporto di cooperazione e di incontro con l’obiettivo di
costruire una Scuola aperta, solida e inserita nel tessuto sociale e
aggregativo dell’intero territorio.
E su questa strada iniziata mi auguro di poter procedere”.
“Il nostro Paese, come tutti ormai ben sappiamo e affrontiamo ogni
giorno, sta attraversando una profonda crisi economica. E non solo. Culturale,
e sociale. C’è bisogno di un’inversione di tendenza: bisogno del sapere, delle
energie e dei talenti che la Scuola sarà in grado di far emergere nei nostri
ragazzi.
L’impegno dell’Amministrazione, nonostante i tagli pesantissimi ai
nostri bilanci, è di non arretrare sul fronte dell’offerta didattica,
integrativa rispetto a quella dell’Istituto e sul fronte della dispersione
scolastica.
Le regole stringenti del Patto di Stabilità possono bloccare molti
dei lavori che programmati nelle diverse strutture scolastiche. I tagli
aumentano ogni anno. La scuola e la formazione sono sotto una scure.
Come Amministratore sarò sempre disponibile e non mi tirerò
indietro davanti alle richieste di dialogo di famiglie e genitori e dell’intero
mondo della scuola, convinta che il confronto e l’approfondimento siano lo
strumento principale per un costante miglioramento dei servizi.”
Tra le novità più evidenti per
l’anno 2012-2013 c’è quella della fornitura gratuita dei libri di testo per la
scuola primaria dove ogni Comune dovrà provvedere all’erogazione esclusivamente
per gli alunni residenti: lo stabilisce un decreto della Regione Toscana.
Questo comporterà cambiamenti
soprattutto per chi frequenta una scuola in un comune diverso da quello dove
risiede. Stesso criterio che riguarderà anche l’erogazione delle borse di
studio, dove le uniche risorse disponibili sono proprio quelle regionali e solo
quelle poiché non è previsto per questo anno scolastico nessun intervento da
parte dello Stato.
Lo stesso Stato che ha
lanciato un processo di de-materializzazione, ovvero l’adozione da parte degli
Istituti di registri digitali, corrispondenza gestita esclusivamente in formato
elettronico, etc… per attuare tutto questo le scuole però dovranno organizzarsi
con le risorse umane, strumentali e finanziare disponibili senza nuovi o maggiori
oneri a carico del Ministero.
Inoltre di fronte ad un numero
crescente di studenti nelle classi, non aumenta in proporzione il numero dei
docenti assegnati. Esiste ad oggi un concreto rischio che alcune cattedre,
anche nel nostro territorio, rimangano vuote in queste prime settimane, poiché
non sono stati ancora assegnati i posti di ruolo, così come alcune supplenze
annuali e parte del personale ATA già insufficiente nei nostri plessi diffusi
su capoluogo e frazioni.
“Come Comune siamo anche alla ripartenza dei nostri servizi
complementari alla didattica: il trasporto scolastico, dove non è stato
previsto nessun aumento e che verrà erogato come lo scorso anno con le 4 linee
giornaliere. Permane la criticità per le cosiddette uscite didattiche dove
verificheremo durante l’anno la possibilità di realizzazione o meno.
Riprenderà il servizio della refezione scolastica dal prossimo 17
settembre e anche qui non sono stati aumentati i costi dei buoni, ma dove ci
saranno delle novità qualitative sui menù.
Viene confermata per i costi la stessa differenziazione in fasce
in base all’attestazione ISEE, in entrambi i servizi così come per le rette
mensili per i piccolini agli asili nido.
Sono però in fase d cambiamento le modalità di pagamento di questi
servizi, rispetto agli anni precedenti: tramite RID sarà possibile pagare
l’asilo nido e tramite MAV il trasporto scolastico.
Non è cambiato il mio impegno nella riscossione dei morosi, per
coloro che non pagano il costo dei servizi pur continuando ad usufruirne, fino
alla messa a ruolo per chi persiste nell’inadempienza.
Per chi realmente ha delle difficoltà lavorative ed economiche ci
sono i percorsi più adatti, ma per chi cerca di approfittarsene a danno degli
altri, continuerà la mia rigidità.
Il Comune riprenderà ad accollarsi il costo del cosiddetto
prescuola, come lo scorso anno scolastico, ovvero della possibilità per chi ne
faccia richiesta motivandolo da giustificazioni lavorative di accompagnare i
propri figli nei diversi plessi scolastici prima dell’orario di arrivo degli
insegnanti trovando il personale incaricato.
Senza gravare di un euro sulle famiglie.
Così come con molti docenti e Associazioni imprunetine stiamo già
lavorando per la ripresa o l’introduzione di nuovi progetti condivisi che
vedranno Ente Locale-Scuola e Territorio insieme: come ben sapete ritengo
infatti questa triade essenziale per costruire un rapporto sano, leale,
impegnativo, consapevole, costante e continuo che porti dialogo e confronto e
ci aiuti a lavorare per e con i nostri ragazzi e per una Scuola aperta e pronta
alle sfide e agli stimoli che il suo territorio di riferimento possono offrire.
Come rispondere ai bisogni educativi di un territorio?
Come impostare le azioni sul diritto allo studio in una fase di
forti tagli alla finanza pubblica?
Che tipo di programmazione dare alle azioni sull’infanzia e sulla
scuola?
Quali criticità economiche stanno attraversando le famiglie che
usufruiscono dei nostri servizi?...
Tanti sono gli interrogativi che a diversi livelli dovrebbero
coinvolgere e riguardare ognuno di noi e impegnare ognuno nel ruolo diverso che
ricopriamo, di amministratore, di insegnante e di genitore.”
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