mercoledì 26 settembre 2012

PRIMARIE. L’APPUNTAMENTO CON L’ASSEMBLEA NAZIONALE E CON GLI ALLEATI .


Intervista di Nico Stumpo a Il Fatto quotidiano: 

“Le persone serie fanno quello che dicono. Noi rispetteremo i patti e lo dovranno fare anche gli altri". Lo ripete come un mantra Nico Stumpo mentre ragiona di primarie, di regole, di albi degli elettori. La sua è "la" figura chiave, come responsabile Organizzazione del Pd, un ruolo glorioso per la tradizione comunista. Con Matteo Renzi che delle regole del gioco tranquillamente se ne infischia, e mentre miete consensi su consensi, non si fa scrupolo di dire che se vince il programma lo fa lui, è un compito arduo. Ma Stumpo, che ha 43 anni e fa politica "per passione" da sempre (dai movimenti studenteschi alla Pantera, passando per il Prc e la Sinistra giovanile) ci prova con la cocciutaggine che contraddistingue gli uomini di Bersani. Stumpo, la legge elettorale non c`è, eppure voi parlate di primarie di coalizione. Non vi pare un po` un controsenso? 
Abbiamo deciso che le faremo e così sarà. Non si potrà dire che abbiamo disatteso gli impegni. E non vogliamo dare l`idea di non volere la legge elettorale che diciamo, con l`indicazione del candidato premier e la coalizione. Ma ora questa legge non c`è. E prima di novembre non ci sarà, sono pronto a scommetterci. E allora? Allora noi diremo prima del voto con chi vogliamo governare. Tra persone serie conta la parola. Intanto, si favoleggia che sia un continuo incontrarsi tra gli sherpa del partito per fare il regolamento. Ma che sherpa! Ci sentiamo al telefono io e Roberto Reggi per Renzi. Ma sono chiacchierate, nulla di fatto. Le regole le farà un Comitato dopo l`assemblea. Che farete allora all`assemblea il 6 ottobre? Faremo una norma transitoria, per modificare lo Statuto: così alle primarie potranno presentarsi anche altri esponenti del Pd oltre al segretario. 

Perché transitoria? Perché altrimenti si cambierebbe per sempre la natura del Pd. Che senso ha che un segretario eletto da primarie magari subito dopo debba sottoporsi ad altre consultazioni per diventare candidato premier? Ecco appunto. Che senso ha? Bersani ha espresso la volontà politica di rendere non burocratica la scelta della leadership. Quanti voti servono? La metà degli aventi diritto (che sono 1000) più uno. Lei ha parlato di albo per gli elettori e Reggi le ha dato dello stalinista. 

- Non è niente di più, né niente di meno di quello che abbiamo sempre fatto. Nella primaria del 2005 (quella che elesse Prodi), come quella che elesse candidato sindaco di Firenze Matteo Renzi bisognava dare un contributo, sottoscrivere un progetto, e accettare che il proprio nome entrasse in un albo, a disposizione di chi volesse consultarlo. Ma allora Renzi perché tuona contro il cambio di regole? 
L`unico cambio è quello dello Statuto, che permette a lui di presentarsi. Noi vogliamo solo introdurre dei correttivi, nei buchi del regolamento: per esempio specificare che si tratta di centrosinistra. E poi rendere l`albo "attivo": far sì che gli elettori delle primarie possano partecipare per noi alla campagna elettorale. E stato un errore non usare quel bacino. 
Ma magari le persone vengono per votare un candidato e poi non hanno nessuna intenzione di partecipare. 

- Penso che coerentemente chi sceglie di votare a una primaria dovrebbe poi contribuire alla vittoria di quello schieramento. 

E lo sbarramento per i candidati? 

- Bisogna evitare che si presenti un candidato senza volto come nel 2005. E nel 2007 dicemmo no a Pannella. Nel 2009 a Grillo. Certo, erano primarie del Pd e lui era componente attivo di un altro movimento, come poi si è visto. 

Dunque quali sono i requisiti? 

- I candidati del Pd dovranno ottenere una percentuale dei delegati all`Assemblea, poi loro e gli altri dovranno raccogliere una serie di firme tra gli elettori. Nel 2005 erano 10000. 

Quest`entusiasmo per Renzi non vi fa paura? Come vanno i vostri sondaggi? 

- Mah, i sondaggi. Io leggo quelli di tv e giornali... D`Alema ha detto che se vince Renzi finisce il centrosinistra, la Bindi che nel partito comunque non cambierà niente. Ma voi della segreteria non avete l`impressione di mettere a disposizione il vostro impegno per vedervi "scalare" il partito? 

- Io mi auguro che vinca Bersani, ma se vince Renzi lo sosterrò. E lui dovrà rispettare gli impegni. 

Ma se ha già detto che con Vendola non vuole andare... 

- Dovrà firmare prima. E le persone serie rispettano gli impegni. 

Quanto costerà tutto questo? 

- Non lo so. Ma dovrà avere carattere di sobrietà. Nessuno può fare campagne mirabolanti. 

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