Avevano prima profetizzato e poi
sentenziato che il Pdl sarebbe esploso in mille pezzi. Fiumi di parole e
d’inchiostro per celebrare il funerale di un partito che, alla faccia
loro, e nonostante vistosi acciacchi, naviga nei sondaggi attorno al 22
per cento, saldamente in mano al suo leader storico Silvio Berlusconi.
A saltare in aria è invece la sinistra, che già stava marciando in
carrozza verso Palazzo Chigi. Da ieri il Pd, così come lo conosciamo,
non c’è più. Morto, sepolto e ridicolizzato da quel furfante di Matteo
Renzi che, annunciando la sua discesa in campo nelle primarie contro
Bersani e gli altri oligarchi, al grido di “Adesso”, ha dato il via a
una scissione senza ritorno. Adesso ci sono quattro sinistre (quella di
Bersani, quella di Renzi, quella di Vendola e quella di Di Pietro)
incompatibili tra loro che dovranno spartirsi il solito elettorato, che
per di più è attratto pure da Grillo.
Ma il Renzi, che è furbo e ambizioso, tenta il colpaccio di prendersi
tutto il piatto...
E, sapendo che è impossibile, si rivolge anche
all’elettorato di centrodestra: verrò a prendervi - ha detto il sindaco
di Firenze - uno per uno e vi prometto meno tasse, niente Monti e più
libertà.Lo dice perché ci sono sondaggi secondo i quali l’uomo non sta
antipatico ai liberali. Ovvio: il nemico ( Renzi) del mio nemico (i post
comunisti alla Bersani) non può che essermi simpatico.
Ma da qui a farsi guidare da un ex democristiano salito sul carro di
Prodi per infiltrarsi nel Pd e che dopo vent’anni di politica a tempo
pieno dice di aver scoperto il bengodi liberale, il passo è ardito.
Renzi mi sembra come quei sessantottini comunisti che bruciavano città e
padroni salvo poi, a missione fallita, fare le fusa a banchieri e
imprenditori per succhiarne soldi e potere pur continuando a
disprezzarli e, a volte, a combatterli. Tanto che ieri ha anche detto
che, se non ce la farà a vincere, aiuterà Bersani a sconfiggere il
centrodestra.
È falso, ovviamente; lo boicotterà in tutti i modi, ma è sufficiente a
svelare l’inganno. Lasciamolo a casa sua, e tifiamo che lì faccia più
danni possibile.
Vuoi vedere che grazie a Renzi ancora una volta la sinistra, come avvenne all’epoca della «gioiosa macchina da guerra » di Occhetto contro Berlusconi nel '94, si impantana a un metro dal traguardo?
Vuoi vedere che grazie a Renzi ancora una volta la sinistra, come avvenne all’epoca della «gioiosa macchina da guerra » di Occhetto contro Berlusconi nel '94, si impantana a un metro dal traguardo?
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