mercoledì 17 ottobre 2012

Alle primarie senza impazzire


L’elettore di centrosinistra che il 25 novembre e il 2 dicembre vorrà recarsi ai seggi per esprimere il proprio sostegno al candidato premier si faccia prima il segno della croce: è complicato, ma in fondo non impossibile. Coraggio.
Tutti al voto. Dalle prime valutazioni dei garanti, che hanno cominciato a riunirsi ieri in via Tomacelli, arriva una indicazione che farà felici i renziani: la famosa eccezione da stabilire per permettere di far votare all’eventuale ballottaggio anche coloro che non lo avevano fatto al primo turno sarà la più larga possibile. In altre parole: non sarà richiesto alcun certificato medico o attestato, non sarà necessario invocare improbabili mal di pancia, ma basterà spiegare che si è stati “nell’impossibilità” di votare e  apriti Sesamo. “Favorire la massima partecipazione al voto” traduce il presidente dei garanti Luigi Berlinguer.
L’iscrizione all’albo. Dove iscriversi per votare? ....
Lo si potrà fare in un apposito albo, previo pagamento di 2 euro, dal 4 al 25 novembre – quindi anche il giorno del voto – in 10mila sedi: gazebi, uffici di associazioni, circoli di partito. Ma, attenzione, questi luoghi saranno nettamente distinti dai seggi, al fine di evitare ingorghi il giorno delle urne. Una decisione che pare irrevocabile e che è fortemente contestata dai renziani. “La sede dell’iscrizione deve essere la più comoda possibile”, protesta il loro portavoce Roberto Reggi. “Ci si deve poter iscrivere direttamente ai seggi”. Battaglia persa.
 Iscriversi online. Non è ancora chiaro se si può arruolare all’albo anche online. Reggi ieri sera ha mandato una proposta scritta a Berlinguer. Il comitato la sta valutando.
 Voto all’estero. Le stesse  modalità – prima l’iscrizione all’albo, e poi alle urne con il certificato elettorale – renderanno possibile il voto all’estero: i seggi saranno allestiti nelle sedi del centrosinistra, come già in passato.
 Firmare il manifesto. C’è un altro punto che fa discutere, e che è stato deciso per evitare l’arrivo delle truppe cammellate del centrodestra, ovvero la sottoscrizione dell’appello pubblico. In soldoni: al momento dell’iscrizione all’albo bisognerà firmare un manifesto dove ci si dichiara sostenitori del centrosinistra. Che fine farà questo appello? Sarà messo su internet? “E’ una violazione della privacy” tuona Reggi. A noi non danno gli elenchi degli iscritti (ci risulta una panzana) e loro mettono online chi va al voto, con la scusa che Bersani dice che bisogna metterci la faccia”. Berlinguer: “Firmare l’appello è vincolante alla possibilità di votare, ma non c’è nessuna violazione della privacy. Si può venir fotografati o ripresi da una tv mentre si sta in fila, quel che conta è proteggere l’indicazione di voto. La pubblicazione al momento è solo una facoltà”.

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