Dopo dieci anni Firenze torna a far rivivere lo spirito che animò l'immensa manifestazione del Forum Sociale del 2002.
All'epoca una fiumana di persone, un milione, giunse da tutto il mondo
nel capoluogo toscano per opporsi alla guerra in Iraq, alle politiche
neoliberiste, alla globalizzazione imposta dalle multinazionali.
Sembrava
allora che il movimento no-global fosse sul punto di decollare, che
potesse davvero cambiare il mondo. Invece, quella che verrà ricordata
come la manifestazione più colossale, colorata e pacifica della breve
storia del movimento fu anche quella che di fatto ne sancì la morte.
Il
movimento no-global era nato solo tre anni prima, nel 1999, a Seattle,
in occasione della Conferenza Ministeriale della WTO (l'Organizzazione
Mondiale del Commercio). Era troppo giovane e a un tempo troppo
complesso per gestire e superare le prove che di lì a poco gli si
sarebbero parate davanti: il crollo delle torri gemelle e
l'improvvisa compassione globale verso gli Usa; la morte di Carlo
Giuliani a Genova ed il pestaggio della scuola Diaz; i ripetuti attacchi
da parte della stampa, persino quella definita di sinistra, per via
degli atti vandalici dei black block.
A Firenze giunse un movimento stremato, che vide in quella circostanza l'occasione di dimostrare al mondo la propria natura pacifica, di portare in strada un'ultima grande fioritura prima di appassire prematuramente.
Sono
passati dieci anni e le ragioni che alimentavano la protesta di allora,
ben lungi dall'essersi esaurite, sono piuttosto aumentate. Se dieci
anni fa i manifestanti gridavano in strada “Cancellate il debito del
terzo mondo!”, adesso dovranno pensare a qualche slogan che riguardi il
nostro. Le politiche neoliberiste hanno trascinato il mondo
intero nel baratro di una drammatica crisi economica, sociale,
ambientale. Le iniquità generate da questa estrema degenerazione del
sistema capitalista non sono mai state così evidenti.
Da qui l'idea di organizzare un altro grande incontro a un decennio di distanza. Sempre a Firenze. Si chiamerà “Firenze 10+10”.
Come preludio, il seminario Europeo di preparazione dal 14 al 16
settembre, a Milano, Palazzo Reale, per costruire il programma e le
convergenze. Ma l'evento vero e proprio si svolgerà dall'8 all'11 novembre alla Fortezza da Basso
di Firenze. Lo stesso luogo che accolse il Forum Sociale del 2002. Lo
stesso dove, in occasione di Terrafutura dello scorso maggio, sono state
poste le basi per il nuovo forum.
Ovvio, non sarà qualcosa
di colossale come il forum di dieci anni fa. Sarà però un nuovo inizio:
un incontro fra reti, movimenti e società civile organizzata che
convergeranno per costruire insieme strategie, campagne e mobilitazioni
paneuropee. Come si legge nell'appello lanciato da Firenze, si tratterà
di “Un appuntamento con cui rimettere insieme legami, riflessioni e
azioni intorno alla costruzione di un’Europa sociale e dei beni comuni,
come risposta alla crisi economica, sociale e ambientale in cui siamo
immersi”. Niente malinconia dunque. E un obiettivo: costruire assieme
un'agenda comune per i prossimi dieci anni.
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