CARTA DI
INTENTI
Proposta dalle
Consigliere del Consiglio Regionale della Toscana e dalla Rete Regionale del
Coordinamento dei Comitati SNOQ della Toscana
Questa carta d'intenti è l'espressione di un’alleanza
tra donne che hanno scelto di darsi obiettivi comuni, da perseguire insieme e
separatamente nei propri ambiti di azione, per ottenere una nuova legge
elettorale della Regione Toscana che garantisca una democrazia paritaria
e una effettiva rappresentanza di genere.
Consideriamo la scarsa presenza delle donne nelle Istituzioni
e nello specifico nel Consiglio Regionale della Toscana non solo
antidemocratica, ma anche un segno di inefficienza del sistema, perché priva il
Paese di un contributo determinante, pregiudicandone lo sviluppo economico,
sociale e culturale.
Siamo coscienti che questa circostanza si inserisce in
una più generale crisi della rappresentanza politica, aggravata dalle attuali
leggi elettorali maggioritarie regionale e nazionale, dal momento che gli
interessi generali del Paese e dunque anche quelli di genere non sembrano più
riuscire a trovare espressione, né ad influenzare l'agenda politica.
Riteniamo necessario restituire alle cittadine e ai
cittadini la possibilità di contare.
Sappiamo bene che le donne, per essere meglio
rappresentate, debbono gestire in prima persona la rappresentanza,
trasformando in politica le proprie esperienze e le proprie
necessità. Questo non significa che le donne possono occuparsi solo di
politiche “di genere”, al contrario le donne grazie ad un’ottica di genere in
tutte le politiche, che siano economiche o sociali o altro, possono contribuire
al cambiamento di questo Paese. Perché è chiaro che quando in una società sono
garantiti i diritti e i bisogni delle donne, sono garantiti i diritti e i
bisogni di tutti i cittadini.
Desideriamo affermare che la democrazia paritaria
significa per noi non solo la presenza al 50 % dei due sessi in tutti i luoghi
decisionali, ma vedere affermati e praticati valori come competenza, onestà,
etica, trasparenza, legalità.
Riteniamo che le ragioni della scarsa presenza
delle donne nelle Istituzioni debbano essere ricercate, oltre che nei
condizionamenti sociali - culturali, nelle regole che ne governano l'accesso e
nei partiti politici, sia nella loro organizzazione, ancora completamente a
misura maschile, sia nei loro metodi di selezione delle candidature.
Facendo riferimento anche alla risoluzione presentata
unitariamente da tutte le consigliere regionali l’8 marzo 2012 “Per il
raggiungimento di una effettiva democrazia paritaria nelle Istituzioni”
NELL' INTERESSE DELLA DEMOCRAZIA RITENIAMO:
- necessaria la modifica dell'attuale legge
elettorale della Regione Toscana;
- indispensabile e urgente l’introduzione nella
nuova legge elettorale di strumenti di garanzia della parità di genere
(50&50), sia nella presentazione delle liste delle candidate/i , sia nella
elezione delle stesse/i.
In particolare :
1. in caso di opzione per la reintroduzione
delle preferenze all’interno di un sistema elettorale plurinominale, operando
decisamente in favore della “doppia preferenza”, tassativamente diversa per
genere, pena l'annullamento della stessa;
2. in caso di opzione per il sistema
uninominale, operando in favore della presentazione, all’interno del medesimo
schieramento, di un numero paritario di candidature di donne e di uomini,
ovvero in favore del così detto meccanismo “binominale”, che prevede la doppia
candidatura uomo/donna per ogni schieramento in ogni collegio.
Prevediamo altresì nella nuova legge elettorale :
·
strumenti che, in caso di mancato rispetto dei
meccanismi di cui sopra al momento della presentazione delle liste,
stabiliscano l’inammissibilità delle stesse;
·
un apposito articolo sulla comunicazione, nel quale si
faccia esplicito obbligo ai soggetti politici di assicurare la presenza
paritaria (50&50) di candidati di entrambi i generi nei programmi di
comunicazione politica offerti dalle emittenti radiotelevisive pubbliche e
private e, per quanto riguarda i messaggi autogestiti previsti dalla vigente
normativa, ad esaltarli con pari evidenza.
Le donne che sottoscrivono ritengono decisivo che le
candidature siano proposte in modo trasparente per dare la possibilità alle
elettrici ed elettori di verificare la qualità dei candidati/e e siano evidenti
il merito, i rapporti con il territorio, l'etica e i comportamenti onesti.
Le Consigliere del
Consiglio Regionale della Toscana e
la Rete
Regionale dei Coordinamento dei Comitati SNOQ della Toscana
ma quale legge elettorale preferiscono al di là delle proposte di 50/50? e nelle elezione per i comuni non la vogliono con il 50/50? e per il parlamento cosa propongano?
RispondiEliminaStefano, questa carta di intenti è presentata da SNOQ (controfirmata da tutte le Consigliere regionali) alla Regione Toscana, e quindi ha un destinatario istituzionale specifico (la Regione Toscana, appunto). E' un documento che affronta il tema singolo (anche se contiene accenni alle problematiche che vi stanno dietro) di tipo "quantitativo" della rappresentanza di genere, ancora oggi clamorosamente sbilanciata a favore degli uomini. E' ovvio che la rivendicazione del 50/50 non si rivolge solo alla nostra regione, non avrebbe senso, ma stavolta questo era il contesto. Quanto alle preferenze in materia di legge elettorale (immagino tu intenda la diatriba proporzionale/maggioritario, premi di maggioranza, sistema tedesco e via dicendo...) queste, se ci pensi bene, sono tutt'altra cosa, fanno parte di un diverso approccio al problema. SNOQ (Se non ora quando) non è (ancora) un partito politico e le modalità di una legge elettorale non sono (al momento!) tra le loro priorità. Tu intanto fai in modo che qualunque legge venga fuori sia rispettato l'equilibrio di genere...
RispondiEliminaClaudio