(da LA REPUBBLICA, di FILIPPO CECCARELLI)
Domani mattina, come promesso a settembre, Beppe Grillo raggiungerà la
Sicilia attraversando a nuoto lo Stretto di Messina. Come apertura di
campagna elettorale, è la più insolita che si ricordi. Ma il messianico
leader del M5S è da mesi che si allena a superare quel fatidico braccio
di mare che separa la Calabria dalla Sicilia.
Nel terzo libro
dell'Eneide Virgilio, con la partecipazione straordinaria di Annibal
Caro, vivamente sconsiglia la performance: "Una vorago/ d'un gran
baratro è questa, che tre volte/ i vasti flutti, regirando assorbe,/ e
tre volte a vicenda li ributta/ con immenso bollor sino alle stelle".
In
realtà sono "solo" 2 km e 800 metri, l'equivalente di circa 110 vasche
di una piscina da 25, ma senza potersi dare la spinta con i piedi e
sballottati da correnti marine abbastanza poderose. Grillo frequenta
l'impianto "Rari nantes" (altra eco vergiliana) di Nervi. C'è su YouTube
un simpatico video in cui lo si vede in azione, a stile libero e anche a
delfino, anche se a un certo punto si toglie gli occhialetti e senza
prendersi troppo sul serio confida che nuota per scaricare la tensione,
"siamo tutti anziani - scherza - ieri ho trovato un femore..."; e così
si congeda: "Faccio ancora queste sei o sette vasche, poi mi verranno a
ripescare".
Qualche fideista grillino ha intitolato questo
filmato: "Beppe meglio di Mao", laddove il riferimento è alla nuotata
che nel luglio del 1966, agli albori della rivoluzione culturale e del culto della personalità, il leader cinese, più
che settantenne, fece nel fiume Yangtsi per dimostrare di essere ancora
nel pieno delle forze - e indubbiamente lo era, tanto da sgominare di lì
a poco la dissidenza con l'aiuto delle guardie rosse. Fonti comuniste
provarono allora a far credere che Mao aveva percorso a nuoto 14 km in
un'ora, prestazione del tutto impossibile. "Il grande splash in avanti"
titolò con ironico distacco Time.
Grillo ha 62 anni e
almeno all'interno, invece che con Lin Shaoqi deve vedersela con Favia.
Forse solo quest'ultimo, magari col sussidio di un ideale fuorionda,
potrebbe far presente al leader del M5S che anche Mussolini coltivava un
certo esibizionismo natatorio. O almeno tale appare in certi
cinegiornali Luce che mostrando le immagini delle bracciate, invero un
po' corte e goffe, del Duce comunque garantivano: "Particolarmente alta è
la Sua fedeltà al mare, che Egli non dimentica neppure in questo
periodo di primi rigori autunnali".
Non è ovviamente un obliquo
artificio per stabilire un impossibile paragone tra Mussolini e Grillo.
Più evidente, semmai, è il cattivo rapporto che esiste tra i leader
nuotatori e la democrazia. Con il che si segnala che anche il leader del
Front National Jean Marie Le Pen spesso e volentieri nuotava a
beneficio dei media. Il presidente Fini se lo ricorda ancora nelle acque
di Nizza, in pieno gennaio oltretutto, "mentre dal cielo piovevano
paracadutisti". E pure Vladimir Putin, se è per questo, non sembra
alieno dalle foto-nuotate e/o tele-nuotate a sfondo
populistico-autopromozionale, pure lui lasciandosi ammirare in un
impeccabile delfino in un lago siberiano.
Si parva licet,
ma per completare il poco incoraggiante elenco, occorre riconoscere che
dopo alcune storiche nuotate nel golfo di Taranto, con il debito
accompagnamento sonoro che nel format della sua tv Antenna 6 alternava
"Momenti di gloria" alla Cavalcata delle valchirie, nel 2009 Giancarlo
Cito è riuscito ad attraversare lo Stretto di Messina. Come spesso
capita in questi casi, non è facilissimo ricostruire le ragioni di
questa impresa, mentre al contrario resta impressa nella memoria la
scritta della maglietta che l'ex sindaco di Taranto indossava al momento
di annunciarla: "In culo alla balena" - e così fu.
Quanto a
Grillo, domani suoi proseliti calabresi lo accompagneranno a Cannitello e
accoliti siciliani lo accoglieranno, dopo tre orette, a Punta Faro di
Messina. Nel corridoio marino in cui è prevista la traversata ci sarà,
come sempre accade, una barca d'appoggio, più vari ed eventuali natanti
destinati a ospitare ulteriori seguaci, fotografi e telecamere.
Una
volta sull'isola, sperabilmente non nello stesso giorno, il
tribuno-nuotatore abbandonerà cuffia, occhialetti, muta e si farà
podista: e allora il programma elettorale prevede che egli comincerà a
correre in compagnia "come Forrest Gump", ha già notificato a chi
volesse raggiungerlo su quelle strade. E dunque, anche all'insegna della
grande fiction, tra acqua e terra, schizzi e polvere, bracciate e
sudore, il marketing del corpo del leader pianta dietro di sé un'altra
pietra miliare.
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