lunedì 29 novembre 2010

Avete mai letto le Poesie del Ministro Bondi Sandro da Fivizzano?

Già militante del P.C.I., per il quale fu sindaco di Fivizzano (MS)  (ma nascono tutti lì? Pure Verdini è di Fivizzano!  ndr), il Bondi si è reso ben presto conto del suo errore, approdando ad altri e più vantaggiosi lidi, dove ha anche trovato il conforto della fede. 
Di animo sensibile, introverso e riflessivo, poco uso alla rissa e alle sguaiatezze della politica nostrana, recentemente è assurto al più alto Ufficio della Cultura italiana, ultimo approdo della sua navigazione politica da oriente a occidente, dall’oppressione alla Libertà  (ehm, ehm,  ndr). 



Dapprima passatempo innocuo e solitario, o al massimo da condividere con pochi e scelti amici, la poesia bondiana, complice il prestigioso (incosciente!  nrd) settimanale letterario Vanity Fair, è divenuta di pubblico dominio, facendo scoppiare un caso. 


Critici e lettori, stanchi di conturbanti avanguardie e di sperimentalismi di maniera hanno potuto finalmente cullarsi nel verso essenziale del Bondi, che affascina per la sua costruzione semplice e ispirata: Sostantivo + Aggettivo
E tutti, critici e lettori, si sono posti sull’Autore la stessa ferale domanda: “Ma Bondi, ci è o ci fa?”
Ma la sua scelta stilistica, solo apparentemente ingenua, è al contrario pienamente consapevole: il verbo, l’avverbio, il pronome sono inutili complicazioni intellettualoidi. 

Il discorso poetico deve essere semplice come quello di un bambino, perché un Popolo ridotto all'ignoranza ha diritto anch’esso di accostarsi alle alte vette della Poesia.
Ed ecco alcune perle letterarie del Ministro della Cultura Sua Eccellenza Sandro Bondi:




A Fabrizio Cicchitto (la più famosa)
Viviamo insieme
questa irripetibile esperienza
con passione politica
autentica,
con animo casto
e con la sorpresa
dell’amicizia.
Ci mancheremo
quando verrà il tempo nuovo
e ci rispecchieremo finalmente
l’un nell’altro.
E ci mancherà
anche quello che non
abbiamo vissuto assieme
fra i banchi della scuola,
nell'adolescenza inquieta,
e nell'età in cui non si ama.
La mia fede
è la tenerezza dei tuoi sguardi.
La tua fede
è nelle parole che cerco (!  ndr)

A Michela Vittoria Brambilla
Ignara bellezza.
Rubata sensualità.
Fiore reclinato.
Peccato d’amore.

Il Salvatore

A Silvio
Vita assaporata.
Vita preceduta.
Vita inseguita.
Vita amata.
Vita vitale.
Vita ritrovata.
Vita splendente.
Vita disvelata.
Vita nova.

A Rosa Bossi in Berlusconi
Mani dello spirito.
Anima trasfusa.
Abbraccio d’amore
Madre di Dio  (!  ndr).

Nessun commento:

Posta un commento