venerdì 23 marzo 2012

A IMPRUNETA PREMIO LETTERARIO CHIANTI 2011


AD IMPRUNETA “Le querce non fanno limoni”: 
PREMIO LETTERARIO CHIANTI 2011
PRESENTAZIONE DEL LIBRO DELLO SCRITTORE COSIMO CALAMINI, SABATO 24 MARZO


Il prossimo 24 marzo alle 16.00 nell’Auditorium del Circolo Arci arriva ad Impruneta l’appuntamento della venticinquesima edizione del Premio Letterario Chianti: l’iniziativa che fa della lettura collettiva e del giudizio popolare i propri punti di forza.

Il Premio Letterario Chianti – spiega l’Assessore Francesca Buccioni – giunto alla sua edizione di un quarto di secolo, si distingue per il coinvolgimento territoriale ed umano che realizza concretamente il progetto di promuovere la lettura e la conoscenza degli autori italiani contemporanei.
L’assegnazione finale del Premio , dopo gli incontri con gli autori e la spiegazione di ogni scrittore del proprio testo, deriva infatti dal parere di una maxi giuria composta da più di 300 lettori-giurati che sono alcuni degli utenti delle biblioteche comunali dei comuni del Chianti fiorentino, aderenti alla manifestazione, Impruneta, Greve in Chianti, Barberino Val d’Elsa, San Casciano Val di Pesa, Tavarnelle Val di Pesa, promossa nel 1987 da Paolo Codazzi e dalla rivista culturale Stazione di Posta e che quest’anno, per la prima volta, ha visto anche il coinvolgimento dei Comuni di Radda in Chianti, Castellina, Gaiole, e Castelnuovo Berardenga”.

L’autore che illustra e promuove il proprio lavoro, pronto a rispondere alle domande, alle curiosità e ai commenti dei lettori è Cosimo Calamini con “Le querce non fanno limoni”, edito nel 2010 dalla Garzanti.
Un unico testo che è insieme melodramma, commedia al’italiana e romanzo popolare, che sbatte in faccia al lettore una riflessione sulla più stringente attualità: cosa accade nella tranquilla e monotona routine di un piccolo paese arroccato tra le colline senesi, in un borgo inventato, quando si decide di costruirvi una enorme moschea.

Calamini – commenta l’Assessore Buccioni -ha un’insolita capacità di far entrare il lettore dentro tutti i diversi stati d’animo dei personaggi colpiti da un evento simile. Cosa accade in un piccolo paese del profondo cuore della provincia toscana, quella rossa, anticlericale ed egualitaria da sempre, quando giunge come una bomba la notizia della prossima creazione di un centro di culto islamico? E i veterocomunisti disillusi, i fricchettoni pensionati, le casalinghe, i preti, le adolescenti inquiete, le maestre impegnate, i giornalisti di cronaca locale, i manovali stranieri, i politici dell’amministrazione locale, i contadini ultraottantenni….perdono tutti la bussola.
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