AD IMPRUNETA “Le
querce non fanno limoni”:
PREMIO LETTERARIO CHIANTI 2011
PRESENTAZIONE
DEL LIBRO DELLO SCRITTORE COSIMO CALAMINI, SABATO 24 MARZO
Il prossimo 24 marzo alle 16.00 nell’Auditorium del
Circolo Arci arriva ad Impruneta l’appuntamento della venticinquesima edizione
del Premio Letterario Chianti: l’iniziativa che fa della lettura collettiva e
del giudizio popolare i propri punti di forza.
“Il Premio
Letterario Chianti – spiega l’Assessore Francesca Buccioni – giunto alla sua edizione di un quarto di
secolo, si distingue per il coinvolgimento territoriale ed umano che realizza
concretamente il progetto di promuovere la lettura e la conoscenza degli autori
italiani contemporanei.
L’assegnazione
finale del Premio , dopo gli incontri con gli autori e la spiegazione di ogni
scrittore del proprio testo, deriva infatti dal parere di una maxi giuria
composta da più di 300 lettori-giurati che sono alcuni degli utenti delle
biblioteche comunali dei comuni del Chianti fiorentino, aderenti alla
manifestazione, Impruneta, Greve in Chianti, Barberino Val d’Elsa, San Casciano
Val di Pesa, Tavarnelle Val di Pesa, promossa nel 1987 da Paolo Codazzi e dalla
rivista culturale Stazione di Posta e che quest’anno, per la prima volta, ha
visto anche il coinvolgimento dei Comuni di Radda in Chianti, Castellina,
Gaiole, e Castelnuovo Berardenga”.
L’autore che illustra e promuove il proprio lavoro,
pronto a rispondere alle domande, alle curiosità e ai commenti dei lettori è
Cosimo Calamini con “Le querce non fanno limoni”, edito nel 2010 dalla Garzanti.
Un unico testo che è insieme melodramma, commedia
al’italiana e romanzo popolare, che sbatte in faccia al lettore una riflessione
sulla più stringente attualità: cosa accade nella tranquilla e monotona routine
di un piccolo paese arroccato tra le colline senesi, in un borgo inventato, quando
si decide di costruirvi una enorme moschea.
“Calamini –
commenta l’Assessore Buccioni -ha
un’insolita capacità di far entrare il lettore dentro tutti i diversi stati
d’animo dei personaggi colpiti da un evento simile. Cosa accade in un piccolo
paese del profondo cuore della provincia toscana, quella rossa, anticlericale
ed egualitaria da sempre, quando giunge come una bomba la notizia della
prossima creazione di un centro di culto islamico? E i veterocomunisti
disillusi, i fricchettoni pensionati, le casalinghe, i preti, le adolescenti
inquiete, le maestre impegnate, i giornalisti di cronaca locale, i manovali
stranieri, i politici dell’amministrazione locale, i contadini
ultraottantenni….perdono tutti la bussola.
.
Nessun commento:
Posta un commento