Di Pietro: «Premier e giudici, Napolitano agisca o rivolta sociale»
Il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro: Napolitano agisca su Berlusconi che attacca i giudici o ci sarà rivolta sociale. E paragona l'azione del premier ai nazisti sotto processo a Norimberga.
«Non si è mai visto in un Paese civile, e in uno Stato di diritto, che un imputato, mentre è in aula sotto processo per un reato grave come quello di aver corrotto un testimone, accusi coloro che lo stanno giudicando. È grave che Berlusconi, forte del suo ruolo di presidente del Consiglio, di capo del partito di maggioranza, nonché del suo essere proprietario di gran parte delle televisioni private e dominus di quelle pubbliche, lo stesso giorno del processo, inveisca contro i suoi giudici definendoli criminali, eversori e componenti di un associazione a delinquere. Addirittura, servendosi di questa maggioranza asservita e comprata da lui, ha minacciato l'istituzione di una commissione parlamentare d'inchiesta, cioè di un vero e proprio tribunale speciale».
Lo afferma in una nota il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro. «È come se i nazisti - prosegue con un paragone destinato a non passare inosservato - sotto processo a Norimberga, una mattina fossero arrivati in aula sostituendosi ai loro giudici. A me pare che, rispetto a tutto questo, chi ha il dovere, come il Presidente della Repubblica, di fermare l'attacco alle istituzioni, non si possa limitare a delle raccomandazioni e a dei rimbrotti, ma debba fare dei passi concreti, altrimenti fra poco ci penserà il popolo. Quel popolo che sta passando dalla manifestazione di piazza alla rivolta sociale».
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