sabato 14 maggio 2011

SILVIO STUDIA IL MEGASPOT FINALE

ROMA - È un megaspot quello che sta organizzando il Cavaliere per tirare il rush finale a Letizia Moratti, un piano che può contare su una "coincidenza" straordinaria: la festa del Milan a piazza Duomo. Oggi pomeriggio, giornata in teoria di silenzio elettorale, a partire dalle cinque l'intero centro cittadino si trasformerà infatti in una grande kermesse rossonera per celebrare il "trionfo" del "presidente che ha più vinto nella storia del calcio". 
La festa del Diavolo si sarebbe dovuta tenere inizialmente dopo la partita del Milan con il Cagliari a San Siro, ma Berlusconi ha chiesto di anticipare tutto per sfruttare meglio i Tg della sera. E in piazza Duomo verranno allestiti dei megaschermi che celebreranno i 25 anni di Milan berlusconiano. Non è nemmeno escluso che il premier - se riuscirà a convincere gli uomini della sicurezza - salga sul pullman scoperto per il city tour con i campioni d'Italia. La kermesse calcistico-politica consentirà a Berlusconi di bucare il video a dispetto della par condicio, ma non è l'unica arma segreta che il Cavaliere intende sfruttare per saturare fino all'ultimo giorno utile la campagna elettorale. Domenica infatti andrà a votare alla scuola Dante Alighieri di via Scrosati e, come già successo numerose altre volte, sarà un'altra occasione per violare l'obbligo del silenzio. Ma non è finita. Perché dopo il candidato-presidente del Milan e il candidato-al-seggio, la terza occasione di parlare Il Cavaliere se la regalerà lunedì, a urne ancora aperte, come candidato-imputato. È già prevista udienza al processo Mills e Berlusconi conta di sfruttare l'effetto-comizio contro i pm che lo inquisiscono. 
Un diluvio di dichiarazioni, che va a sommarsi alla congestione di interviste televisive di quest'ultima settimana. Il tutto nella convinzione che "a Milano non ci possiamo permettere di andare al ballottaggio, la partita va chiusa subito al primo turno". Un timore che si è acuito dopo la lettura dei sondaggi, che hanno certificato l'erosione di consenso del sindaco uscente per il colpo basso rifilato a Pisapia. Tanto che ora i due candidati sarebbero alla pari. Nel Pdl si spera quindi che le divisioni nel campo del centrosinistra possano regalare alla Moratti la vittoria al primo turno. E non solo per la presenza della lista cinque stelle di Beppe Grillo. "Se vince Pisapia - riflette Giorgio Stracquadanio, uno degli spin del sindaco - è la vittoria della linea Vendola-Bindi e una grande sconfitta della segreteria Bersani. Anche a una parte del Pd conviene far vincere Moratti".

L'altra partita aperta è quella di Napoli, anche se Lettieri stacca notevolmente i due inseguitori di sinistra. Il ballottaggio è praticamente certo e a quel punto il Pdl spera in un confronto con il prefetto del Pd: "Morcone è in risalita su De Magistris - confida Nicola Cosentino al termine del comizio di Berlusconi alla fiera d'Oltremare - e per noi non è una notizia negativa". In ogni caso il coordinatore del Pdl è sicuro che al ballottaggio la partita si chiuderà senza troppi sforzi: "Il terzo polo sarà un fiasco e l'Udc farà votare Lettieri al secondo turno. Cos'altro possono fare? Casini già governa con noi in provincia e in regione!".

L'unico cruccio dei napoletani è il no della Lega alla moratoria per le demolizioni delle case abusive. Incontrando i maggiorenti del partito Berlusconi li ha rassicurati: "Tranquilli, con la lega andrà tutto a posto". Un ottimismo fondato anche su un'operazione segreta grazie alla quale il premier è convinto di riuscire ad addolcire la pillola per il Carroccio. Dopo le amministrative Berlusconi intende infatti mettere mano al governo, offrendo un altro ministero a Umberto Bossi. "Un ministero andrà a loro, siamo già d'accordo - ha spiegato il Cavaliere - ma non dovete preoccuparvi. Ho deciso che nominerò ministro un uomo del Sud per compensare la presenza del leghista". Anzi, "se la Lega insisterà per portare un ministero al Nord, ne poteremo uno anche a Napoli". 

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