martedì 8 marzo 2011

COMUNICATO del COMUNE: Progetto "Pregio"


“PREGIO”: buone pratiche a scuola nella prevenzione del disagio

Per il quarto anno consecutivo sta iniziando il progetto “PREGIO: BUONE PRATICHE NELLA PREVENZIONE DEL DISAGIO” promosso dagli Assessorati al Welfare e alle Politiche Sociali e alle Politiche della Formazione del  Comune di Impruneta, in collaborazione con l’Istituto “P.Levi”, per i ragazzi delle classi terze delle scuole secondarie di primo grado del territorio realizzato dalla Cooperativa 21...
Il progetto riguarda un percorso di incontri per ogni classe per la promozione del benessere degli adolescenti e la prevenzione di certi comportamenti cosiddetti a rischio.
“L’obiettivo principale  - sostiene l’Assessore alle Politiche della Formazione Francesca Buccioni - è quello di ampliare le capacità dei ragazzi di riconoscere e prevenire stili di vita problematici o comportamenti a rischio, quali il consumo di sostanze e varie dipendenze, disturbi alimentari, disorientamento scolastico e abbandono.. ….trasmettendo conoscenze e buone pratiche legate al concetto di salute, ponendo l’accento su certi atteggiamenti e sulla conoscenza dei servizi pubblici sanitari, sociali e di orientamento professionale.”
Gli incontri prevedono l’intervento di una psicologa oltre che degli operatori di strada che lavorano da più di dieci anni sul territorio tra gli adolescenti, soprattutto in quelle compagnie cosiddette informali.
Con una metodologia adatta ai ragazzi, quali gruppi di lavoro, dibattiti, giochi di ruolo, e con esperti formati e preparati, - concludono gli Assessori - si vuole offrire all’interno dell’Istituzione Scolastica un percorso di prevenzione in una società e in un tempo storico che mostra e offre ai nostri giovani, soprattutto in un’età particolare di crescita e di sviluppo quale quella dei ragazzi della secondaria di primo grado,  insidie, pericoli, comportamenti a rischio, dipendenze e disagi…..tante problematiche diverse che se conosciute, affrontate e sviscerate possono essere evitate o gestite”.


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