venerdì 15 aprile 2011

ASILI NIDO: LA RISPOSTA DELL’ASSESSORE BUCCIONI


“Ho letto con attenzione le critiche sollevate dall’unione di SEL, IDV, FDS e delle varie liste civiche negli ultimi giorni riguardo alla riorganizzazione complessiva degli asili nido del Comune di Impruneta. Tengo a precisare che alcune informazioni sono state travisate e strumentalizzate.
Credevo che la politica si facesse nelle sedi opportune e quindi sono rimasta sorpresa quando ho trovato articoli e titoli sulle diverse testate sull’argomento quando quelle stesse forze politiche che denunciano non si sono presentate alla Commissione Consiliare dove il punto è stato sviscerato e affrontato e non hanno sollevato nessun dibattito nella seduta del Consiglio Comunale dove è stato votato l’atto sulla prima infanzia: ma anzi hanno abbandonato l’aula prima della votazione.
Io invece delle chiacchiere preferisco riconfermare le scelte importanti che sono state fatte in questo settore per andare incontro alle esigenze delle famiglie, soprattutto le più giovani, di questo territorio....

Per quanto riguarda le critiche sollevate sulla cosiddetta “privatizzazione” del servizio, tengo a sottolineare che le normative nazionali vigenti sulla restrizione della spesa per il personale negli Enti Pubblici sono ben note a tutti, e che a fronte degli attuali pensionamenti per le educatrici alla prima infanzia, nessuna unità può essere reintegrata in un settore così delicato, dove certe professionalità e competenze sono essenziali.
Nella riorganizzazione in atto, il Comune rimane l’unico titolare della verifica, del controllo e della gestione del progetto educativo di entrambe le strutture, colui che detta tariffe, esoneri, domande di iscrizione, calendari, informazioni con e per le famiglie, istituzione delle graduatorie e liste di attesa, come previsto dal Regolamento Comunale.
Ampliare l’attuale concessione in corso nel nido di Bagnolo alle altre sezioni di Tavarnuzze, mantenendo una sola sezione condotta dal personale comunale, non vuol dire fare sconti alla qualità: l’esperienza consolidata da anni ha portato a dare risposte importanti alle famiglie non mancando in percorsi educativi, coordinati e gestiti sempre dall’Ufficio Socio-Educativo del nostro ente. La cartina di tornasole sono le famiglie stesse che a tutt’oggi non hanno mai espresso nessuna nota negativa sull’erogazione del servizio.
Non vuol dire aumentare le quote e renderle da “servizio privato”, visto che, anzi, la riorganizzazione porta entrambe le strutture alla compartecipazione in carico alle famiglie calcolate su base ISEE, l’unico indicatore ritenuto in base alle normative nazionali, equo e obiettivo.
Non vuol dire zero euro di costo per il nostro Comune: chi pensate paghi per intero la gestione, il personale, le utenze, la manutenzione, le pulizie della sezione comunale che rimane? E i costi degli esoneri in entrambe le strutture? E il prezzo della concessione? E il coordinamento pedagogico per entrambi i nidi? E i percorsi che verranno attivati per i genitori sulla genitorialità di informazione, supporto e aiuto alle giovani coppie?
Certamente non un privato!
Nell’anno educativo 2010 le spese complessive per i servizi alla prima infanzia del nostro Comune sono state più di 364.000,00 Euro!
Non vuol dire non fare attenzione alle persone a rischio povertà: tengo, infatti, a ricordare come nelle mie deleghe l’attenzione ci sia e sia costante. In vigore ad oggi ci sono ben 48 esoneri per tutti i servizi scolastici ( 30 per la refezione, 14 per il trasposto scolastico e 4 per l’asilo nido), per un costo complessivo a carico dell’Amministrazione di più di 16 mila euro. E esoneri vuol dire ISEE inferiori a 6.000 euro!
Per quanto riguarda i diritti contrattuali degli operatori delle cooperative che potranno aggiudicarsi la concessione, nella convenzione ci saranno tutte le richieste di garanzie e tutele dei lavoratori, come prevede la normativa nazionale….e se veramente certe considerazioni gravi che sono state scritte sulla stampa scatenano i dubbi e le perplessità di queste forze politiche, e se queste stesse hanno le prove di quanto dichiarato, conoscono gli strumenti e le modalità di denuncia per proseguire nella loro battaglia morale!
Una cosa mi dispiace oltre ogni strumentalizzazione: potevamo, come Amministrazione, molto più semplicemente chiudere un nido mancando il personale, e, come già detto, e come da tutte le forze politiche citate riconosciuto, non potendolo reintegrare. Non lo abbiamo fatto!
Forse queste forze politiche erano a favore della chiusura di un asilo nido?
Abbiamo scelto di poter continuare ad offrire a tutte le famiglie del nostro territorio un servizio di qualità alla prima infanzia, non prevedendo aumenti, non perdendo neanche un posto, continuando a controllare e a verificare il tutto a livello comunale, equiparando le due strutture e mettendo le stesse condizioni d’accesso per tutti e non diminuendo nessuna opportunità e nessun posto di lavoro come educatrici e operatori. Soltanto erogando il servizio in una modalità differente”.


L’Assessore
Francesca Buccioni

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