lunedì 4 aprile 2011

I giovani contro la precarietà Sabato in piazza in tutta Italia

Il 9 aprile manifestazioni nelle grandi metropoli e nei piccoli centri. 

Ma anche all'estero. Ci saranno i ricercatori e gli addetti dei call center. I neoimprenditori e gli operatori dello spettacolo. Chiedono più diritti e opportunità. E dicono: "E' arrivato il tempo per un'azione comune, perché ormai si è infranta l'illusione della salvezza individuale". Tutto ha preso le mosse dal comitato "il nostro tempo è adesso" (www. ilnostrotempoeadesso.it) e dal manifesto redatto dai quattordici promotori. Tra loro ci sono realtà, associazioni e reti sociali che rappresentano buona parte degli universi che stanno pagando a più caro prezzo le trasformazioni dei rapporti e delle condizioni del mondo del lavoro. Trasformazioni acuite ancor di più dalla crisi di questi ultmi anni. Gli interinali, gli stagisti, i ricercatori precari e quelli che non ce la fanno più a rimanere in Italia e se ne vanno all'estero per avere una chance all'altezza delle proprie competenze e ambizioni. Ci sono gli operatori dello spettacolo, quelli che lavorano nei call center, gli archeologi, i giornalisti precari e anche i giovani imprenditori. Spesso ragazzi talentuosi a cui vengono negate le occasioni e le opportunità a cui hanno diritto.

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