venerdì 8 aprile 2011

Immigrazione. Governo senza scuse, il suo piano è stato un fallimento totale

Con estremo ritardo il ministro Maroni si arrende alla ragione e concede i permessi temporanei per la Ue. Fiano (PD): "A febbraio il ministro aveva annunciato l'arrivo di migliaia di profughi ma alle parole non sono seguiti i fatti. Da Maroni abbiamo ascoltato molti richiami all’Europa, ma avremmo voluto che si fossero comportati da europeisti sempre".
 il ministro non è stato in grado di spiegare durante l'interrogazione urgente in Parlamento è come mai ci sono stati tutti questi ritardi e disorganizzazione ad affrontare l'emergenza di Lampedusa. Non è stato in grado di spiegare del perché il piano immigrazione del governo italiano ha fallito miseramente sommerso da inefficacia, superficialità e propaganda mediatica. Non ha spiegato se la soluzione ai problemi si possa riassumere nella volontà di Berlusconi di comprare una villa a Lampedusa e di costruire un casinò. Solo così si potrà arginare e gestire i continui flussi migratori nel Mediterraneo?
Le prime falle sugli intenti del governo già si intravedono nelle limitazioni che si vogliono dare per la concessione dei permessi e nelle continue polemiche tra Maroni e l'Ue. Dagli accordi siglati ieri a Tunisi, saranno rimpatriati tutti i cittadini tunisini che sbarcheranno in Italia dopo la firma dell'intesa.

Le tensioni a livello internazionale non sembrano essere cessate: il fatto che la Francia abbia posto misure rigide per limitare l'ingresso di immigrati provenienti dall'Italia è un chiaro segnale.

“Nella gestione dell’emergenza immigrazione di Lampedusa abbiamo registrato il fallimento e l’inefficacia da parte del governo dovuti al non poter tenere insieme le parole d’ordine di Bossi e le leggi italiane, il rispetto dei diritti umani e gli slogan per la campagna elettorale delle amministrative”. Lo ha detto Emanuele Fiano del Pd durante il dibattito in Aula alla Camera sull’informativa del ministro Maroni sulla emergenza immigrazione nell’isola di Lampedusa.

“Nell’intervento del ministro Maroni – ha proseguito Fiano - abbiamo ascoltato molti richiami all’Europa, ma avremmo voluto che si fossero comportati da europeisti sempre. Il 13 febbraio il ministro Maroni ha annunciato che erano previsti migliaia di arrivi nell’isola ma alle parole non sono seguiti i fatti. Lampedusa si è riempita fino all’inverosimile e contro ogni possibilità di rispetto dei diritti umani. L’accordo con le regioni è arrivato soltanto ieri sera e l’attivazione della direttiva europea sulla protezione temporanea che Maroni vende come suo successo, il Pd l’aveva proposta due mesi fa. Eppure non è la prima emergenza che affrontiamo; ci sono state quelle dei profughi provenienti dal Kosovo e gli arrivi in massa degli albanesi negli anni scorsi che sono state affrontate con maggior efficienza ed efficacia e anche con più rispetto della dignità umana. Il ministro Maroni ci deve risposte sul mancato permesso ai parlamentari italiani per entrare nel Cipe di Lampedusa. Da parte del governo, insieme ai ritardi e alle contraddizioni politiche vedi le dimissioni di Mantovano, ci sono state solo le parole di intolleranza degli esponenti della Lega e la vergognosa comparsata di Berlusconi sull’isola dove ha annunciato di aver comprato una villa che non ha mai comprato e di costruire in Casinò che non potrà essere realizzato perché la legge italiana lo vieta. L’emergenza del paese avrebbe avuto bisogno di meglio”.

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