Nuova bufera sul Tg1. A innescare la polemica stasera è un lungo intervento (oltre 5 minuti) pro-Berlusconi di Giuliano Ferrara, nel giorno in cui il direttore del Foglio ha a sua volta intervistato a pranzo il premier Berlusconi. Ospite in studio nell’edizione delle 20, Ferrara punta il dito contro il Gruppo Espresso tacciandolo di ‘progetto eversivo’. Insorge il comitato di redazione della testata, chiedendo che si faccia spazio anche ad altri direttori. Pd e Idv si scagliano contro il tg di Augusto Minzolini invocando l’intervento dell’Agcom.
”Sono 16 o 17 anni che in Italia c’è un partito, un circuito, o un circo mediatico-giudiziario: i giornali fanno ciò che i pm non possono fare e i giornalisti diventano magistrati… A loro volta i magistrati fanno i giornalisti e informano loro su ciò che desiderano informare – ha affermato Ferrara – C’è una dichiarata volontà – aggiunge il direttore del ‘Foglio‘ – da parte del gruppo De Benedetti, dei professoroni del Palasharp, di abbattere Berlusconi con metodi extrapalamentari”. Per Ferrara, essendo convinti di non riuscire a scalzare il premier con voti di fiducia o alle urne, fanno crescere “una repubblica della virtù puritana o neopuritana, che è il contrario di una repubblica laica”. “Il puritanesimo – osserva – è violento, brutale, taglia la testa al re…”. “I peccati – conclude – i peccati li dico al confessore; e non è possibile trasformare i peccati in reati: se il premier non ha avuto una vita sobria, non per questo lo si può mettere sotto processo per concussione e prostituzione, è una cosa surreale, incredibile….”.
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