In tempi di bunga bunga e bustarelle a giovani soubrette, gli italiani si ritrovano un po' più poveri. La fotografia scattata dall'Istat è impietosa: meno 2,7% del reddito disponibile. Non capitava da 16 anni (leggi l'articolo). Le regioni maggiormente colpite sono quelle del nord Italia di stampo leghista-berlusconiano. Sul banco degli imputati salgono così il Piemonte e la Lombardia. In Piemonte, infatti, c’è stata una forte contrazione dell’input di lavoro dipendente e, di conseguenza, dei relativi redditi. La regione governata da Roberto Formigoni sconta, invece, la battuta d’arresto degli utili distribuiti dalle imprese. Mentre Sicilia e Calabria sono le uniche in cui gli stipendi delle famiglie hanno mostrato tassi di crescita lievemente positivi. A rendere ancora più fosco il quadro si aggiungono le cifre sulla disoccupazione giovanili rese note ieri dall'Istat. Il 29% degli under 25, infatti, oggi non ha un impiego. Cadono i veli sulle facili promesse del sogno Berlusconiano. La realtà è impietosa.
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