lunedì 31 gennaio 2011

Berlusconi fugge in Belininistan, poteri ad interim a Pisanu.



In Italia vince la rivolta. La folla invade le piazze. Indette le elezioni.  


Arcore, 31 gennaio - È scappato via all’alba, nell'oscurità, come un ladro con il bottino, mentre l'esercito prendeva il controllo della capitale senza sparare un solo colpo.
Proclamato lo stato d'emergenza, in vigore il coprifuoco e chiuso lo spazio aereo: così è cominciato il crollo del Berlusconismo sotto i colpi di ineludibili responsabilità penali.
Notte di altissima tensione quella di ieri: il presidente Berlusconi, nell’estremo tentativo di sottrarsi ai processi incombenti, ha proclamato lo stato di emergenza. Una parte del suo stesso partito si è rivoltato al tentativo di golpe e assieme alle opposizioni ha dato vita ad un Governo di rinascita democratica, guidato da Beppe Pisanu e affiancato da un Direttorio composto da tutte le forze politiche rappresentate in Parlamento.

Il Presidente Berlusconi, messo agli arresti, è stato liberato in circostanze ancora oscure ed è fuggito dal Paese: secondo una fonte autorevole, la Russia avrebbe dovuto accogliere l'aereo con a bordo l’ex premier, ma Putin ha negato l'accoglienza.  Il volo dell'ex presidente è quindi atterrato a Bucarest, dove la polizia ha circondato l'aereo. Secondo quanto trapelato, il mezzo sarebbe atterrato soltanto per fare rifornimento, la polizia non avrebbe consentito all'ex presidente di scendere dal velivolo. Berlusconi è quindi ripartito e l'aereo lo ha portato a  Pilu, capitale dello stato caucasico del Belinistan.  Sorpresi nel sonno ed arrestati invece i figli Piersilvio e Marina.

Pisanu durante il messaggio televisivo
PISANU in TV: "ASSUMO I POTERI" – L’onorevole Giuseppe Pisanu, in accordo con il Presidente della Repubblica Napolitano e con il consenso di tutte le forze politiche ha assunto la presidenza del Consiglio ad interim: lo ha dichiarato lo stesso primo ministro annunciando la sua determinazione a difendere la Costituzione e riportare la stabilità nel paese. "Mi impegno - ha detto Pisanu in un messaggio televisivo - a rispettare la Costituzione e a difendere la stabilità del paese guidandolo fino alla consultazione elettorale, con il concorso delle parti politiche e della società civile". Il primo atto del Governo provvisorio è stato il blocco ed il sequestro dei beni facenti capo a Silvio Berlusconi in tutto il mondo, il commissariamento di Rai, Mediaset, Il Giornale, Libero, Il Foglio.
Apprendiamo da fonti della Polizia di Stato l’arresto di Belpietro, Sallusti, Ferrara, Feltri. 
Le elezioni anticipate sono state indette entro i prossimi sei mesi.

La notizia della precipitosa fuga di Berlusconi non è stata certo accolta con indifferenza nei palazzi presidenziali di tutto il mondo.  E a Washington, a Parigi, a Berlino, nonostante le caute dichiarazioni o i silenzi imbarazzati, si sta in queste ore tirando un sospiro di sollievo per un alleato che non brillava per il suo fervore democratico.
Le piazze italiane intanto si stanno riempiendo di manifestanti che gioiscono per la caduta di un leader ormai impresentabile nel consesso internazionale, e chiaramente incapace di provvedere alle reali necessità degli italiani.

L'occasione che perderemo

L'occasione che perderemo

di LUCIO CARACCIOLO, da La Repubblica 31.1.

L'Egitto è un'occasione che perderemo. L'occasione è storica: spezzare nel più strategico paese arabo il circolo vizioso di miseria, frustrazione, regimi di polizia e terrorismo  -  spesso alimentato dai regimi stessi per ottenere soldi e status dall'Occidente  -  che destabilizza Nordafrica e Vicino Oriente fino al Golfo e oltre. Il successo della rivoluzione avvierebbe la transizione a un Egitto "normale", con un potere politico legittimato dal popolo.

Dopo la scintilla tunisina, il segno che la nostra frontiera sud-orientale può cambiare. In meglio. Avvicinandosi ai nostri standard di libertà e democrazia. Cogliendo le opportunità di sviluppo perse per l'avidità delle élite postcoloniali, impegnate a coltivare le proprie rendite, indifferenti a una società giovane, esigente.
L'Italia più di qualsiasi altra nazione europea dovrebbe appassionarsi al sommovimento in corso lungo la Quarta Sponda. Chi più di noi dovrebbe interessarsi alla ricostruzione del circuito mediterraneo, destinato a intercettare la quasi totalità dei flussi commerciali fra Asia ed Europa, di cui saremmo naturalmente il centro? A chi più che a noi conviene la graduale composizione della frattura tra le sponde Nord e Sud del "nostro mare"? O davvero pensiamo sia possibile erigere una barriera impenetrabile in mezzo al Mediterraneo? Qualcuno pensa ancora che lo sviluppo del Sud del mondo sia una minaccia e non una formidabile risorsa per il nostro stesso sviluppo 
-  anzi, la condizione perché non si arresti?

Eppure Roma tace.  segue

Interessanti news sulla pagina PD Nazionale


1. BERLUSCONI SI FA SCRIVERE UNA FINTA PROPOSTA BIPARTISAN A BERSANI PER FARE PROPAGANDA IN TV, CONFONDERE LE CARTE E CERCARE DI SCARICARE SUGLI ALTRI LA COLPA DEL VOTO, CHE INVECE E’ SOLO SUA E DEI SUOI FALLIMENTI DI GOVERNO.

2. LAVORI IN CORSO PER MANDARE A CASA BERLUSCONI. I DEMOCRATICI RACCOLGONO DIECI MILIONI DI FIRME NELLE PIAZZE D’ITALIA. VENERDI’ E SABATO ASSEMBLEA NAZIONALE DEL PD. LA PROPOSTA ALLE OPPOSIZIONI.

3. LA MOBILITAZIONE DELLE DONNE PER IL RISVEGLIO DELL’ITALIA MIGLIORE.

4. FEDERALISMO, QUESTA SETTIMANA SI DECIDE SUL TESTO DELLA LEGA.

5. L’EUROPA ALLE PRESE CON IL RISVEGLIO DEL NORD AFRICA.


AVVISO: Riunione di Circolo PD Tavarnuzze



IL CIRCOLO DI TAVARNUZZE E' CONVOCATO PER MARTEDI  1  FEBBRAIO  ALLE ORE 21.30 IN SEDE
CON IL SEGUENTE O.D.G.
1 - CONFERMA DELLA SEGRETERIA DI CIRCOLO,
2 - ORGANIZZAZIONE TESSERAMENTO 2010,
3 - CONFERENZA PROGRAMMATICA e PROPOSTE DELLA SEGRETERIA COMUNALE,
4 - RAPPORTI CON LE FORZE POLITICHE,
Giovanni
P.S. La riunione è molto importante. Puntuali

Egitto in fiamme

IN ITALIA INFURIA IL BUNGA BUNGA E I PROBLEMI DI BERLUSCONI CON LA GIUSTIZIA BLOCCANO IL PAESE.INTANTO, NEI PAESI ARABI SCOPPIA LA RIVOLTA: 
 Egitto, appello dell'opposizione:  "Martedì un milione in piazza"

Mubarak
Il movimento 6 aprile chiama a raccolta la popolazione per una marcia al Cairo per chiedere le dimissioni di Mubarak. A centinaia trascorrono la  notte in piazza Tahrir sfidando il coprifuoco. Posti di blocco intorno alla capitale, ulteriore estensione del coprifuoco oggi in vigore dalle 14. Frattini: "Sostenere ordinata transizione verso democrazia e libere elezioni"
Intanto al Cairo cresce il peso dei Fratelli Musulmani. Finora sono stati esclusi dalla vita politica e costretti ad agire sul terreno del welfar. Si oppongono alla secolarizzazione della società e propugnano il rispetto della Sharia ...segue 

La Minetti va dai P.M.

Boom dei marchi di lusso. Nonostante la crisi

Torna a crescere il mercato delle grandi griffe, mentre per l'Eurispes una famiglia su tre fatica ad arrivare a fine mese. Gli utili di Prada, Tod's, Bulgari salgono soprattutto grazie alle vendite in Asia Boom dei marchi di lusso. Nonostante la crisi



È di nuovo festa, festa grande, tra i grandi marchi del lusso. Gioielli, orologi, pelletteria, auto sportive: le aziende annunciano ricavi in crescita a doppia cifra e profitti in forte ripresa. E’ il caso di Bulgari e Tod’s, per citare le ultime due società del settore che hanno comunicato i dati del bilancio 2010. Numeri positivi, accompagnati, ormai sono mesi, da rialzi continui in Borsa. Insomma, il lusso va forte. Con buona pace della crisi. E di un contesto generale che vede l’economia ferma, o quasi, i consumi in calo e sempre più famiglie che fanno fatica ad arrivare alla fine del mese: addirittura una su tre, racconta il rapporto dell’istituto di ricerca Eurispes presentato venerdì.... segue

domenica 30 gennaio 2011

Iniziativa del quotidiano La Repubblica

Le minorenni ad Arcore, i festini, le buste con i biglietti da 500 euro. Un quadro che non solo imbarazza sul piano istituzionale ed espone al ridicolo il nostro Paese nel mondo. Ma che rivela una concezione dell'universo femminile che toglie alla donna la sua dignità.

Sul web e nelle piazze cresce la mobilitazione, e Repubblica.it ha deciso di dare voce allo sconcerto e all'indignazione delle donne. Di tutte coloro che vogliono mettere la propria faccia e le proprie parole in questa battaglia per dire basta all'Italia dei Sultani e delle donne a pagamento e a disposizione.

Mandate le vostre foto (formato jpg, dimensione massima 1024 x 800 pixel) accompagnate da questo o altri slogan su un post-it, un cartello, un foglio... all'indirizzo e-mail:
fotografie@repubblica.itLe foto saranno pubblicate sul sito di La Repubblica
(30 gennaio 2011)

La Minetti sentita oggi in Procura!

"Ha risposto a tutte le domande"

MILANO - Si è svolto oggi 30 gennaio - e non martedì come previsto - l'interrogatorio di Nicole Minetti, la consigliera regionale indagata per favoreggiamento della prostituzione nell'ambito del caso Ruby. La donna è stata sentita per circa due ore dai pm Ilda Boccassini, Antonio Sangrermano e Pietro Forno.

La consigliera regionale, ex igienista dentale del premier, è uno dei punti di snodo fondamentali dell'inchiesta che la vede indagata con il premier Silvio Berlusconi, Lele Mora ed Emilio Fede, per favoreggiamento della prostituzione.  I magistrati l'hanno ascoltata sulla base delle molte intercettazioni telefoniche in cui si parlava dei "festini" ad Arcore.

Contrariamente alle ipotesi della vigilia, la consigliera del Pdl non si è avvalsa della facoltà di non rispondere. Assistita dall'avvocato Daria Pesce, ha risposto a tutte le domande dei pm della procura. La procura di Milano dopo l'atto istruttorio di questo pomeriggio, che è stato secretato, nei prossimi giorni depositerà la richiesta di rito immediato per il premier.
(30 gennaio 2011)

È ora di scendere in piazza

(Lettera di WALTER VELTRONI  a Repubblica, 29 gennaio) 



CARO Direttore, il momento che vive il paese è tra i più drammatici che l'Italia abbia mai conosciuto. La sensazione di sfarinamento delle regole minime della vita civile, l'arroganza di chi detiene il potere, la delegittimazione intollerabile del prestigio della nazione all'estero si accompagnano ad una pericolosa sensazione di impotenza e di sfiducia dei cittadini.

Un mondo sta finendo, un mondo durato diciassette anni, che ha stravolto il paese senza introdurre una sola modernizzazione. La vita politica è stata imprigionata dentro un'anomala dialettica tutta negativa. Solo qui gli schieramenti e le esperienze di governo si sono consumati esclusivamente "contro" impedendo al paese di conoscere ciò che è suo diritto conoscere: riforme, modernizzazioni, pagine nuove di giustizia sociale e diritti collettivi. Solo il primo governo Prodi, con l'obiettivo dell'euro, è riuscito a mobilitare le coscienze e dare al paese la sensazione di essere proiettato verso una meta collettiva. Quel mondo sta finendo, ma non finisce. E anzi sta abbarbicato ad istituzioni che si cerca di piegare ancora una volta a ragioni meschinamente personali. Fino al punto di mettere in gioco il destino stesso dell'Italia. Cinismo, da "avvelenatori di pozzi"...segue.. leggetela, contiene una proposta di mobilitazione interessante, realizzabile, e che è stata accolta con favore anche dalla opposizione di destra finiana.

sabato 29 gennaio 2011

Bersani commissaria Napoli, Cozzolino va avanti.

«Io vado avanti con il popolo che è qui e con loro discuterò tutte le scelte che faremo». Lo ha detto, in risposta all'appello di Bersani di «fare un passo indietro», l'europarlamentare Andrea Cozzolino, vincitore in attesa di proclamazione delle contestate primarie di Napoli del centrosinistra, parlando con la stampa al suo arrivo al Palapartenope di Napoli dove è stata convocata l'assemblea dei suoi sostenitori.

Pier Luigi Bersani ha nominato Andrea Orlando commissario del Pd a Napoli. «Chiedo un atto di generosità per la ricerca di una candidatura comune. Serve un nome che unisca tutti in una battaglia vincente». Ha detto il segretario del Pd sulla situazione dopo le primarie a Napoli.
Cozzolino: "Vittoria legittima"
Andrea Cozzolino però, vincitore delle primarie, difende il risultato di domenica: segue

Egitto, la piazza non si fer

La polizia spara per disperdere la folla

Nuove manifestazioni. "Mubarak vattene". Ieri migliaia in piazza  sfidano il coprifuoco al Cairo e in altre città: oltre mille feriti, centinaia di arresti. Per ore ai domiciliari El Baradei,  e candidatosi alla guida del movimento. Il presidente in televisione: "E' un complotto contro il Paese". E destituisce il governo. La sponda araba del mediterraneo è in fiamme, mentre il nostro ministro degli esteri si preoccupa di  fare il postino di documenti arrivati a dicembre da Santa Lucia. Il Governo è paralizzato in difesa delle notti hard di Berlusconi, mentre il mondo fibrilla, l'occupazione crolla, il deficit sfora, non ci sono soldi per scuola sanità, trasporti...

Guzzanti-Masi: la telefonata a Parla con me

Il direttore generale della Rai, Masi telefona anche a Serena Dandini: ''Cacciano addirittura Mubarak per questa storia della nipote. Mi pare esagerato''. Ma al telefono c'è uno strepitoso Corrado Guzzanti        

venerdì 28 gennaio 2011

La scriveva G. Belli circa 150 ANNI fa !!!


Mentre ch'er ber paese se sprofonna
tra frane, teremoti, innondazzioni
mentre che so' finiti li mijioni
pe turà un deficì de la Madonna
 
Mentre scole e musei cadeno a pezzi
e  l'atenei nun c'hanno più quadrini
pe' la ricerca, e i cervelli ppiù fini
vanno in artre nazzioni a cercà i mezzi
 
Mentre li fessi pagheno le tasse
e se rubba e se imbrojia a tutto spiano
e le pensioni so' sempre ppiù basse
 
Una luce s'è accesa nella notte.
Dormi tranquillo popolo itajiano
A noi ce sarveranno le mignotte
 
Giuseppe Gioacchino Belli 

MUOIA SANSONE CON TUTTI I FILISTEI.

PUR DI NON CADERE BERLUSCONI METTE A FERRO E FUOCO LE ISTITUZIONI E SCENDE IN PIAZZA. E’ LA SCONFITTA DEI DIALOGANTI E LA CONFERMA CHE PER USCIRE DA QUESTA CRISI CI VORRANNO FERMEZZA E TENACIA.
RACCOGLIAMO MILIONI DI FIRME PER MANDARLO A CASA PRIMA CHE BRUCI LA COSTITUZIONE

Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha chiesto ai suoi di schierarsi senza tentennamenti a sua difesa, a tutti i costi. L’esito si è cominciato a vederlo ieri con una impressionante escalation dello scontro, anzi degli scontri, a tutti i livelli istituzionali. Perché Berlusconi vuole restare al suo posto ed ha paura del voto politico.

- Nella riunione della Giunta parlamentare per le autorizzazioni a procedere i rappresentanti del Pdl hanno cambiato versione. Invece di proporre di respingere le argomentazioni della Procura della Repubblica di Milano perché sospette di essere persecutorie (cosa affermata fino al giorno prima), i parlamentari del Pdl, incuranti del ridicolo e anche della figura barbina di un capo di governo che si fa intortare da una diciottenne, hanno detto che il presidente del Consiglio ha telefonato alla Questura di Milano per far uscire di prigione la giovane Ruby perché credeva davvero che fosse la nipote di Mubarak. Non importa che sia spuntata dalle intercettazioni un’altra minorenne coinvolta nelle feste.... segue  

Sponda sud del Mediterraneo in fiamme mentre qui si parla di Ruby

EGITTO: Internet bloccata proprio nel giorno delle grandi contestazioni al governo. Intanto su Facebook gira un appello all'unità di cristiani e musulmani contro al corruzione. Ieri terzo giorno di scontri nel paese nordafricano. Rientrato al Cairo l'ex capo dell’agenzia atomica internazionale, El Baradei



Giornata ad alta tensione oggi in Egitto. In occasione della preghiera del venerdì, infatti, sono attese nuove manifestazioni. Fin dalle prime ore di questa mattina al Cairo internet non è accessibile. Lo denunciano gli utilizzatori della rete. L’agenzia France Presse ha inoltre constatato, contattando diversi utilizzatori, che al web non si ha accesso in tutto l’Egitto.  Bloccato anche l’accesso al sito online del quotidiano egiziano Al Ahram. In questi giorni, la rete è stata usata dall’opposizione per lanciare appelli e convocazioni di manifestazioni e proteste...

Istituzioni nel ridicolo

Il 13 febbraio in piazza: "Se non ora quando?"
Donne, 60mila firme all'appello de l'Unita


di Concita De Gregorio (da L'Unità) 

Dunque riassumendo. La tesi difensiva di Silvio B., quella esposta ieri in Giunta per le autorizzazioni a procedere, è che quando ha telefonato di notte alla questura di Milano per far rilasciare Karima in arte Ruby, minorenne, lo ha fatto per motivi istituzionali: sicuro che fosse la nipote di Mubarak voleva difatti scongiurare una crisi diplomatica internazionale, forse una guerra. Ecco che avendo agito in veste pubblica e con uno scopo di natura politica non ha affatto abusato del suo ruolo: di conseguenza del caso dovrà occuparsi il Tribunale dei ministri. Gabbato dalla minorenne marocchina, che gli ha detto di essere maggiorenne ed egiziana, il premier è caduto nella trappola. Quindi non più un benefattore, come nella prima versione dei fatti. Un ingenuo, piuttosto. Non il generoso nonno che aiuta una ragazza in difficoltà, perseguitata dal padre per la sua decisione di abbandonare l’Islam. Una vittima, piuttosto, un uomo di Stato turlupinato da una furba adolescente... segue

METODO BOFFO CONTRO LA BOCCASSINI



MILANO - Duro attacco del Giornale di Alessandro Sallusti contro la pm Ilda Boccassini, titolare (insieme a Forno e Sangermano) dell'inchiesta sul caso Ruby. Il quotidiano di proprietà di Paolo Berlusconi, in prima pagina, riporta una foto del magistrato, con il titolo "Amori privati della Boccassini". "La pm - si legge - finì sotto processo al Csm perché sorpresa in atteggiamenti sconvenienti con un giornalista di sinistra". Nel testo dell'articolo si spiega la storia: "Ilda Boccassini nel 1982 fu sorpresa in atteggiamenti amorosi con un giornalista di Lotta Continua, e finì al Csm. Contro chi la accusava si difese invocando la sua privacy. E quella di Berlusconi allora?".
L'allora procuratore di Milano Mauro Gresti chiese il trasferimento per incompatibilità ambientale della Boccassini facendo riferimento anche a presunti «episodi disdicevoli» all'interno della procura (secondo il quotidiano, riunioni serali in ufficio e violente liti). Il Giornale ricorda come la Boccassini si difese sostenendo che la vicenda riguardava «solo questioni che attengono esclusivamente alla mia vita privata coperta, come tale, da un diritto di assoluta riservatezza». Il Pg della Cassazione aveva motivato la richiesta di rinvio a giudizio «non certo per il compiaciuto scambio di vistose affettuosità», scrive il giornale citando le carte del Csm, ma perchè l'altra persona coinvolta era un cronista di palazzo di Giustizia e questo avrebbe determinato «le facili battute, il comportamento spicciolo, le maliziose insinuazioni e soprattutto il sospetto - fondato o meno non importa - nell'ambiente giornalistico, forense o in altri a questi vicini, che la pubblicazione di talune notizie possa ricollegarsi a privilegiate confidenze». 
Il pg della Cassazione chiese la «perentoria censura» per Ilda Boccassini ma il magistrato fu assolto dalla sezione disciplinare del Csm nell'aprile del 1983 perchè, scriveva l'organo di autogoverno dei giudici, «nel ribadire il proprio orientamento in materia di diritto alla privacy, ritiene il comportamento della dottoressa Boccassini non abbia determinato alcuna eco negativa, nè all'interno degli uffici giudiziari, come provano le attestazioni dei colleghi della Procura, nè all'esterno»... SEGUE 

Come ci vedono all'estero...

E’ la bandieeera di tre colooori è sempre stata la più bella, trullallà…..
E noi vogliamo sempre quella e noi vogliam la libertà….


Il Pdl scende in piazza contro i giudici




Il Pdl scende in piazza contro i giudici.
Ruby, la Giunta: "Rinviare atti a pm"

Con 11 voti passa proposta Pdlora l'Aula. L'opposizione insorge. Bersani: dimissioni. Bossi: un pasticcio. Fonti del Popolo delle libertà: manifestazione contro i pm politicizzati il 13 febbraio a Milano


Ecco come B. pagò il silenzio di Ruby



Lei lo chiamava per ringraziarlo dei regali e per telefono diceva di avergli chiesto cinque milioni. Sulla sua agenda scrive: "Quattro milioni e mezzo nei prossimi due mesi". E il resto risulta già incassato


Annozero, come fanno i giornali, mette in onda le intercettazioni. Il dg Rai Masi si dissocia in diretta  



Droga, soldi e Bunga Bunga. La giunta della Camera si rifiuta di esaminare il caso Berlusconi e vota per rinviare gli atti alla procura di Milano. Le 227 pagine di nuove carte, insomma, fanno sempre più paura. Perché dentro non c'è solo la descrizione delle feste con minorenni (almeno due) e il racconto del sequestro dei 12 chili di cocaina nel garage dell'amica del premier Marysthell Polanco. Nei documenti c'è pure la storia di un gigantesco inquinamento probatorio. Con le escort convocate a villa San Martino dopo le perquisizioni . E soprattutto con i pagamenti a Ruby effettuati anche dopo il suo fermo in questura e i suoi primi interrogatori .




Saint Lucia, ecco le carte segrete del ministro Frattini

(da IL FATTO QUOTIDIANO...e val la pena di leggerlo, per capire quanto sono Pataccari questi del PDL!)
Ecco le carte segrete di Franco Frattini sull’appartamento di Montecarlo. Eccole qui, pubblicate qui e in home page da ilfattoquotidiano.it. Questa mattina, durante il question time, il ministro degli esteri ha detto che i documenti dimostrano “in maniera tangibile” che la casa di Monaco venduta da Alleanza Nazionale a una società off shore di Saint Lucia è di proprietà del cognato di Fini Giancarlo Tulliani. E ha aggiunto che il governo “non può né vuole dare informazioni sui dettagli contenuti” nelle carte. Leggendole il perché diventa chiaro. Semplicemente il primo ministro di Saint Lucia, Stephensson King, ha certificato che è autentico il contenuto di una vecchia e ormai celebre lettera del ministro della Giustizia Rudolph Francis sul caso Tulliani. Una missiva già agli atti della procura di Roma e già pubblicata prima da due giornali caraibici e poi da Dagospia e da Il Giornale, il 22 settembre.

Scorrendo la lettera del premier di Saint Lucia si scopre però che questa comunicazione a Frattini è avvenuta il 10 dicembre. E che la missiva non è arrivata in Italia tramite i consueti canali diplomatici, o tramite un fax autenticato come avviene nello scambio ufficiale tra ambasciate o consolati. La lettera è invece stata mandata tramite un corriere espresso internazionale, l’americana Fedex che ha recapitato il plico a piazza della Farnesina, 00100 Roma, numero di serie: 86 76 4921 8430 0402. La data di spedizione è quella del 20 dicembre 2010. Il che vuole dire che il ministro si è tenuto nel cassetto il nuovo documento di Saint Lucia per oltre un mese.... segue

INCONTRO su GIOVANI e LAVORO a TAVARNELLE

giovedì 27 gennaio 2011

27 GENNAIO: GIORNATA DELLA MEMORIA

Oggi giornata della memoria. Giornata importante per ricordare ciò che è accaduto, le leggi razziali, l’olocausto. Ma soprattutto per insegnare ai giovani che bisogna impegnarsi e rispondere in prima persona, sempre, che non si può lasciar correre, se si vuole impedire che gli orrori del passato possano tornare a vivere nel presente, come dimostrano le tante manifestazioni di razzismo che ogni giorno si verificano anche in Italia.

Prima di tutto vennero a prendere gli zingari
e fui contento, perché rubacchiavano.

Poi vennero a prendere gli ebrei
e stetti zitto, perché mi stavano antipatici.

Poi vennero a prendere gli omosessuali,
e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi.

Poi vennero a prendere i comunisti,
ed io non dissi niente, perché non ero comunista.

Un giorno vennero a prendere me,
e non c'era rimasto nessuno a protestare.


                                        -- Bertolt Brecht 

MUSERUOLA AI PROGRAMMI SGRADITI AL PREMIER

RAI - MASI: "PUBBLICO IN STUDIO SCELTO DAL DIRETTORE DI RETE" - SANTORO: NON SE NE PARLA PROPRIO.


A volte le coincidenze sono poco, anzi per niente, misteriose. Nemmeno una settimana fa, in Consiglio dei ministri, Silvio Berlusconi ha criticato ferocemente Annozero: “Orribile”. E ieri Mauro Masi ha scritto, firmato e inviato l’ennesima circolare per obbligare i conduttori, ovviamente Michele Santoro, ad accettare le claque che i politici di destra arruolano per l’occasione. E chi disobbedisce? Non va in onda.

Masi esaudisce (anche) un desiderio di Daniela Santanchè che giovedì scorso, prima di abbandonare contrita Annozero, aveva raggiunto lo studio con una sessantina di accompagnatori personali, nient’altro che una claque per fare un po’ di rumore (e confusione) durante il dibattito. Santoro li ha lasciati all’ingresso, ma ora il direttore generale Rai impone di far gestire il pubblico ai “direttori di rete e testata e non ai conduttori o autori dei programmi”. Significa che il giornalista perde un suo diritto editoriale e quando invita un politico, a sua insaputa, l’azienda e l’ospite convocano un tifo organizzato...SEGUE

UN SITO DI INFORMAZIONI MOLTO INTERESSANTE

Segnaliamo un sito di informazioni che intende praticare direttamente e concretamente l'accesso alle informazioni pubbliche, la trasparenza dei dati, la partecipazione democratica. 



Se si clicca a destra: "tutto sul parlamento"  si vede chi e come ha votato (a livello di singolo parlamentare che come gruppi).

Si trova facilmente una montagna di informazioni.

Bersani rinvia l'assemblea programmatica: «Chiarezza su Napoli»

Sarà rinviata l'assemblea programmatica del Pd prevista questo fine settimana a Napoli, fino a quando non sarà fatta chiarezza sulle primarie per la scelta del candidato sindaco svoltesi domenica scorsa. Lo ha annunciato il sgeretario del partito Pierluigi Bersani, definendo il rinvio il "modo più onesto e serio" di dare una risposta seria da parte del partito alla grande partecipazione popolare alle primarie. "Adesso - ha sottolineato Bersani, annunciando il rincio dell'assemblea- bisogna fare chiarezza". Questa sera a Napoli inizierà l'esame dei ricorsi sulle primarie da parte dei Garanti del Pd regionale campano.          


Annullare le primarie a Napoli e far intervenire una personalità al di sopra di ogni sospetto, come il magistrato Raffaele Cantone, è l'ipotesi il Pd la sta prendendo in considerazione, a Roma, per uscire dalla guerra di ricorsi, accuse e veleni scatenati dalla consultazione nel capoluogo campano che ha portato alla vittoria dell'europarlamentare Andrea Cozzolino. Gli altri partecipanti hanno contestato i risultati. 

La scelta del candidato di centrosinistra per le amministrative a primavera era stata vinta dall'europarlamentare Andrea Cozzolino ma hanno presentato ricorsi per brogli gli altri tre candidati (Umberto Ranieri, Nicola Oddati e Libero Mancuso). 

In serata è attesa a Napoli la decisione del collegio di garanzia. Venerdì e sabato il Pd dovrebbe tenere l'assemblea nazionale proprio nel capoluogo campano. Al momento non è deciso se rinviarla o meno. 

Il magistrato Cantone lo ha citato esplicitamente Roberto Saviano in un'intervista a Repubblica tv. Che ha parlato di «occasione persa», una «brutta figura» con pesanti sospetti di «voto di scambio», che ha solo una soluzione possibile: «rifare le primarie». Lo scrittore ha detto che per lui le p primarie andrebbero rifatte e ha citato Cantone.

 

IN FONDO CHE MALE C'E'?

di Concita De Gregorio (L'Unità) 

Dove siete donne? Ora basta, 56mila firme e sabato in piazza a Milano!


L’appello de l’Unità ha raggiunto 56mila firme, ma c’è bisogno anche della tua voce. Sabato a Milano, in piazza della Scala (ore 15), una manifestazione di dignità per salvare il nostro Paese.
  
La prima pagina di Libero del 30 aprile 2009, direttore Vittorio Feltri, è in vendita su E-Bay, categoria “classici”. 7 euro e 99, oggi in offerta con 2 euro di sconto. Tre foto di scena di Miriam Bartolini in arte Veronica Lario a seno nudo, in gioventù difatti la signora recitava a teatro. Titolo: “Veronica velina ingrata”. Trattandosi di un classico la citazione è dunque senz’altro consentita. All’epoca Feltri voleva dimostrare l’ingratitudine della (ex) moglie del premier, colpevole di aver scritto la celebre lettera delle vergini che si offrono al Drago, delle minorenni e della malattia. 
La signora Lario non è mai stata velina, quella di Feltri era una licenza per così dire poetica. Di lì a poco, in piena causa di separazione in corso, Daniela Santanchè fino a un attimo prima all’opposizione (“Non gliel’ho mai data e non gliela darò mai”, il Drago soggetto sottinteso) si incaricò di rivelare sullo stesso quotidiano come Veronica avesse un amante di cui declinava nome e cognome, guadagnandosi così il ritorno al governo nella veste di sottosegretario. Nicole Minetti invece è stata velina in senso proprio, stellina tv...segue

La Procura di MIlano cala altri assi

Così Berlusconi pagava le donne
E ad Arcore spunta un'altra minorenne

Sesso, soldi e ricatti. Il secondo atto del Rubygate che demolisce il Cavaliere. Nelle nuove carte dei pm spunta anche la droga. Una teste dice di un'altra ragazza: "La costringeva a rapporti plurimi che lei non gradiva"

di GIUSEPPE D'AVANZO (da Repubblica del 27 gennaio)  

Nicole Minetti
LO SCIAME investigativo che sempre segue la discovery di un'inchiesta demolisce alla lettera il fondale di cartapesta che Silvio Berlusconi ha fabbricato, in fretta e molto confusamente, per salvarsi dall'accusa di concussione e favoreggiamento della prostituzione minorile. La lettura delle 227 pagine di "integrazioni" istruttorie inviate dalla procura di Milano alla Camera per ottenere la perquisizione di Giuseppe Spinelli (il "ragioniere" retribuisce le falene che allietano le notti al Sultano) sono un'arma decisiva nelle mani dell'accusa.


Pagine definitive per comprendere le condotte del Cavaliere; funeste per le menzogne che ha cucinato per gli italiani. L'"integrazione" conferma alcune questioni decisive. Elenchiamole. (1) Salta fuori un'altra minorenne (la terza, dopo Noemi e Ruby) che frequenta abitualmente la corte del Drago. È una prostituta brasiliana. (2) Ci sono due nuove testimonianze che ricordano che cosa accade a Villa San Martino quando la cena è finita e le ospiti - tutte giovani e giovanissime donne - raggiungono nel sotterraneo la "sala del bunga bunga" (le parole sono del premier). (3) Tutte le falene che si esibiscono per lui o che gli tengono compagnia la notte sono retribuite. (4) Ruby annota con cura il prezzo del suo silenzio, il denaro che già ha intascato dal capo del governo e accantonato, quel che gli consegna - e sono 4 milioni - il "ragioniere" del Cavaliere. (5) Il giorno successivo allo scoppio dello scandalo (15 gennaio) Berlusconi convoca tutte le ragazze del
"bunga bunga" ad Arcore per depurare, con la collaborazione dei suoi avvocati, dai loro ricordi e parole i fatti più scomodi e sensibili... segue

BERLUSCONI TELEFONA AD ALDO GIOVANNI E GIACOMO!


mercoledì 26 gennaio 2011

Il caso primarie scuote il Pd - L'appello di Saviano: rifatele

NON NASCONDIAMO LO SPORCO SOTTO LO STUOINO. 
IL PARTITO DEMOCRATICO NON PUO' LASCIARE ZONE GRIGIE.

Era stata per qualche ora una consultazione-festa con affluenza record - 44mila votanti -. Si è trasformata in uno psicodramma a colpi di accuse di brogli e "assalti" alla sede del partito. Lo scrittore propone Cantone. E Bersani decide di rinviare l'assemblea nazionale


Doveva essere la festa delle primarie, è diventata una devastante resa dei conti,  l'ultimo scontro dentro un Pd che si contende il dopo-Iervolino e il potere  nel comune di Napoli. Sulle macerie di una consultazione funestata forse da brogli, certamente da reciproche, velenosissime accuse, piomba ora la richiesta di Roberto Saviano: si rifacciano le primarie a Napoli.

E poco dopo l'annuncio destinato a suscitare nuove polemiche: il segretario Bersani chiede di rinviare l'assemblea nazionale del partito che proprio a Napoli doveva tenersi: "Adesso bisogna fare chiarezza.  Ho chiesto alla presidente Rosy Bindi di sospendere l'Assemblea nazionale e chiedo un immediato incontro alla coalizione di centrosinistra che ha organizzato le primarie a Napoli per dare risposte convincenti"...segue 

STAMANI 251 FIRME A TAVARNUZZE x MANDARE A CASA SILVIO

Stamani il Circolo PD di Tavarnuzze ha inaugurato la campagna di raccolta firme per mandare Berlusconi a... pentirsi al Seminario Minore di Montughi. O dove preferisce, purchè non al Governo. Abbiamo raccolto 251 firme.
Lillian Claudio e Paola invitano i cittadini a firmare 
Il tavolo al mercato di Tavarnuzze

Cittadini in coda per firmare

Dovrebbe essere ovvio.

martedì 25 gennaio 2011

Comunicato sulla Fondazione "Nuovi giorni"


Costituito il Consiglio di Amministrazione della Fondazione “NUOVI GIORNI” – Luciano Burgassi fra i membri che rappresentano la Società della Salute e le Amministrazioni Comunali

“Una sfida impegnativa che chiede competenza sociale, ma anche volontà e fantasia per realizzare il progetto “Nuovi Giorni” la Fondazione dopo di Noi della Società della Salute Sud Est”  queste le prime dichiarazioni dell’Assessore al Welfare del Comune di Impruneta Paolo Poggini dopo la prima riunione del Consiglio di Amministrazione della Fondazione di Partecipazione dopo di noi.
L’assessore Poggini prosegue “La scelta fatta dalla SDS di costituire una fondazione di partecipazione è stata fatta per realizzare una forte collaborazione tra le famiglie, gli Enti locali e le associazioni di volontariato, affinchè sia possibile dare certezza al futuro alle persone con disabilità”....segue

DOMATTINA RACCOLTA FIRME!!!

DOMANI MATTINA AL MERCATO A TAVARNUZZE CI SARA' UN BANCHINO DI RACCOLTA FIRME PER CHIEDERE LE DIMISSIONI DI BERLUSCONI. DIFFONDETE LA NOTIZIA, VENITE A FIRMARE!

Premier teme asse Vaticano-Colle. SPUNTANO LEGGINE AD PERSONAM

Continuano le grandi manovre nella maggioranza per costruire una nuova immunità al Capo: gli onorevoli avvocati di B. sono infatti al lavoro per studiare una serie di leggi con lo scopo di salvare il premier. Dopo aver pensato a norme per spostare la competenza sui reati sessuali e pensato addirittura di abbassare la minore età, adesso si torna a un vecchio cavallo di battaglia: le intercettazioni. Il Pdl progetta un bavaglio che colpisca i magistrati....SEGUE

COMUNICATO DEL SINDACO



Amministrazione Comunale e Parrocchia, insieme per Impruneta
In merito alle critiche sul progetto della piazza riportate dal giornale “Metropoli” particolare importanza assumono quelle inesattamente attribuite a  Don Luigi Oropallo concernenti il fatto che l’Amministrazione Comunale abbia fatto progetti su spazi di proprietà altrui.

Il progetto preliminare presentato si limita a proporre una soluzione per la sola piazza.
Infatti solo il concorso di idee precedentemente effettuato richiedeva ai progettisti, oltre ad una progettazione specifica per la piazza, uno studio progettuale di massima o proposta riorganizzativa funzionale sulle aree contermini, comprese quelle della Parrocchia.
“La presentazione alla mostra del modellino dove venivano evidenziate  anche ipotesi di riorganizzazione delle aree riguardanti la Parrocchia ha fatto probabilmente nascere un equivoco facendo pensare che la cosa fosse ormai decisa- spiega Don Oropallo- anche perchè il percorso avviato con il concorso non ha avuto seguito”... SEGUE

Berlusconi telefona a "L'Infedele" di Gad Lerner su La7

COSì DISSE SANT' ANCHE' CANDIDANDOSI CON "LA DESTRA"


lunedì 24 gennaio 2011

L'ULTIMA BEFFA DEL G8 DI GENOVA


(da FAMIGLIACRISTIANA.IT)

L'ultima beffa del G8

Nessuno degli oltre 70 condannati per i fatti di Genova 2001 ha fatto né farà un solo giorno di prigione per ciò che ha commesso. Gran parte dei reati finirà in prescrizione. Nessuno è stato sospeso dal servizio e molti sono stati promossi.


«È veramente triste apprendere che saranno i cittadini italiani a pagare per gli abusi e le violenze commesse dai dirigenti e dagli agenti di Polizia al G8 di Genova. È l’ultima beffa: nessuno degli oltre 70 condannati ha fatto né farà un solo giorno di prigione per ciò che hanno commesso, dato che la gran parte dei reati finirà in prescrizione. Non solo. Nessuno è stato sospeso da servizio e molti sono stati promossi».

È il commento amaro di Enrica Bartesaghi, del Comitato Giustizia e Verità per Genova, alla notizia pubblicata ieri sul sito Famigliacristiana.it (e che riportiamo integralmente nella seconda parte di questo dossier), secondo la quale all’interno di una legge del novembre scorso è stata inserita – ben camuffata – una norma che istituisce un fondo attraverso il quale il ministero degli Interni risarcirà le vittime di violenze subite nel corso di manifestazioni, compresi i risarcimenti sanciti dai giudici e le eventuali transazioni in sede civile...

Primarie, vince il Pd

Bologna sceglie Merola. A Napoli Cozzolino, ma scoppia il caso

Il primo dato è certo: queste primarie rappresentano la vera rivincita del Partito democratico su vendoliani e rottamatori. E così a Bologna  ha trionfato il Pd, contro tutto e tutti. Se il centrodestra se ne stava alla finestra pronto a festeggiare, la città ha detto no e, nonostante i cinque anni dell’assente Sergio Cofferati e un anno di Flavio Delbono, travolto dagli scandali sessuali e da un’accusa di corruzione, il partito è riuscito a non perdere le primarie. Anzi, le ha vinte. 

La coalizione di centrosinistra a Bologna saluta anche un'altra conquista: con 28.390 votanti l’affluenza alle primarie supera i 25mila che si recarono ai seggi per scegliere il candidato sindaco nel 2008. Un anno e mezzo in cui è successo di tutto: le dimissioni da sindaco, a gennaio 2010, del Pd Flavio Delbono per il Cinzia-gate, poi il trauma del commissariamento nella città modello del buon governo di sinistra. Allora la competizione era interna al Pd, oggi è la coalizione a mettersi in gioco. In ballo dunque non ci sono solo le performances dei singoli, ma la “tenuta” del centrosinistra dopo due amministrazioni giudicate deludenti. E, con riflessi anche nazionali, la difesa dello strumento delle primarie, sotto accusa nel Pd dopo la vittoria del candidato vendoliano a Milano...SEGUE 

AL PEGGIO NON C'E' MAI FINE?

Così Marina collauda la successione: la replica a Saviano sui pm di Milano è un altro atto per accreditare una nuova discesa in campo. Sono stati i finiani a far circolare il sospetto che la primogenita punti a Palazzo Chigi


ALL'INSEGNA dell'indicibile, "Scende in campo Marina B." Così annunciava ieri in prima pagina il Giornale della Real Casa. Laddove l'indicibile e il non-detto stanno nel fallimento politico, nel declino biologico e nell'ormai evidente inadeguatezza psico attitudinale del presidente sovrano, malato di quella cosa lì.
Mentre nella rievocata possibilità che veramente scenda in campo sua figlia, Marina B., anche stavolta e di nuovo pare di cogliere quella garanzia di continuità che spesso solo la successione del sangue riesce ad assicurare ai regni in pericolo.
Il messaggio oltretutto è avvalorato, al di là di qualsiasi imminente smentita, dalla grande foto a colori di lei che fissa il lettore con un'espressione piuttosto famigliare. Nel senso che quell'immagine levigatissima, quegli occhi distanti, quelle labbra rese sensuali, e il colore non proprio naturale dei capelli, il vago sorriso di chi la sa lunga, la pelle troppo liscia, e in fondo anche il combinato disposto orecchini-collana e perfino il misterioso fondale che condivide con l'ignaro Saviano, ecco tutto grida al mondo che Marina è tutta sua padre, una specie di giovane Berlusconi con parrucca da donna, un promettente e chirurgico photo-shop di quelli che si adattano al potere in questo tempo di indizi mirabolanti e di riemersioni arcaiche.
Che sia la volta buona, e quindi prossima l'abdicazione di re Silvio, è difficile dire. Di solito queste scelte si praticano e non si annunciano, ma il parlarne ripetutamente vuol dire sempre qualcosa, se non altro un tentativo di saggiare il terreno, o di far abituare all'idea.

(per favore, è inutile sputare sul monitor!)

domenica 23 gennaio 2011

Elio canta ''Mamma, gli ci vuol la fidanzata''

RACCOGLIAMO 10 MILIONI DI FIRME

I 5 PUNTI DI VELTRONI AL LINGOTTO

Discorso tenuto da Walter Veltroni per l’apertura della manifestazione svoltasi a Torino, nella Sala gialla del Lingotto, il 22 gennaio 2011 - Il Segretario del Pd Pierluigi Bersani poco dopo ha detto: “il Nobel a chi trova differenze tra quanto proposto in questo discorso e la mia linea” - Sono intervenuti anche Antony Giddens, Gary Hart, Sergio Chiamparino
E’ ancora una volta da qui, da questo luogo, ieri di fatica operaia e oggi di servizi, tecnologia, idee, che vogliamo parlare della nostra Italia. Qui, da questa meravigliosa città che ha esaltato i due tratti fondamentali della nostra peculiarità nazionale, la voglia di intraprendere e lavorare e la grandezza del talento e della creatività. Da qui, ancora una volta, deve venire una spinta coraggiosa a rendere possibile ciò che oggi rischia di sembrare impossibile. Da qui deve venire l’indicazione di una luce per uscire dal tunnel e dall’incubo nel quale è precipitato il Paese.... SEGUE

Veltroni: «Via il governo Berlusconi» E il Pd al Lingotto torna a compattarsi

AreaDem

L'ex segretario: vogliamo essere il primo partito. Bersani: «Non vedo lontananze con Walter,  sintesi possibile»


ROMA - Tutto esaurito oggi al Lingotto di Torino per il discorso di Walter Veltroni, che ha organizzato la convention di Movimento Democratico "Fuori dal '900. Viva l'Italia giusta, aperta, forte" con cui l'ex segretario del Partito democratico torna nello stesso luogo dove lanciò il suo programma per l'Italia nel 2007. Un'occasione nella quale il Pd ha ritrovato l'unità intorno all'obiettivo enunciato tanto da Veltroni quanto da Bersani: via il governo Berlusconi.

Veltroni: «Obiettivo Pd: diventare il primo partito». «Per il Pd l'obiettivo realistico è diventare il primo partito italiano - ha detto Veltroni - in grado di guidare il Paese verso il cambiamento, ma questo è possibile a tre condizioni. In primo luogo non opporre al populismo di Berlusconi un populismo uguale e contrario; in secondo luogo affrancarci dall'opzione frontista, e cioè quella in cui si è uniti solo dall'essere contro qualcuno, senza avere una propria proposta di governo; in terzo luogo deve avere coraggio dell'innovazione. Il compito del Pd, non è quello di difendere, bensì di cambiare. Questo non è nuovismo, è realismo. In un mondo nel quale tutto cambia velocemente, se i democratici si chiudono in difesa non potranno impedire il cambiamento. Semplicemente dovranno rassegnarsi a subirlo, a vederlo procedere sulla base di valori e interessi altrui, anziché essere loro, almeno in parte, a produrlo, guidarlo e orientarlo»....segue...