''Qualsiasi soluzione e' meglio di questa situazione, anche le elezioni, perche' le vinciamo''. Lo ha detto il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, intervenendo alla convention di Movimento Democratico. ''Fra tutti i paesi democratici - ha aggiunto - siamo gli unici a subire la violenza di un potere immorale che ha trasformato la leadership in una satrapia''.
Il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, ha lanciato un appello alle élite italiane, e in particolare agli imprenditori, a reagire dopo il Ruby-gate, in modo da far sentire la propria voce davanti all'opinione pubblica. L'appello e' stato fatto intervenendo alla convention di Movimento Democratico.
«In questo momento - ha detto Bersani - noi italiani siamo... su tutti i siti e su tutti i giornali del mondo. Tutto è fermo. Abbiamo un capo del governo che si rifiuta, con un linguaggio eversivo, di rispondere di accuse gravissime e certamente non campate in aria, non in tv ma davanti alla magistratura; un capo del governo che intanto passa le sue giornate a giustificare le sue nottate. Tutto è fermo - ha insistito Bersani - e in gravi problemi del Paese marciscono».
«E del resto - ha domandato Bersani - con quale credibilità un capo del governo così potrebbe richiamare ad un impegno, ad un sforzo. Con quale faccia, con quale forza». «La situazione è drammatica - ha quindi affermato Bersani - è insostenibile. Qualsiasi soluzione è meglio di questo, elezioni comprese perché in quel caso le vinciamo. Noi siamo il partito della Costituzione e si segue quel solco: Berlusconi si dimette perché è venuto meno alla Costituzione che prevede, all'articolo 54, che si deve esercitare il potere pubblico 'con disciplina ed onore'. Lui si dimette - ha insistito tra gli applausi - e nei percorsi costituzionali si vede se ci sono altre soluzioni».
''Vorrei rivolgermi alle elite - ha detto Bersani - ai gruppi dirigenti, a chiunque pensa di dover esercitare un'autorita' morale, sociale, economica: sostengano e promuovano una nuova consapevolezza dell'opinione pubblica''. ''Io non voglio discutere - ha proseguito il segretario del Pd - di anni in cui c'e' stato un tradimento delle elite. Pero' adesso si sta vedendo cosa si sta dicendo di noi in giro nel mondo. Non si parla solo di Berlusconi, ma si parla degli italiani, e ci si chiede come mai... e tutti danno giustificazioni: qualcuno dice 'e' un Paese cattolico'; qualcun'altro dice 'e' sempre stato un Paese di imbroglioni'. No - ha esclamato Bersani - noi siamo fortunati ad essere italiani, siamo gente per bene, siamo gente che sa' lavorare, siamo gente che deve andare a testa alta nel mondo''.
Bersani ha quindi rivelato di aver ricevuto telefonate da parte di ''parecchi imprenditori italiani che stanno girando all'estero''. ''Alzano il telefono - ha raccontato - e mi dicono 'ma cosa state facendo?'. E io gli rispondo 'ma cosa fate voi?' Qui non e' questione di scelte politiche, qui non si scherza. Stiamo ricevendo un danno micidiale da queste cose''. ''Non si puo' - ha concluso Bersani - star zitti, e chi sta zitto oggi non so come potra' parlare domani''.
''Ho ascoltato il discorso di Walter Veltroni, molto bello; non ho registrato lontananze sul piano programmatico. E' possibile una sintesi e vedo un partito pronto alla battaglia''. Lo ha detto Pier Luigi Bersani intervenendo alla convention di Movimento Democratico.
''Il mio compito e' garantire la dignita' politica di ogni posizione''. Lo ha detto il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, intervenendo alla Convention di Movimento Democratico. Bersani ha assicurato alla platea che il suo impegno e' quello di ''ribadire le ragioni fondamentali'' del Pd, vale a dire quelle di una formazione in grado di dar voce a diverse culture politiche e non solo a quelle di sinistra.
''Non ho mai avuto un dubbio - ha detto Bersani che e' stato piu' volte applaudito - sulle esigenza di un autonomo profilo del Pd. Nella mia testa non c'e' mai stata l'idea di una divisione dei compiti'' con altri partiti di rappresentare le diverse fasce di elettorato. ''Ho sempre avuto l'idea - ha spiegato - di un meccanismo gravitazione, di un partito che deve avere il suo progetto per la società''.
''Semmai - ha proseguito Bersani - in questo ragionamento ci metto una mia sfumatura, per vedere l'effetto sistemico che abbiamo. Dobbiamo avere una visione nazionale, aperta, responsabile verso tutti quelli che nella loro autonomia posso dare un contributo al cambiamento. E' quindi ho dentro la volonta' di far percepire il Pd come un partito ineludibile. Come si fa - ha esclamato - senza il Pd. Tutti quelli che ogni giorni ci punzecchiano, dove pensano di andare. Il Pd e' ineludibile, indispensabile, ma non voglio che questo appaia come esclusivo. Questo significa che noi dobbiamo essere capaci di ragionare e di fare una proposto per noi ma non solo per noi'' .
''Io so qual'e' il mio compito - ha quindi affermato Bersani - per il mestiere che faccio: e' quello di garantire la dignita' politica di ogni posizione, e di cercare di costruire una direzione di massa univoca. questo e' il mio compito -ha detto fra gli applausi - bello, faticoso. Quindi nel dialogo con tutti quelli che condividono l'avventura straordinaria di questa nostra associazione, di questo nostro grande e bel partito Democratico, voglio dire una cosa. E giusto ribadirlo qui al Lingotto: voi e io ribadiamo le fondamentali ragioni di questo grande partito''.
Il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, ha lanciato un appello alle élite italiane, e in particolare agli imprenditori, a reagire dopo il Ruby-gate, in modo da far sentire la propria voce davanti all'opinione pubblica. L'appello e' stato fatto intervenendo alla convention di Movimento Democratico.
«In questo momento - ha detto Bersani - noi italiani siamo... su tutti i siti e su tutti i giornali del mondo. Tutto è fermo. Abbiamo un capo del governo che si rifiuta, con un linguaggio eversivo, di rispondere di accuse gravissime e certamente non campate in aria, non in tv ma davanti alla magistratura; un capo del governo che intanto passa le sue giornate a giustificare le sue nottate. Tutto è fermo - ha insistito Bersani - e in gravi problemi del Paese marciscono».
«E del resto - ha domandato Bersani - con quale credibilità un capo del governo così potrebbe richiamare ad un impegno, ad un sforzo. Con quale faccia, con quale forza». «La situazione è drammatica - ha quindi affermato Bersani - è insostenibile. Qualsiasi soluzione è meglio di questo, elezioni comprese perché in quel caso le vinciamo. Noi siamo il partito della Costituzione e si segue quel solco: Berlusconi si dimette perché è venuto meno alla Costituzione che prevede, all'articolo 54, che si deve esercitare il potere pubblico 'con disciplina ed onore'. Lui si dimette - ha insistito tra gli applausi - e nei percorsi costituzionali si vede se ci sono altre soluzioni».
''Vorrei rivolgermi alle elite - ha detto Bersani - ai gruppi dirigenti, a chiunque pensa di dover esercitare un'autorita' morale, sociale, economica: sostengano e promuovano una nuova consapevolezza dell'opinione pubblica''. ''Io non voglio discutere - ha proseguito il segretario del Pd - di anni in cui c'e' stato un tradimento delle elite. Pero' adesso si sta vedendo cosa si sta dicendo di noi in giro nel mondo. Non si parla solo di Berlusconi, ma si parla degli italiani, e ci si chiede come mai... e tutti danno giustificazioni: qualcuno dice 'e' un Paese cattolico'; qualcun'altro dice 'e' sempre stato un Paese di imbroglioni'. No - ha esclamato Bersani - noi siamo fortunati ad essere italiani, siamo gente per bene, siamo gente che sa' lavorare, siamo gente che deve andare a testa alta nel mondo''.
Bersani ha quindi rivelato di aver ricevuto telefonate da parte di ''parecchi imprenditori italiani che stanno girando all'estero''. ''Alzano il telefono - ha raccontato - e mi dicono 'ma cosa state facendo?'. E io gli rispondo 'ma cosa fate voi?' Qui non e' questione di scelte politiche, qui non si scherza. Stiamo ricevendo un danno micidiale da queste cose''. ''Non si puo' - ha concluso Bersani - star zitti, e chi sta zitto oggi non so come potra' parlare domani''.
''Ho ascoltato il discorso di Walter Veltroni, molto bello; non ho registrato lontananze sul piano programmatico. E' possibile una sintesi e vedo un partito pronto alla battaglia''. Lo ha detto Pier Luigi Bersani intervenendo alla convention di Movimento Democratico.
''Il mio compito e' garantire la dignita' politica di ogni posizione''. Lo ha detto il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, intervenendo alla Convention di Movimento Democratico. Bersani ha assicurato alla platea che il suo impegno e' quello di ''ribadire le ragioni fondamentali'' del Pd, vale a dire quelle di una formazione in grado di dar voce a diverse culture politiche e non solo a quelle di sinistra.
''Non ho mai avuto un dubbio - ha detto Bersani che e' stato piu' volte applaudito - sulle esigenza di un autonomo profilo del Pd. Nella mia testa non c'e' mai stata l'idea di una divisione dei compiti'' con altri partiti di rappresentare le diverse fasce di elettorato. ''Ho sempre avuto l'idea - ha spiegato - di un meccanismo gravitazione, di un partito che deve avere il suo progetto per la società''.
''Semmai - ha proseguito Bersani - in questo ragionamento ci metto una mia sfumatura, per vedere l'effetto sistemico che abbiamo. Dobbiamo avere una visione nazionale, aperta, responsabile verso tutti quelli che nella loro autonomia posso dare un contributo al cambiamento. E' quindi ho dentro la volonta' di far percepire il Pd come un partito ineludibile. Come si fa - ha esclamato - senza il Pd. Tutti quelli che ogni giorni ci punzecchiano, dove pensano di andare. Il Pd e' ineludibile, indispensabile, ma non voglio che questo appaia come esclusivo. Questo significa che noi dobbiamo essere capaci di ragionare e di fare una proposto per noi ma non solo per noi'' .
''Io so qual'e' il mio compito - ha quindi affermato Bersani - per il mestiere che faccio: e' quello di garantire la dignita' politica di ogni posizione, e di cercare di costruire una direzione di massa univoca. questo e' il mio compito -ha detto fra gli applausi - bello, faticoso. Quindi nel dialogo con tutti quelli che condividono l'avventura straordinaria di questa nostra associazione, di questo nostro grande e bel partito Democratico, voglio dire una cosa. E giusto ribadirlo qui al Lingotto: voi e io ribadiamo le fondamentali ragioni di questo grande partito''.
22 gennaio 2011
Nessun commento:
Posta un commento