lunedì 31 gennaio 2011

Berlusconi fugge in Belininistan, poteri ad interim a Pisanu.



In Italia vince la rivolta. La folla invade le piazze. Indette le elezioni.  


Arcore, 31 gennaio - È scappato via all’alba, nell'oscurità, come un ladro con il bottino, mentre l'esercito prendeva il controllo della capitale senza sparare un solo colpo.
Proclamato lo stato d'emergenza, in vigore il coprifuoco e chiuso lo spazio aereo: così è cominciato il crollo del Berlusconismo sotto i colpi di ineludibili responsabilità penali.
Notte di altissima tensione quella di ieri: il presidente Berlusconi, nell’estremo tentativo di sottrarsi ai processi incombenti, ha proclamato lo stato di emergenza. Una parte del suo stesso partito si è rivoltato al tentativo di golpe e assieme alle opposizioni ha dato vita ad un Governo di rinascita democratica, guidato da Beppe Pisanu e affiancato da un Direttorio composto da tutte le forze politiche rappresentate in Parlamento.

Il Presidente Berlusconi, messo agli arresti, è stato liberato in circostanze ancora oscure ed è fuggito dal Paese: secondo una fonte autorevole, la Russia avrebbe dovuto accogliere l'aereo con a bordo l’ex premier, ma Putin ha negato l'accoglienza.  Il volo dell'ex presidente è quindi atterrato a Bucarest, dove la polizia ha circondato l'aereo. Secondo quanto trapelato, il mezzo sarebbe atterrato soltanto per fare rifornimento, la polizia non avrebbe consentito all'ex presidente di scendere dal velivolo. Berlusconi è quindi ripartito e l'aereo lo ha portato a  Pilu, capitale dello stato caucasico del Belinistan.  Sorpresi nel sonno ed arrestati invece i figli Piersilvio e Marina.

Pisanu durante il messaggio televisivo
PISANU in TV: "ASSUMO I POTERI" – L’onorevole Giuseppe Pisanu, in accordo con il Presidente della Repubblica Napolitano e con il consenso di tutte le forze politiche ha assunto la presidenza del Consiglio ad interim: lo ha dichiarato lo stesso primo ministro annunciando la sua determinazione a difendere la Costituzione e riportare la stabilità nel paese. "Mi impegno - ha detto Pisanu in un messaggio televisivo - a rispettare la Costituzione e a difendere la stabilità del paese guidandolo fino alla consultazione elettorale, con il concorso delle parti politiche e della società civile". Il primo atto del Governo provvisorio è stato il blocco ed il sequestro dei beni facenti capo a Silvio Berlusconi in tutto il mondo, il commissariamento di Rai, Mediaset, Il Giornale, Libero, Il Foglio.
Apprendiamo da fonti della Polizia di Stato l’arresto di Belpietro, Sallusti, Ferrara, Feltri. 
Le elezioni anticipate sono state indette entro i prossimi sei mesi.

La notizia della precipitosa fuga di Berlusconi non è stata certo accolta con indifferenza nei palazzi presidenziali di tutto il mondo.  E a Washington, a Parigi, a Berlino, nonostante le caute dichiarazioni o i silenzi imbarazzati, si sta in queste ore tirando un sospiro di sollievo per un alleato che non brillava per il suo fervore democratico.
Le piazze italiane intanto si stanno riempiendo di manifestanti che gioiscono per la caduta di un leader ormai impresentabile nel consesso internazionale, e chiaramente incapace di provvedere alle reali necessità degli italiani.

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