giovedì 13 gennaio 2011

BERSANI: "ABBIAMO UN PROGETTO PER L'ITALIA"


Nuova apertura del Partito democratico alle opposizioni. Bersani risponde anche a Berlusconi: “noi gli paghiamo uno stipendio, che a lui sembrerà misero visto che è miliardario, ma noi glielo paghiamo per occuparsi dell'Italia, per fare gli interessi dell'Italia e non far andare via le imprese”
"Noi puntiamo a presentare alle opposizione un progetto per il Paese, non faremo il giro delle sette chiese bussando a porte per vedere se qualcuno ci apre. Per noi i problemi sono tali che serve una convergenza di forze per andare oltre il berlusconismo". Così il segretario del Pd Pier Luigi Bersani, alla vigilia della direzione, rilancia l'apertura del Partito democratico alle opposizioni.
"Noi non facciamo nessun politicismo – ha continuato il leader democratico - domani parleremo di Italia e denunceremo le colpe più gravi di questo governo e del berlusconismo che ha ribaltato l'agenda e non affronta i problemi di un Paese che ha perso punti sotto ogni profilo". Davanti a problemi "così gravi", insiste il leader Pd, "noi abbiamo il nostro programma e lo presenteremo a tutte le forze e si discute da questo punto".
Bersani ha voluto anche rispondere alle nuove dichiarazioni fatte dal premier da Berlino da dove invitava i vertici della Fiat a pensare a spostamenti all'estero qualora l'esito del referendum dei lavoratori avesse fatto vincere il fronte del No. "Vorrei dire al presidente del consiglio che noi gli paghiamo uno stipendio, che a lui sembrerà misero visto che è miliardario, ma noi glielo paghiamo per occuparsi dell'Italia, per fare gli interessi dell'Italia e non far andare via le imprese". Lo dice il segretario del Pd Pier Luigi Bersani commentando, nel corso di un'iniziativa al partito, le ultime dichiarazioni del premier sul fatto che la Fiat farebbe bene ad andare all'estero se dovesse perdere il referendum su Mirafiori.
"E' una vergogna incredibile- ha concluso Bersani- sentire un presidente del consiglio che fa queste affermazioni".
Dello stesso parere anche la presidente dei senatori del Pd, Anna Finocchiaro: "Le parole pronunciate da Berlusconi sulla vicenda Fiat alla vigilia del referendum tra i lavoratori possono essere commentate in un solo modo: si tratta di parole irresponsabili, indegne di un Presidente del Consiglio che abbia a cuore il bene del suo Paese e degli italiani tutti". 

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